[Thread] Sì, si stanno dimettendo un sacco di persone. Oggi su #morning@francescocosta racconta un articolo di @massimogaggi sull'aumento di dimissioni negli USA. Sono andato a vedere qualche numero sull'Italia e in effetti i dati sono interessanti 👇
Veniamo all'Italia: qualche giorno fa sono usciti i nuovi dati del @MinLavoro sulle Comunicazioni Obbligatorie, relativi al II trimestre 2021. Se mettiamo in fila i numeri scopriamo un aumento importante di dimissioni in aprile-giugno 2021. Si toccano picchi mai raggiunti
Fino a pochi giorni fa non ci eravamo accorti di questa tendenza: i dati del I trim sembravano invece in linea con il passato. L'aumento è importante sia per le donne che per gli uomini, in termini relativi un po' più per le prime (+40% su I trim) che per i secondi (+36%)
Quello che sorprende è che questo aumento avviene anche in un contesto in cui il numero totale di cessazioni è minore rispetto al passato, a causa di un mercato del lavoro che non si è ancora ripreso del tutto dalla crisi Covid-19, come si vede in questo grafico
Si osserva anche un salto ovviamente nella % delle dimissioni sul totale delle cessazioni, visibile nel grafico sotto
Certamente è molto presto per trarre conclusioni, ma il fenomeno è certamente interessante. In primo luogo occorre vedere quanto durerà questa crescita delle dimissioni. In secondo luogo, serve chiedersi quali possono essere le motivazioni dietro queste dimissioni.
[Aggiornamento] Su consiglio di @AGarnero aggiungo un grafico sul quit rate, calcolato come numero di dimissioni (fonte COB) su totale occupati (fonte Istat Forze Lavoro). Anche qui osserviamo un aumento nel II trimestre 2021
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C'è astensionismo e astensionismo. Sembra ormai certo che l'affluenza alle #ElezioniPolitiche22 sarà molto più bassa del 2018. Credo ci dobbiamo tutti chiedere il perché. Qual è il motivo del calo. Per ragionare fa comodo questa equazione U=p*B+D+C+v. Cosa vuol dire? 🧵👇1/13
2/ Questa equazione è un modo molto semplice usato in scienza politica per descrivere la scelta dell'elettore di andare a votare. Detto in parole semplici, un elettore vota solo se ha un "tornaconto positivo". E questo tornaconto dipende da un po' di cose. Quali?
3/ In primis il vantaggio o il beneficio che otterrebbe se vincesse il partito che lui supporta. Nell'equazione indicato con "B". Poi c'è la probabilità di essere l'elettore decisivo, nell'equazione "p": più penso di essere determinante per il risultato, più andrò a votare
Il mio volo Perugia-Londra di qualche giorno fa è stata l’occasione perfetta per immergermi nella lettura di Politica Netflix, il volume edito da Will_media a cura di @lorepregliasco e @giodiamanti. Ricco di spunti e idee. My 2 cents? Un breve thread 👇🧵
2/ L’analisi in apertura di @lorepregliasco sulla definizione di “Politica Netflix” vale il libro. Parliamo di un nuovo modo di fare politica con specifiche caratteristiche, emerso negli ultimi 10 anni e più preponderante ora. Che caratteristiche ha?
3/ Issuefication: campagne politiche condotte su singoli temi, con frammentazione dell'azione politica. Il contenuto si sceglie “on demand” e non fa parte di un “palinsesto più ampio”. Esempio: singola battaglia sul DDL Zan, no battaglia complessiva per un mondo più progressista
Eppur si muove! Paper fondamentale per 🇮🇹 pubblicato questo mese: contiene le migliori stime sulla mobilità intergenerazionale di cui disponiamo per il nostro paese. E la fotografia che emerge è meno pessimistica di quanto pensavamo. Cosa contiene il paper? Follow the thread 👇🧵
2/ Fino ad oggi disponevamo di stime o basate su dati campionari o basate su procedure indirette. Questo paper invece utilizza ricchissimi dati del @MEF_GOV su redditi di genitori e figli (mi chiedo però cosa succederebbe se aggiungessimo dati su patrimonio 🤔)
3/ Primo risultato: in quale percentile della distribuzione del reddito sono i figli (asse y) rispetto alla posizione nella distribuzione del reddito dei loro genitori (asse x). Maggiore l'inclinazione della linea, minore la mobilità. Se la linea è piatta, alta mobilità
Who is quitting in the Italian labour force? Questa la domanda cui con @AGarnero abbiamo provato a rispondere in 10 minuti ieri al webinar "Is the Great Resignation Going Global?" organizzato dall'@OECD_Social. A short 🧵 1/7 👇
2 - Il Quit Rate (numero di dimessi sul totale dei lavoratori dipendenti) ha raggiunto in Italia numeri mai raggiunti prima a partire dal secondo trimestre 2021. Circa mezzo milione di dimessi ogni 3 mesi.
3 - La maggiore variazione nel numero di dimissioni rispetto al 2019 la osserviamo tra i lavoratori sopra i 50 anni (chi parla di giovani che trainano il fenomeno sbaglia). Un fenomeno inoltre prettamente maschile. Non molte differenze in base al titolo di studio
[THREAD] L'impatto della #Dad sulle matricole universitarie. Fuori ora un nuovo report a cura del think-tank @Tortugaecon. Abbiamo raccolto dati su un campione di 350 studenti che hanno concluso
superiori in Dad e sono ora iscritti al primo anno di università. Cosa emerge? 1/8 👇
2 - Il divario digitale danneggia specialmente per gli
studenti più svantaggiati. La mancanza di un dispositivo e di una connessione adeguati sono le cause principali del ritardo nell’adozione della Dad nel marzo 2020.
3 - La percentuale di studenti che hanno seguito le lezioni sul cellulare è più alta nel gruppo socioeconomico basso. I cellulari non sono tra gli strumenti più efficaci per seguire la Dad.
Ho letto il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla riforma dell'Irpef e altri aspetti del sistema tributario italiano, frutto del lavoro prezioso fatto dal Parlamento. 10 commenti a caldo, su cosa c'è e cosa manca [thread] 👇
1) Si parte con i 2 obiettivi da perseguire: crescita economica e semplificazione. Bene: importante avere obiettivi di policy al primo posto. Interessante assenza di "redistribuzione" come obiettivo. Forse un bene: giustizia sociale si persegue anche con crescita&semplificazione
2) Si prende una posizione chiara a favore di un modello Dual Income Taxation (ricordiamoci però di unificare davvero tutti i redditi in due categorie) e di un sistema fiscale avente l'individuo come unità impositiva (con ulteriori incentivi per favorire partecipazione donne)