Thread by @ardigiorgio

Quando marco Pannella 50 anni fa fu il primo politico a lottare e introdurre in parlamento il dibattito sul diritto degli omosessuali,quelli di sinistra gli dicevano che erano i diritti della borghesia. “Vabbè i gay, ma il lavoro?”Dicevano contrapponendo diritti civili a diritti

sociali.
Mentre Pannella lottava per le minoranze, sempre.
Quelle del momento. Che poi, grazie alle sue lotte, trent’anni dopo, sarebbero diventate
Maggioranza. E per far sì che quel diritto di cui i borghesi Cmq riuscivano a godere, divenissero diritti di chiunque.
A quelli

di sinistra(tranne qualcuno, mancherebbe)del diritto degli omosessuali non è fai fregato niente.Finché gli omosessuali non sono diventati maggioranza.
Moda.Mainstream.Status symbol. Fashion blogger.Influenzer.Fedez. Chiesa. Finché insomma anziché essere una cosa da nascondere,è

diventata una coccarda rainbow da progressisti, perbenisti e moralisti. Da appuntarsi.Con la stessa logica oggi non introducono un diritto per una minoranza che ne è discriminata, ma stigmatizzano con l’introduzione di una aggravante di reato, una nuova fattispecie di crimine per

punire qualche Bullo che è rimasto in minoranza (e menomale).
Non è stato ucciso alcun diritto oggi, nessun passo indietro per la civiltà, nessuna Vergogna.
Certo fa sorridere che #Renzi che è stato il primo, cattolico, a riuscire a far introdurre da un partito di sinistra un

nuovo diritto come le unioni civili, venga accusato di omofobia oggi che bisognava punire.
Ma tutto questo c’entra con le dinamiche parlamentari, non con la democrazia non con la civiltà non col diritto.
Che è libertà.
Delle minoranze.
Dei chiunque

(In foto estratto di un intervista di Marco Pannella a playboy, 1 gennaio 1975)