I PROFESSORI UNIVERSITARI CHE NEL 1931 NON GIURARONO FEDELTÀ AL FASCISMO
prof. Giuseppe Antonio Borgese (Estetica e Storia della critica presso Università degli studi di Milano, dal 1931 si trasferisce all'Università di Berkeley in California dove era stato invitato)
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prof. Ernesto Buonaiuti (teologo scomunicato e ridotto allo stato laicale per la sua adesione al modernismo, cattedra di Storia del cristianesimo all'Università di Roma, dal 1931 conferenziere presso la congregazione metodista romana e professore all'Università di Losanna)
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Aldo Capitini (borsista di filosofia, poi nominato nel 1930 segretario alla Scuola normale di Pisa, licenziato da Giovanni Gentile che pretende l'iscrizione al partito fascista; di lui Gentile dirà: «Abbiamo fatto bene a mandarlo via perché, oltre tutto, è un galantuomo»).
3/
(Aldo Capitini visse di lezioni private a Perugia fino alla fine della guerra).
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prof. Mario Carrara (antropologia criminale e medicina legale presso l'università degli studi di Torino, nel 1931 perde il lavoro e ogni carica pubblica).
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prof. Gaetano De Sanctis (storia antica presso l'università di Roma La Sapienza, dal 1931 perde la cattedra e lavora solo presso l'Enciclopedia italiana, col sostegno del direttore Giovanni Gentile, ove continua a curare la direzione della Sezione di Antichità classiche.)
5/
prof. Antonio De Viti De Marco (scienza delle finanze all'università di Roma, dopo il 1931 visse grazie agli investimenti finanziari; si ritirò nel Castello di Casamassella, dove scrisse I primi principi dell'economia finanziaria, pubblicato in più lingue).
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prof. Floriano Del Secolo (cattedra di lettere e filosofia presso il collegio militare della Nunziatella di Napoli, perso l'incarico nel 1931 visse di lezioni private, conferenze e collaborazioni con giornali e riviste)
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prof. Giorgio Errera (cattedra di chimica presso l'Università di Pavia, ebreo sefardita fu collocato a riposo con la formula dell'avanzata età ed anzianità di servizio, per il suo rifiuto di prestare giuramento di fedeltà al fascismo)
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prof. Cesare Goretti (assistente di filosofia del diritto all'università di Milano, viene escluso dalla carriera accademica nel 1931 perché rifiuta di firmare il giuramento di fedeltà al fascismo, vive di traduzioni e collaborazioni, anticipatore di tematiche di bioetica).
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prof. Giorgio Levi Della Vida
Cattedra di Ebraico e lingue semitiche comparate all'università di Roma. Dopo il 1931 fu collaboratore nella Biblioteca Vaticana e dell'Enciclopedia Treccani. Dopo le leggi razziali insegnò presso la Università della Pennsylvania a Filadelfia.
10/
prof. Fabio Luzzatto
Cattedra di Diritto civile a Milano in una scuola superiore dipendente dal ministero dell'Agricoltura, attivista di Giustizia e Libertà, dopo il 1931 vive di lezioni private e a seguito delle leggi razziali del 1939 si reca a lavorare in Svizzera.
11/
prof. Piero Martinetti
Cattedra di filosofia teoretica e morale all'Università degli Studi di Milano. In causa del rifiuto del giuramento Martinetti venne messo in pensione d'autorità, e dal 1932 fino alla morte si dedicò agli studi personali di filosofia, pubblicando libri.
12/
prof. Bartolo Nigrisoli
Cattedra di chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna. Nel 1931, pur difeso dal rettore (fascista) che lo stimava per la sua popolarità in Emilia come medico, venne infine allontanato e si dedicò alla clinica privata di sua proprietà.
13/
prof. Errico Presutti
Cattedra di diritto amministrativo e diritto costituzionale presso l'università Federico II di Napoli. Rifiutando il giuramento perde la cattedra universitaria e viene espulso dall'ordine degli avvocati, e deve lavorare come impiegato.
14/
prof. Francesco Ruffini
Cattedra di diritto ecclesiastico presso l'università degli studi di Torino, di cui divenne anche rettore dal 1910 al 1913. Rinunciò alla cattedra nel 1931 per non giurare al fascismo. È senatore del Regno d'Italia fino alla morte nel 1934.
15/
prof. Edoardo Ruffini Avondo Cattedra di storia del diritto presso l'università degli studi di Perugia.
Il rifiuto, insieme al padre Francesco Ruffini, del giuramento al fascismo gli costò la cattedra e la radiazione dall'ordine degli avvocati fino al reintegro nel 1946.
