La vicenda di #Assange è perfettamente speculare a quella di Patrick Zaki: entrambi incarcerati senza un processo, senza una sentenza ma soprattutto senza un reato.
1)
1)
La differenza è che in Italia la liberazione di Zaki in attesa della sentenza definitiva ha occupato tutte le prime pagine dei giornali, tutti i programmi tivù e ha meritato anche l'applauso del capo dello stato,
2)
2)
di #Assange invece non si deve parlare se non in modo scarno e per questioni di cronaca. La maggior parte dei giornalisti, politici, artisti che in questi ultimi due anni hanno preso giustamente posizione contro il trattamento inumano riservato a Zaki
3)
3)
sono gli stessi che hanno sempre taciuto su quello analogo che sta subendo Julian #Assange e quello peggiore che rischierà.
4)
4)
Questo perché è molto facile far pervenire l'idea che l'Egitto sia un regime [e lo è] mentre l'Inghilterra e gli stati uniti grandi democrazie [e non lo sono].
5)
5)
Ieri sera a propaganda live Marco Damilano ha fatto il suo solito preambolo parlando dei perseguitati nel mondo ma non ha nominato #Assange nemmeno per sbaglio.
6)
6)
E questo la dice lunga su quanto interessi alla gran parte dei giornalisti italiani non tanto il destino di #Assange perché questo si è capito da un pezzo ma quello della libertà di stampa e informazione.
#11dicembre
#11dicembre
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
