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Feb 3, 2022 15 tweets 5 min read Read on X
Perché usiamo la temperatura per monitorare lo stato del clima? 1/n
In termini semplici: la temperatura registra il trasferimento di energia da un sistema all’altro ed è associata all'energia cinetica delle particelle. Alta T=alta energia cinetica, bassa T=bassa energia cinetica.
Le stime di temperatura odierne, ottenute da processi di osservazione, spazializzazione e rianalisi, e quelle del passato, ottenute tramite l’utilizzo di vari proxies (pollini, carotaggi, analisi isotopiche…), sono alla base della ricerca sul clima e sui cambiamenti climatici.
Lo «stato termico» del pianeta, degli emisferi, dei continenti e delle singole nazioni/città, è basilare per comprendere come sta evolvendo il clima, in quanto, come detto, la temperatura registra il trasferimento di energia da un sistema all’altro. Image by NASA (2021)
In altri termini la temperatura descrive un «lavoro» che avviene tramite scambio di energia, questo lavoro si manifesta, in fisica dell’atmosfera, in eventi meteorologici; modificando essi nel lungo periodo, si può modificare anche il clima.
link.springer.com/article/10.100…
La temperatura si «auto influenza» andando, sempre per il processo sopradescritto, ad alterare i cicli biogeochimici e dell’acqua (nel medio-lungo periodo).
La forzante antropica (aumento della concentrazione dei gas a effetto serra) comporta un aumento della temperatura la quale, a sua volta, modifica i sistemi climatici e le teleconnessioni le cui variazioni possono intensificare l'incremento termico (retroazioni positive).
La criosfera è il sistema che mostra le più evidenti conseguenze dell'aumento delle temperature globali e regionali.
Columbia Glacier, Alaska. 2009 (sinistra), 2015 (destra). By James Balog
Estensione della banchisa nel mese di settembre si è ridotta del 52% dal 1979 ad oggi (in soli 41 anni). La diminuzione della copertura di ghiaccio comporta una riduzione dell’albedo totale e un maggior assorbimento, da parte dell'oceano, di energia solare (feedback positivo).
Le grandi calotte mondiali mostrano, negli ultimi 20 anni, costanti bilanci di massa negativi (salvo l’Antartide orientale); il contributo della fusione si riversa in mare contribuendo, insieme all’espansione termica, all’aumento del livello medio degli oceani.
Il ritiro dei principali ghiacciai montani, oltre a contribuire all’aumento del livello medio dei mari, comporta una radicale modifica degli ambienti glaciali e periglaciali, dei climi locali (minor albedo), nonché una perdita di risorsa idrica.
In base ai dati ISPRA, i ghiacciai italiani monitorati non presentano un bilancio di massa positivo da oltre 40 anni. Sotto la variazione della massa glaciale in Europa dal 1997.
Infine, il permafrost.
L’aumento delle temperature a latitudini polari (molto maggiore rispetto al resto del globo), sia terrestre che marino, comporta anche un aumento delle temperature del permafrost.
Più il permafrost si scalda, più tende a fondere liberando grandi quantità di Metano (CH4) e rendendo molto vulnerabili vasti territori (Siberia, Canada, Alaksa) a inondazioni e dissesti morfologici.
Il metano liberato è in costante aumento e, sebbene il rilascio ad oggi non sia particolarmente alto, potrebbe diveltarlo a breve a causa dell’ulteriore aumento delle temperature previsto per i prossimi decenni.
Il metano è un potentissimo gas serra che trattiene calore 28 volte quanto non faccia la CO2 nell’arco di 100 anni; il 15-20% del recente riscaldamento termico è da attribuire a esso; un incremento incontrollato causerebbe un’intensificazione del global warming.

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Nov 20
Antartidi, su Rieduchescional Channel.
Lo sapevate? Durante il massimo termico dell'Eocene (circa 55mln di anni fa) la temperatura media della Terra era 12-13 °C più alta di oggi. Gli abitanti dell'epoca, gli eocenici, vivevano in un mondo in cui le acque dei mari polari (thread) Image
...polari probabilmente oscillavano intorno ai 22-23 °C. L'Antartide non era nella posizione attuale, ma stava tristemente sprofondando verso sud. Ciononostante faceva un bel calduccio pure lì! Pisco IV, uno scriba degli eocenici, descrive la l'Antartide come terra mite e boscosa
Quindi stavolta gli "spingitori di continenti" (la tettonica a placche) da soli non spiegano come mai 55 milioni di anni fa facesse così caldo e non esistessero formazioni di ghiaccio a dispetto delle notti polari. Un aiutino -ino -ino arrivò dalla CO2. Sempre lei...che narcisa.
