I media continuano a pubblicare un selfie che mostra il padre insieme al figlio che ha ucciso, senza nemmeno pixelare il volto del bambini #omicidiovarese 1)
Una violenza insopportabile in primo luogo verso la madre sopravvissuta al tentato femminincidio, i nonni e le persone più vicine. Ma anche nei confronti dei bambini. 2)
Per tutti i bambini è perlomeno "problematico" venire a sapere che un papà - quel papà sorridente accanto al bambino -ha ammazzato suo figlio in un giorno di festa e l'ha nascosto nell'armadio. 3)
Ma per i bambini che sono stati compagni di classe, asilo, oratorio di Daniele - e casualmente ne conosco - quell'irresponsabilità nel gestire la notizia supera la soglia del traumatico. 4)
Nello stesso tempo, anche i giornali sono carenti nel fornire una ricostruzione accurata di quanto, a oggi, sia dato di sapere dell' #omicidiovarese 5)
Proprio nel punto dove si intuisce un nesso tra la rabbia per la separazione e l'accoltellamento del collega a novembre, il pezzo di Cesare Giuzzi sul @corriere diventa incomprensibile. Probabile che lo abbiano tagliato. 6)
Scrive Guizzi"I due s’erano dati appuntamento a fine turno dopo un aperitivo nello spogliatoio: «Chissà cosa vorrà da me, mio figlio è al sicuro, i suoi devono stare attenti..» aveva bofonchiato ai colleghi prima di uscire. Arrestato dai carabinieri era finito ai domiciliari." 7
Caro @Corriere che significa? Era troppo concedere al buon lavoro di un giornalista lo spazio che serviva per farci comprendere, magari a discapito di quell'oscena foto? 8)
Poi c'è @LP_LaPrealpina che accenna nell'edizione cartacea a una dinamica legale che sembra rivelante per l'accaduto. I coniugi erano separati solo di fatto, senza aver cominciato l'iter giuridico. 9)
C'erano da un lato le denunce da parte della moglie (o dei genitori di lei), dall'altro una querela del padre nei confronti dei consuoceri. Si cercava di farle ritirare entrambe per raggiungere un accordo consensuale. 10)
Sembra dunque che per ottenere quella separazione consensuale la madre e i nonni materni avessero deciso di stare ai patti, portando il bambino a casa del padre dove aveva già trascorso il giorno di Natale (fonte @LP_LaPrealpina) 11)
Un tassello che manca a tutte le ricostruzioni è la domanda su cosa fosse successo nelle ore dei due delitti al nonno paterno, a casa di cui l'omicida abitava. E anche se la sua presenza - teorica - fosse servita a rassicurare la famiglia materna, se non persino il giudice. 12)
Se vogliamo prevenire la violenza di genere, abbiamo bisogno di capire in dettaglio come agisce e a quali maglie scappa. Non di lacrime di coccodrillo. Né della spettacolarizzazione del "mostro" che sembra aver cercato proprio un finale da film. (fine)
@nonunadimeno @GiusiFasano @radiopopmilano @Radio3tweet @varesenews @sapomnia @nelloscavo @giorgiaseru @glsiviero @clatorrisi @valigiablu @AngelaAzzaro
GRAZIE a chi legge e ritwitta! E scusate i refusi!
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