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Nov 12, 2021 25 tweets 10 min read Read on X
C’è chi descrive la realtà nella sua interezza.
E poi c’è chi fa solo propaganda, che è una descrizione parziale e spesso falsa della stessa realtà.
La propaganda mira a influenzare le opinioni e il comportamento altrui, a vantaggio di qualcuno, per determinati obiettivi.
Quante tecniche esistono per creare falsi messaggi, per fare della propaganda credibile?
A decine.
Si va dalla "conventio ad tacendum", dove si scelgono le notizie da dare e quelle da nascondere, al “ricorso alla paura” per creare qualche ipotetico nemico.
Del “ricorso alla paura” fu maestro Goebbels, che riuscì a convincere milioni di tedeschi che qualcuno voleva la loro morte.
(si servì delle idee e dei libri di Theodore N. Kaufman, uomo d'affari e scrittore ebreo americano)
Poi c’è la tecnica del “capro espiatorio” cui addossare ogni colpa.
E l’effetto gregge, tipo “tutto il popolo è con noi, unisciti!”.
Poi la tecnica delle "banalità scintillanti”, propaganda dove devi inserire parole come amore, patria, casa, famiglia, libertà, gloria e onore
Poi c'è la “testimonianza”.
Tipo“abbiamo ragione perché lo dice un Premio Nobel”.
E la “generalizzazione, ma dipende”.
Un tipo X commette un reato, tutti i tipi X sono delinquenti. Un tipo Y commette un reato, andiamoci piano, non generalizziamo, la responsabilità è personale”
E molte altre tecniche.
Esiste tutta una letteratura su come acquisire e mantenere il potere creando e manipolando la realtà. Però a volte ci vuole qualcosa di speciale.
Qualcosa di molto speciale.
Come seppe fare la propaganda nazista nel 1944.
Alla fine del 1943 cominciò a girare la voce che i campi di concentramento non fossero esattamente degli ostelli, per gli ospiti.
La Croce Rossa Internazionale volle quindi conoscere le condizioni di reclusione dei prigionieri ebrei.
La pressione su Belino era asfissiante.
Nel 1944 Himmler decise che l’unico modo per zittire le voci era quello di far visitare un campo, così da convincere il mondo che gli ebrei venivano trattati umanamente.
Venne scelto il campo di Theresienstadt, noto come il ghetto di Terezín.
Il ghetto era stato creato nel 1941 in una fortezza del XVIII secolo.
Nel ghetto erano stati deportati gli ebrei anziani e alcune categorie sociali: intellettuali, scultori, attori, musicisti e compositori di fama internazionale.
Ecco perché fu scelto quel luogo.
Prima della visita della Croce Rossa cominciarono i lavori.
C’era da risolvere il problema del sovraffollamento.
7.503 persone vennero spedite a Birkenau.
E poi via ad attività culturali e sportive.
Edifici ridipinti, un teatro, un palco per l’orchestra e sistemi igienici.
E poi negozi, scuole e vie dai nomi fantasiosi.
Per ogni "camera" non più di tre occupanti.
Gli ospiti della Croce Rossa potranno persino apprezzare l'esecuzione dell'opera musicale Brundibar, scritta dal deportato Hans Krása, eseguita dai bambini del campo.
#MdT 23/06/1944 - La delegazione della Croce Rossa Internazionale guidata da Maurice Rossel giunge in visita a Terezín.
I bambini giocano. Uomini e donne lavorano.
Felici e sorridenti.
Liberi di sviluppare la loro arte, dalla musica alla pittura.
(nella foto Russel nel campo)
La delegazione si fermò a Terezin una giornata e, come raccontò Maurice Rossel, scattò molte fotografie. Rossel, in un rapporto, scrisse di essersi stupito d’aver trovato una città che viveva una vita normale.
Gli abitanti del ghetto non venivano trasferiti poi in altri campi.
Già.
Alla delegazione era stato concesso di guardare ovunque,
Di scattare foto, aprire ogni porta e soddisfare ogni curiosità.
Erano stati ingannati. Ma non era finita.
Perchè ”l’inganno del ghetto di Terezin” non era ancora concluso.
Nel giugno del 1944, la delegazione della Croce Rossa Internazionale era stata ingannata durante la vista al ghetto di Terezin.
Fu talmente un successo che la propaganda nazista pensò bene di ripetere le stesse scene.
In questo caso per un film.
Un film. Come se fosse facile.
Prima di tutto serve un regista. E pure bravo.

Guarda caso nel ghetto un regista c’è, arrestato e deportato in quanto ebreo.
Si chiama Kurt Gerron, apparso anche come attore accanto a Marlene Dietrich nel film "L’angelo azzurro".
In cambio della promessa di aver salva la vita, assieme a quella di tutti gli attori, nell’agosto del 1944 Gerron inizia le riprese del film-documentario "Der Führer schenkt den Juden eine Stadt" (Hitler dona una città agli Ebrei).
Completato nel dicembre 1944 e montato nel 1945
A Terezin durante le riprese c'erano 60.000 detenuti. Parecchie centinaia furono gli attori e i musicisti impiegati.
Migliaia furono invece le comparse utilizzate.