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Nov 18
Tempestoso (thread)
Per descrivere quello che avverrà nei prossimi giorni parto da questa immagine satellitare che ritrae nubi medio-alte (altocumuli e cirrostrati) sottovento all'arco alpino. Queste formazioni sono legate ad un fronte freddo sull'Europa centrale che crea un..1/n Image
...gradiente termico-barico tra le zone oltralpe e la Val Padana, area interessata forti venti nord occidentali in quota. Questa situazione è generata dall'azione di un profondo vortice centrato sulla Scandinavia che nei prossimi giorni piloterà altri due sistemi frontali. Image
Il prossimo transiterà nella giornata di mercoledì, coinvolgendo tutta Italia. Martedì qualche pioggia prefrontale sulla Toscana centro-settentrionale e sulle regioni peninsulari in genere. Nevicate sulle Alpi settentrionali a quote medio-alte. Venti occidentali in rinforzo.
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Oct 31
1. L'acqua provenie dal reticolo a monte di Valencia, in particolare dai tributari del Turia e dal fiume stesso.
2. Dopo la disastrosa alluvione del 10 ottobre 1957 furono effettuati interventi di messa in sicurezza, ad esempio deviando di 3 km il corso del fiume.
Continua 1/7
3. Altri interventi sono stati effettuati negli anni successivi sempre a seguito di alluvioni, ma di intensità molto minore rispetto a quella di martedì scorso.
4. L'unico analogo degno di essere definito tale, come scritto, è l'alluvione del 10 ottobre 1957, ma...
....fu probabilmente minore in termini di estensione e intensità.
5. Quella occorsa quest'anno ha infatti portato grande distruzione nonostante le opere di sicurezza messe in atto nei decenni successi al 1957.
6. Con simili quantitativi d'acqua (491 mm in 8 ore) non esiste...
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Oct 30
Alluvioni e anticicloni (thread lungo).
Mi è stato più volte chiesto di spiegare cosa sta succedendo in Europa negli ultimi due mesi da un punto di vista meteorologico. Episodi alluvionali a ripetizione, siccità e caldo anomalo coesistono in questo "fazzoletto" di mondo. 1/n Image
Partiamo dall'immagine del primo tweet: un vortice insistente sulla penisola iberica, tagliato fuori dalla circolazione zonale (ovest-est) da un robusto anticiclone. Si tratta di un "cut-off", del tutto simile a quello che nei giorni scorsi ha portato nubifragi sulla Francia...
...su parte del Nord Ovest e sulla Toscana occidentale. Vortice che nelle ultime 24 ore ha prodotto temporali devastanti nella regione di Valencia, con cumulati eccezionali, comparabili a quelli registrati sulla Francia meridionale a metà mese. Un sistema che ricorda...
Read 14 tweets
Oct 7
Piogge cumulate tra domani (martedì) e giovedì sull'Europa. La prima fase piovosa sarà legata ad un vortice atlantico, la seconda al transito dell'ex uragano Kirk che si porterà rapidamente dalla Spagna settentrionale alla Svezia meridionale.
Queste le raffiche di vento previste dal modello. Si può notare il rinforzo dei venti in corrispondenza del passaggio del ciclone extratropicale (ex-Kirk).
Queste le cumulate attese tra domani e giovedì in Italia.
Piogge molto abbondanti al Nord (specie Alpi, Prealpi, Friuli e alte pianure in genere), sulla Liguria (soprattutto di levante) e sull'alta Toscana. Temporali anche forti sulle regioni del medio e alto versante tirrenico. Image
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Sep 19
Pensare (thread).
A San Cassiano sul Lamone sono caduti complessivamente 353 mm di pioggia in 48 ore, in località Trebbio 304 mm, a Casola Valsenio 322 mm.
Si tratta di quantitativi di pioggia insostenibili per un reticolo fluviale medio-piccolo come quello dell'alta Romagna. 1/8 Image
Ma lo sarebbero per molti altri reticoli fluviali in Italia e in Europa. Bisogna riflettere:
1. non è tanto la quantità di pioggia, ma in quanto tempo cade;
2. ci sono territori più vulnerabili di altri a parità di evento;
3. E' la terza alluvione in un anno e mezzo in Romagna;
4. Il calore in eccesso e la maggior quantità di vapore acqueo contenuta in atmosfera sono fattori che intensificano questi eventi;
5. Anche in questo caso una configurazione bloccata, figlia di flussi di calore e geopotenziali anomali sul Nord Europa (segue) Image
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