Questo è l'intervento dell'analista indipendente Lovisolo sulle ingerenze straniere in Italia.
E' l'agosto 2020, Camera dei Deputati.
Anche allora, alcuni, non ammettevano quello che ascoltavano. Grave allora, ancora di più ora.
E' un problema ideologico
Ascoltate dal minuto 5:45, Lovisolo spiega come già nel 2020 era chiaro (analizzando fonti Russe) l'intento Russo di annettere l'Ucraina, indebolendola e trasformandola in un mero stato fantoccio, usando il conflitto in Donbass come leva politica.
Dal minuto 8:03 Lovisolo spiega come vi era già presenza in Ucraina di soldati senza mostrine e che parlavano Russo. E come nel frattempo social e media martellavano con la (falsa) storia degli Ucraini nazisti.
Un pò quello che sta accadendo qui in Italia
Dal minuto 8:45 Lovisolo prova a spiegarci come quel conflitto, dopo analisi e studi, non riguardava solo gli Ucraini. Il piano di Putin sarebbe arrivato anche da noi.
Tra gli obiettivi di Putin c'è una strategia atta a demolire il progetto Europeo.
L'ideologo di questo piano è Aleksandr Gel'evič Dugin (spesso visto in Italia con Salvini).
L'Eurasia secondo lui non è solo un concetto geopolitico ma si porta dietro valori e ideali, insomma una ideologia che supera liberalismo, comunismo e fascismo
In Eurasia ci siamo anche noi: uno spazio che va dalla Russia, all'Europa, all'Asia centrale.
L'Eurasia si oppone all'occidente. Noi subiamo influenza impropria del capitalismo anglosassone.
(suona familiare? lo avete sentito recentemente in tv in Italia?)
Ma qual'è il modello che Dugin ha in mente per l'Eurasia?
Non ci saranno liberali, comunisti, fascisti, difensori dei diritti umani, cristiani e molti altri.
I diritti umani per lui non sono valori universali, sono un prodotto degenerativo dell'occidente
Per Dugin l'individuo esiste solo come ingranaggio della collettività e dello stato (anche qui, ricorda qualcosa? lo avete sentito in Italia da parte di qualche nostalgico di estrema sinistra?)
L'Europa x Dugin è una sovrastruttura innaturale.
A Lugano, in una conferenza nel 2019 Dugin ha parlato apertamente di "Europa che vogliamo noi Russi".
L'Europa può anche restare unita, anche se difficile da accettare, purchè non sia unione europea attuale
La guerra ibrida come strumento di attuazione del piano di Dugin e Putin (basandosi sul lavoro di Mauro Voerzio).
Secondo Valerij Vasil'evič Gerasimov, capo delle forze armate Russe, alcuni strumenti non bellici ora sono più efficaci delle armi.
Armi non belliche efficaci sono: forze di opposizione politica interna ad un paese, social media, radio e tv di massa. Solo dopo aver agito con questi strumenti si può passare all'uso delle armi in false operazioni di pace.
"La guerra dell'informazione apre ampie possibilità asimmetriche per ridurre il potenziale di combattimento dell' avversario" secondo Valerij Vasil'evič Gerasimov, capo delle forze armate russe.
Si deve sfruttare il malcontento popolare con azioni politiche, economiche, umanitarie e di varia natura contro lo stato obiettivo.
(anche qui, suona familiare? novax, nogreenpass, noeuro, etc...)
Gerasimov addirittura nel suo report si lamenta del fatto che non vi sono codici precisi su come comportarsi nell'attraversare e gestire territori di stati esteri occupati (una roba inquietante se si osservano gli avvenimenti attuali in Ucraina)
Lovisolo quindi sottolinea come sia stato un grosso errore consentire a truppe militari Russe di transitare liberamente nel suolo Italiano durante l'emergenza covid. Cosa segnalata a suo tempo anche da @jacopo_iacoboni e (pochi) altri
@jacopo_iacoboni Gerasimov stesso infatti nel suo report ha citato le missioni umanitarie come strumenti di guerra ibrida.
Quindi, anche noi, siamo stati un bersaglio di questa guerra, volenti o nolenti. Esattamente come gli Ucraini ora e in futuro i Moldavi o Finlandesi.
@jacopo_iacoboni La missione in Italia ha quindi fornito preziose informazioni per esercito Russo a proposito di: 1) definire operazioni truppe Russe fuori dai confini nazionali 2) capire come superare le frontiere 3) definire modalità uso infrastrutture civili e militari
@jacopo_iacoboni 4) valutare l'impatto e la fedeltà dei media del paese occupato (nel caso specifico, l'Italia) rispetto alle truppe occupanti 5) valutare la reazione della popolazione civile al transito di truppe e mezzi militari Russe
@jacopo_iacoboni E sembra che la strategia di guerra ibrida di Dugin e Gerasimov stia funzionando in Italia.
Un sondaggio SWG dal titolo "In futuro con chi si deve alleare Italia?" hanno risposto Russia per il 32%, il 17% in più del periodo precedente al covid
Se in quei giorni si fosse stabilito referendum per riformulare le alleanze strategiche Italiane, saremmo diventati partner (meglio dire, vassalli) di Cina e Russia. E tutto grazie alla decisione sovrana del popolo.
