Su Orizzonte48 si "scrisse che gli italiani sarebbero tutti socialisti se gli venisse loro spiegato il liberismo, e qui cade a fagiolo la coscienza di classe, concetto spiegato da Lukacs che riporto qui spiegato:
--Lukács tiene a precisare che la coscienza di classe non è da
confondere con la coscienza, che l’uomo ha della propria esistenza (Dasein), con la sua coscienza psicologica (psychologisches Bewußtsein), e tantomeno con la consapevolezza, che lo guida nel momento in cui egli compie i propri atti storici. L’individuo rimane all’oscuro delle
reali forze motrici della storia: i soggetti dello sviluppo storico sono, non i singoli individui, ma le classi sociali. Dal punto di vista dell’individuo, la coscienza di classe appare, piuttosto, una sorta di inconsapevolezza: essendo determinata dalla struttura economica, essa
ha dei limiti ben precisi, che sono quelli che la situazione economica impone alle condizioni di vita: per quanto sia possibile per il singolo individuo una relativa indipendenza di pensiero, non restando totalmente prigioniero delle angustie e dei pregiudizi della propria
condizione di vita, la struttura economica e la posizione che in essa si occupa determinano limiti invalicabili alla coscienza dell’individuo. La coscienza di classe, quindi, è per Lukács il motore (Beweger) della storia, ma motore che determina gli avvenimenti indipendentemente
dalla consapevolezza degli individui, indipendentemente dalle intenzioni, che muovono le azioni degli uomini."
COSCIENZA DI CLASSE E STORIA IN GYÖRGY LUKÁCS: IL DIBATTITO
-Federica Basaglia, via Perazzetti
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Lo shock dal lato dell'offerta iniziato con il crimine dei lockdown e il blocco mondiale degli approvvigionamenti per via pandemica, è una tortura, una violenza psicologica su masse sterminate di persone senza precedenti per prepararci alla guerra vera e propria.
Questa, da una parte risolve tramite il keynesismo di guerra gli squilibri del liberalismo selvaggio della globalizzazione senza dover redistribuire - la privatizzazione dei profitti si risolve con la socializzazione definitiva delle perdite tramite carneficina - dall'altra
permette al dispositivo capitalistico di trovare un nuovo assetto globale più efficiente... per ESSI. Ovvero per chi controlla i grandi fondi di investimento (i veri capitalisti, i veri rentier) e tutta l'aristocrazia del management dei marchi globali.
Il tema della discussione si inserisce nel macrotema PROPAGANDA e INDOTTRINAMENTO.
Ricordiamo come è strutturato lo spazio: questo non è una tipica stanza in cui si discute, ma è organizzato in modo tale che i relatori possano esporre i propri lavori di ricerca preparati nei
giorni e nelle settimane precedenti e possano essere commentati nelle prime due ore. Quindi si apre la discussione col pubblico.
L'idea portante è togliere i social dal mondo dell'istruzione, e portare l'accademia sui social.
@michele81660 Mmmmm... le tensioni sui prezzi o meno dipendono sempre tra salari/profitti vs rendite, no?
Di solito sono i rentier che gestiscono la politica monetaria delle banche centrali e, come in UE, dettano pure la politica fiscale.
I rentier decidono il conflitto distributivo tra
@michele81660 profitti e salari *in funzione* del garantire la sicurezza della miglior rendita.
Generalmente i rentier vogliono deflazione salariale (moderare l'inflazione dal lato della domanda) e, appunto, quando a causa di ciò tutto salta per il necessario indebitamento del settore
@michele81660 privato che deve tenere i consumi per l'economia reale e riempire le tasche dei rentier, i rentier risolvono gli squilibri interni ed esterni (bilance dei pagamenti saltate) con la distruzione dei fattori della produzione (capitale e lavoro, mezzi di produzione e persone).
È dal 2019 che abbiamo argomentato quale sarebbe stata l'integrazione fra identità digitale, blockchain, crittovalute e smart contract per un panopticon biotecnologico e un controllo totalitario ecologico-economico.
Che leuro non sarebbe tramontato facilmente per motivi POLITICI
lo scrivevamo da sempre.
Che la UE fosse solo il punto più avanzato della mondializzazione lo abbiamo sempre scritto.
Che questo fosse un PROGETTO di lunghissimo periodo lo abbiamo sempre documentato e spiegato il rapporto tra scienza che si occupa di sociostruttura nel
L'autarchia fu voluta per restare attaccati al blocco oro; le forme di interventismo all'epoca della grande crisi, peraltro tecnicamente ben fatte, va riconosciuto, come in tutto i paesi occidentali furono sollecitate dagli stessi capitalisti
(che evidentemente non erano preoccupati per la loro autonomia; a ragione, come l'assoluta incapacità di controllare la produzione durante la guerra avrebbe poi ampiamente dimostrato). Quello che parla sono consumi, disoccupazione, disuguaglianze, salari e profitti: tutti
A proposito di menzogne, di cui le anime lontane dallo Spirito si nutrono avidamente...
La narrativa mainstream - atlantista - propone notoriamente una riduzione dell'esperienza sovietica a una galleria di orrori: se vi va bene, testimone vs. testimone proponiamo Shalamov:
«Solzhenitsyn is far from being right when, in his memoirs, he presents himself the winner in the
debate with Shalamov, when he reproaches Shalamov that he remained, “in spite of the Kolyma experience, deep inside a revolution sympathizer, tainted by the twenties.” For without this “taint,” which he shares with the majority of Russia’s population, it is impossible to come to