Per orchestra e cabaret, camere fiorite, laboratori, biblioteca, posta, banca, piscina.
1600 i bambini utilizzati
Una volta montato, il film fu fatto vedere alla Croce Rossa Internazionale.
Com un commento.
"Mentre a Terezin gli ebrei danzano e bevono caffè, i nostro soldati sopportano il peso di una guerra spaventosa, dell'indigenza e dei sacrifici necessari per difendere la patria".
Il film venne proiettato pochissime volte e andò distrutto alla fine della guerra.
Meno di 25 minuti di filmati sono stati successivamente scoperti in vari archivi.
25 minuti che è inutile guardare.
Usati dai negazionisti dell'Olocausto.
Terezin era tutt'altro.
Era un campo di transito, di trasferimento.
Vi vennero deportate 155.000 persone.
Nel gennaio 1942 iniziarono a partire i trasporti destinati prima ai ghetti orientali (Riga, Izbica, Piaski) e subito dopo verso Treblinka ed Auschwitz).
Su un totale di circa 155.000 ebrei passati da Terezin (fino alla sua liberazione avvenuta l'8 maggio 1945), 35.440 perirono nel ghetto e 88.000 furono deportati per essere eliminati.
15.000 erano bambini.
Solo 100-150 di loro tornarono a casa.
Morti nel ghetto di Terezin.
Lei è Esther Adolphine, una delle sorelle di Sigmund Freud.
Lui è Heinrich Rauchinger, pittore polacco, famoso per il ritratto a olio della signora Satory
E ancora.
Friedrich Münzer, noto studioso di storia classica tedesco.
Pavel Haas e Hans Krása compositori cecoslovacco.
E Clementine Plessner un'attrice austriaca.
Ricordate il film di propaganda girato dai nazisti?
Malgrado le promesse il regista Kurt Gerron venne ucciso con la moglie in una camera a gas di Auschwitz.
E nelle camere a gas finirono anche tutti gli attori e le comparse del film.
Compresi tutti i bambini.

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Oct 7
I suoi riferimenti non erano politici.
L’unica sua passione erano i film di John Wayne.
«Sono cresciuta in un ranch, dove non esistevano differenze tra i compiti dei maschi e quelli affidati alle femmine. Tutti dovevano lavorare duro, nessun veniva trattato in modo diverso».
Quando era diventata governatrice del Dakota del Sud, il 5 gennaio 2019, prima donna a ricoprire quella carica, iniziò da subito a farsi notare.
Pronti via e nel 2020, durante la pandemia del Covid-19, si rifiutò di sancire l’obbligo di indossare mascherine protettive.
Però nel 2020, come governatrice, avrà sicuramente vietato di tenere a Sturgis, una cittadina di 7.000 abitanti, lo “Sturgis Motorcycle Rally” uno dei più grandi raduni di motociclisti (circa 500.000) del mondo.
Ma figuriamoci.
Non ricordate il suo idolo John Wayne? Image
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Oct 5
Craxi lo aveva ripetuto più volte: il crimine è avvenuto su nave italiana, quindi in territorio italiano
La giurisdizione è nostra.
Anche Sigonella è in territorio italiano
“La sovranità non si negozia, nemmeno con l'amico più potente. L'Italia non è una provincia dell'Impero”. Image
Facciamo un passo indietro
Giovedì 10 ottobre 1985.
Il piano americano è quello di intercettare il Boeing egiziano che trasporta i dirottatori.
Il problema è dove farlo atterrare. Image
Image
Gli americani hanno messo sotto controllo il telefono di Mubarak e grazie ai servizi israeliani sanno dove è l’aereo e il suo contrassegno di coda.
Devono solo decidere dove farlo atterrare.
Creta e Cipro no.
Non darebbero mai l’autorizzazione.
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Sep 25
“Quando abbiamo adottato il modello della libertà, nel lontano 1860, in 35 anni siamo diventati la prima potenza mondiale”.
Ma di quale libertà sta parlando quest’uomo?
Di quale modello?
Noi, eravamo lì da migliaia di anni.
Noi eravamo il popolo dei Mapuche. Image
Mapuche significa “popolo della terra”.
Voi e la vostra “proprietà privata”.
Lo sapete che per noi la terra, il wallmapu, non appartiene a nessuno, ma è solo un territorio di cui prendersi cura?
Ci chiamavate fannulloni e incompetenti perché non sfruttavamo quella terra. Image
Di quale modello di libertà sta parlando quell’uomo?
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Sep 19
“Tutti gli uomini sono creati eguali dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che fra questi diritti sono la Vita, la Libertà…”.
E se “una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo”
Era il 4 luglio 1776 quando Thomas Jefferson, mostrò pubblicamente (era stata approvata il 2 luglio) la Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America. Image
Quelle prime righe furono poi ribadite nel 1789, all’art. 1 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino che recita testualmente: “Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti”.
E poi nel 1948 la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Image
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Sep 16
"Israele sarà «la nuova Sparta»
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Parte finale del dialogo con Licurgo, il principale legislatore di Sparta.
Tratto da "Dialoghi col passato". Image
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Dimmi Johannes.
«Vada per la società oligarchica, talmente peculiare da non poter essere esportata.
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Sep 15
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