La guerra ibrida funziona, eccome
La guerra ibrida è questa. Non provoca sangue.
Non è immediatamente visibile ma muta in modo lento ma profondo i giudizi, la lettura della storia e le intenzioni di voto dei cittadini a favore di una potenza straniera dominante.
Secondo l'analisi di Lovisolo gli assetti geopolitici dell'Italia, sulla base della guerra ibrida e di altro, muteranno radicalmente.
E questo avrà impatti sulla nostra vita quotidiana e sulle nostre libertà fondamentali oltre che alle nostre alleanze.
Secondo Lovisolo Italia e l'Europa fanno parte di un piano internazionale Russo atto a realizzare Eurasia.
E per fare ciò fanno leva anche sulle masse poco scolarizzate ma anche appassionare elite culturali nostalgiche dei regimi autoritari di ogni segno
E le considerazioni finali di Lovisolo in cui fa capire come non si può contrastare questa guerra ibrida con i vecchi strumenti usati finora.
Rircordo che si tratta di un'audizione alla Camera dei deputati del 2020.
Due anni prima dell'invasione in Ucraina.
La nostra classe politica ne era a conoscenza quindi.
O ha scelto di fregarsene o era d'accordo con la strategia di Putin.
Grave in entrambi i casi.
Lovisolo nel 2020, presso la camera dei deputati, già allora ci informava come l'aggressione all'Ucraina non era un evento di livello regionale ma il 1° passo concreto per l'attuazione del progetto Eurasiatico.
Ascoltare ora quelle parole è inquietante
La Russia pensa di detenere un diritto naturale di possesso dell'Ucraina già dai tempi dell'URSS.
Senza di essa non è possibile implementare Eurasia per Dugin e Putin.
Putin lo disse chiaramente nel 2019 durante la conferenza di fine anno.
Cosa possiamo fare ora (nel 2020)?
La maggior contraddizione è la dottrina Gerasimov stessa. Bisogna sfruttare la tecnologia a nostro vantaggio dato che la Russia su questo tema è perdente.
L'avanzata Russa si può fermare
Questi i punti di azione elencati da Lovisolo: 1) acquisire maggiori competenze sulla Russia 2) Fugare ogni dubbio sulla fedeltà ai valori fondamentali dello stato di diritto e di una società aperta, sopratutto a livello istituzionale
3) Attivarsi nelle sedi internazionali per contrastare sia la guerra ibrida, sia per contrastare azioni atte all'avanzamento della propaganda autoritaria 4) Garantire ai cittadini, con mezzi democratici e leciti, l'indipendenza dei media e dei giornalisti
5) Vanno evitate prese di posizione ambigue sull'appartenenza all'EU e al campo occidentale altrimenti indeboliamo noi stessi e l'Europa 6) E' una battaglia intellettuale e culturale prima che militare ed economica
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Nel 2017 @ilfoglio_it intervistò Dugin, l'ideologo di Putin.
Per lui l'Europa è mentalmente debole e "I russi devono salvare l’Europa dalle élite liberal che la stanno distruggendo".
Salvare, come stanno facendo in Ucraina ilfoglio.it/esteri/2017/03…
@ilfoglio_it Per Dugin "La Russia può essere un punto di appoggio per la restaurazione europea".
Già allora si parlava "dell’ambizione di Mosca di ritornare nelle terre ex sovietiche, di restaurare il dominio sulle popolazioni non russe, arrivando a stabilire perfino un protettorato sull’UE"
@ilfoglio_it Per Dugin i paesi vicini alla Russia non esistono, sono parte integrante della Russia, e "Non c’è aggressione di Putin, ma restaurazione di una civiltà russa che si era dissolta."
"L’Ucraina, la Georgia, la Crimea, hanno fatto tanti errori contro la Russia..."
Nel 2018 una giornalista della trasmissione @Mezzorainpiu intervistò Aleksandr Gel'evič Dugin sulla sua dottrina, sul rapporto con Putin e sul futuro dell'Italia e dell'Europa.
A 4 anni di distanza è interessante riascoltare quelle parole
Dal minuto 43 raiplay.it/video/2018/10/…
@Mezzorainpiu Dugin afferma, prendendo spunto dalle parole di Lavrov che parlava di "ordine post occidentale del mondo", che l'occidente sta morendo e che nel mondo russo, ma anche nel nuovo ordine, non c'è spazio per posizioni liberali ma solo per democrazie illiberali raiplay.it/video/2018/10/…
@Mezzorainpiu Questi valori illiberali negano che l'individuo abbia una posizione centrale nel nuovo assetto ma affermano che è solo un ingranaggio utile alla collettività.
L'importante è la collettività, non l'uomo con le sue diversità raiplay.it/video/2018/10/…
L'analisi sull'invasione Russa in Ucraina più chiara, precisa e lucida che ho letto finora.
Dal blog del ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali Luca Lovisolo (grazie @freerider3957 ).
LINK: lucalovisolo.ch/ucraina/russia…