Ho appena recuperato #AVLMCI che è stata una bella partita per merito di entrambe le squadre, ne approfitto per fare un punto della situazione del lavoro di Gerrard al Villa. Spoiler, il mio voto è alto.
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Iniziamo dalla difesa posizionale: sul mio blog avevo già accennato delle due linee da 3 con cui i Rangers chiudevano il centro del campo. Sistema implementato anche all'Aston Villa, con Guardiola che è tornato ai due mediani più i terzini in posizione canonica per uscire 
Stesso discorso per i meccanismi della linea difensiva su palla laterale: terzino che esce dalla linea, diagonale lunga. Sull'inserimento alle spalle del terzino, uno dei tre centrocampisti segue l'inserimento (in questo caso Nakamba ma più frequentemente McGinn)
In costruzione interessante schieramento 2+3 composto rispettivamente dai due centrali difensivi e dai tre centrocampisti mentre i terzini Cash e Targett si slegano dalla fase di costruzione per dare ampiezza. Con Dean Smith, Cash restava leggermente più bloccato.
Nota dolente la gestione delle transizioni difensive: il goal del 2-0 del City realizzato da Bernardo è arrivato su un contropiede in cui la squadra aveva superiorità numerica preventiva ma è mancata comunicazione tra i centrali difensivi in primis.
Anche sulle transizioni offensive era chiaro il piano di imbeccare immediatamente Watkins e/o Buendia per risalire il campo (la carta Bailey è andata perduta quasi subito per infortunio) ma il contropressing del City si è rivelato superiore.
Tra pregi e difetti si è notata un'impronta dell'ex capitano del Liverpool nel gioco dell'Aston Villa, ed il fatto che la squadra sia rimasta in partita agli stessi ritmi dell'avversario (a tratti è stata una partita ipercinetica) è decisamente un buon viatico.
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