Thread by @ardigiorgio

Quello che è successo l’altra notte in commissione non è un incidente. E Letta dovrebbe saperlo, essendo il segretario di quelli che lo hanno causato. Proprio il pomeriggio, al nazareno, Letta ha incontrato due dei responsabili che stanno mettendo a rischio draghi:Ciccio boccia e

Il sindaco di Taranto. Sicari del vero mandante, quello che “Emiliano fa sapere che è sempre d’accordo con draghi”. Ilva ovviamente non c’entra niente,tantomeno le bonifiche. Il nodo vero sono: posti e soldi.Tanti.Che a Taranto arrivano a pioggia, da quando Renzi istituì il cis e

La narrazione della città da risarcire. Ma non c’è stato nessun blitz notturno. Che il governo sarebbe caduto su #ilva ve lo sto dicendo, inascoltata, dal 31 dicembre.Quando il cdm all’unanimità ha inserito articolo 21 nel milleproroghe.Che non toccava le bonifiche,basta leggerlo

Quei 575 milioni erano e restano destinati come da dpcm Calenda 2017 a piano ambientale e bonifiche. Così era scritto nel decreto Renzi, così era scritto nel milleproroghe. Venivano solo spostato dalle mani dell’amministrazione straordinaria (di nomina politica) ad acciaierie

D’Italia (di nomina draghi). Il giorno dopo l’approvazione in cdm, le due vedove del Conte bis,boccia e turco, sono scese in piazza a Taranto con usb ed ex sindaco (decaduto per dimissioni della sua maggioranza)gridando allo scippo di Taranto. In realtà lo scippo era a chi voleva

Gestire quei fondi, che al piano ambientale restavano. E hanno presentato subito emendamento per sopprimerlo iniziando la campagna elettorale per le amministrative della Dubai del sud Italia. Messa così nessuno poteva tirarsi indietro, e presentarsi in città dopo aver compiuto lo

Scippo. Alche draghi in prima persona ha incontrato bernabè, difendendo il provvedimento. Ma a quel punto c’era solo la lega, non rappresentata in città, a difendere il governo scoperto. Ripeto, che il governo andava sotto si sapeva dal 1 gennaio. Per un mese draghi e lega hanno

Tenuto, ma non sostenuti neppure dalla stampa, che ha ignorato la vicenda che pure non riguardava solo la tenuta del governo,ma la politica industriale del paese. Ma l’opposizione interna era ufficiale è non ha mai indietreggiato. Quella notte poi il pd, tramite boccia,ha tentato

Una mediazione, con una riformulazione.Confermiamo lo spostamento dei fondi dall’amministrazione all’azienda a un patto: che le spese vengano autorizzate da un decreto interministeriale di intesa con il presidente della regione.Non sto scherzando. Nella riformulazione era scritto

Proprio così. Lo conferma, per chi sa leggere, un passaggio di una dichiarazione ripresa da @GiuseppeFalci stamattina sul corriere, dove il deputato del pd catapultato da Bari nel listino bloccato di Taranto da Michele Emiliano dice “volevano fare questa operazione senza aver

Sentito gli enti locali”.Quella notte è andata così. Se non mi credete vi mando la bozza della riformulazione.A quel punto Italia viva e forza Italia hanno fatto saltare il tavolo,rifiutando anche ultimo tentativo di boccia di nominare un commissario ad acta (a Taranto ne abbiamo

Già sette). E quindi hanno votato per la soppressione. Facendo andare sotto il governo. Buttando a mare draghi per Emiliano.Così è andata quella notte. Ma c’era tutto il mese precedente in cui si poteva lavorare per la politica industriale del paese,anziché alla questa di partito