Qualcosa su Agamben. Nulla da dire sui limiti dello stato di emergenza. Il problema, a mio avviso, nasce prima e riguarda le premesse sulla base delle quali si contesta lo stato di emergenza. A cominciare dalla terminologia utilizzata per parlare dei vaccini #COVID19 👇
Il prof parla infatti di un vaccino "che non ha terminato la sua fase di sperimentazione". Inizia a costruire quindi il suo ragionamento partendo da una menzogna. Questa viene poi alimentata da un'ulteriore passaggio quantomeno discutibile sulla loro "pericolosità" #COVID19 👇
Per Agamben la pericolosità dei vaccini la si desume dal fatto che il decreto "menziona esplicitamente gli articoli 589 e 590 del codice penale". Il prof non spiega però (o non sa) che questo riguarda solo il personale addetto alle vaccinazioni (con alcune esclusioni) #COVID19 👇
E, soprattutto, che quegli articoli sono quelli che vengono sempre menzionati quando si parla di responsabilità riguardate gli esercenti le professioni sanitarie (vedasi legge Gelli-Bianco). Rientra tutto in una 'normalità' giuridica che Agamben (volutamente?) ignora #COVID19
Facendo così passare un messaggio molto pericoloso: la vaccinazione è a tutti gli effetti una sperimentazione che può uccidere, e per la quale è impossibile ogni rivalsa. Da queste premesse si arriva poi ad una conclusione che va oltre l'assurdo #COVID19 👇
Ormai sappiamo quanto il vaccino salvi vite. Basta fare un paragone tra l'Italia e paesi con bassi tassi di copertura quali Romania o Russia. Tutto questo viene però ignorato per dire che il vaccino è "un mezzo per costringere la gente ad avere il green pass" #COVID19 👇
Il fine è il controllo digitale degli spostamenti. Le vite salvate e le migliaia morti spariscono. Tutto questo detto in diretta da un pc, dove per intervenire si era digitalmente registrato, con geolocalizzazione e tutto il resto che già sappiamo #COVID19
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