16/
prof. Lionello Venturi
Cattedra di Storia dell’arte all'università di Torino. Modenese di nascita, nel 1931 dovette trasferirsi prima a Parigi, dove visse tenendo conferenze e corsi presso l'università di Lione, Parigi e Cambridge. Dal 1939 insegnò in molte università USA.
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prof. Vito Volterra
Cattedra di fisica matematica che lasciò nel '31 e presidente dell'accademia dei Lincei da cui decadde nel '34 per analogo rifiuto di prestare giuramento al fascismo. Dal 1936 membro della Pontificia accademia delle scienze, fino alla morte nel '40.
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prof. Pietro Staffa
Cattedra di Economia all'Università di Cagliari. Dal 1927 fu all'Università di Cambridge invitato da Keynes per una lectureship. Nel 1931, da Cambridge, rifiutò di giurare fedeltà al fascismo rispondendo con le dimissioni dall'università di Cagliari.
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Qui Stefano Bonaccini ci informa che i ¾ dei ricoverati in terapia intensiva in Emilia Romagna sono non vaccinati (ha arrotondato il 73% a 75%, ma non è certo questo il problema).
Qui invece su Facebook, il giorno dopo, Stefano Bonaccini rilancia, e i non vaccinati in terapia intensiva diventano l'80%... (nessuna possibilità di verificare, non c'è il comunicato stampa sul sito della regione).
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Diverse persone però da giorni si lamentavano sui social della pagina ufficiale della regione Emilia Romagna, da dove evidentemente il nostro prendeva i dati...
Cari sostenitori del #greenpass e dell'#ObbligoVaccinale, non vi siete mai chiesti "e se mi stessi sbagliando"?
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Non è VIOLENZA togliere lo stipendio per mesi? Non è SBAGLIATO imporre una misura, come il tampone a pagamento o la perdita del proprio stipendio, che ha effetti differenti in base alla classe sociale (cioè in base ai SOLDI)?
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E se poi, infine, scoprissimo che ci stiamo sbagliando?
Non sarebbe gravissima la lesione della dignità delle persone violentate? Pensiamoci.
Inoltre... ma non lo vediamo l'odio aizzato ad arte dai media contro una minoranza? Non ci pare un grave errore tanto odio?
Cari sostenitori delle misure VIOLENTE per costringere a vaccinarsi, non vi siete mai chiesti "e se non avessi ragione"?
Non vi pare VIOLENZA togliere lo stipendio per mesi? Non è SBAGLIATO differenziata in base alla classe sociale?
E se poi vi steste sbagliando? Pensateci.
Non lo vedete l'odio aizzato ad arte contro una minoranza?
Non capite che potreste un giorno essere voi in una minoranza?
Va bene quindi trattare con questa violenza cieca dei vostri concittadini? Persone che fino a pochi mesi fa erano solo vostri amici, colleghi, parenti?
Anche con tutte le ragioni del mondo, davvero è giusto schiacciare e piegare e schifare chi secondo voi chi ha il torto di pensarla diversamente da voi?
La cosa più triste in assoluto è l'indifferenza, spesso il compiacimento, di parenti e "amici" nei confronti della tragedia che sta colpendo tante persone. →
→La completa incapacità di rendersi conto che l'odio tra le due "fazioni" è stato creato ed alimentato ad arte, e che potrebbe capitare a chiunque di esser parte di una minoranza. →
→È stato sdoganato l'affamare i cittadini per "convincerli" a fare una scelta "libera", il tutto come fosse un metodo perfettamente normale e non assolutamente scandaloso.
2) Link audizione parlamentare 1ª Commissione Affari Costituzionali del 14 dicembre 2021, su “Obblighi vaccinali e rafforzamento certificazioni verdi Covid-19” La risposta della dott.ssa Lamorgese si trova al minuto 0:47:37. webtv.senato.it/webtv_comm_hq?…
Il capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione, dott. Versari, nella nota con pareri tecnici con cui con dovizia di particolari spiega ai dirigenti scolastici come lasciare senza stipendio gli insegnanti, conclude con questa confessione.
Lui sa bene che sta ubbidendo al male.
Qui le indicazioni. Vengono sospesi senza stipendio anche persone assenti da mesi per malattia, anche grave, oppure perché stanno assistendo familiari. Vengono LESI diritti come non è stato fatto MAI.
Non invece chi è sospeso per motivi DISCIPLINARI (e quindi è a metà stipendio).
Naturalmente un altro ramo dell'amministrazione si comporterà DIVERSAMENTE. In questa audizione parlamentare sull'obbligo il ministro LAMORGESE spiega che per le forze di polizia le assenze NON produrranno la sospensione dallo stipendio. Al minuto 0:47:37. webtv.senato.it/webtv_comm_hq?…