L'8 marzo si svolgono in Russia proteste da parte delle donne russe contro la guerra: le ragazze lasciano fiori ai monumenti militari, chiedendo il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina.
A #Krasnodar è stato lasciato un cartellone con la scritta "no alla guerra" dinanzi al monumento ad un soldato russo.
Fiori e scritte contro la guerra anche a #Syktyvkar.
Fiori e scritte contro la guerra anche ad #Ekaterinburg
Questa invece è San Pietroburgo
A Mosca oggi è stato chiuso il Giardino di Alessandro, dove si trova la tomba del milite ignoto. Pertanto, tutti coloro che vengono in giardino lasciano fiori sul prato e sul monumento al maresciallo Georgy Zhukov, l'eroe della seconda guerra mondiale.
A San Pietroburgo sono già iniziate le detenzioni per chi protesta contro la guerra ⤵️
A San Pietroburgo, un piccolo gruppo di manifestanti contro la guerra si è mosso da Gostiny Dvor verso via Dumskaya.
Poco dopo sono iniziate severe detenzioni. Un uomo è stato colpito più volte dalla polizia durante il suo arresto e poi portato in un furgone della polizia.
La polizia ha poi iniziato ad arrestare anche le ragazze, la cui unica colpa era di stare in piedi.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Quando furono gli italiani a commettere un genocidio in Europa durante la seconda guerra mondiale.
La storia della circolare 3C di Roatta: il documento che codificò i crimini di guerra commessi dai fascisti in Jugoslavia.
Il 1° marzo 1942 il generale fascista Mario Roatta emanò la Circolare 3C, uno dei documenti più compromettenti nella storia dei crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il memorandum di Roatta autorizzò deportazioni di massa, esecuzioni sommarie e la creazione di campi di concentramento dove morirono migliaia di civili ex jugoslavi.
L'attacco ucraino del 1 giugno ha danneggiato o distrutto almeno 6 bombardieri strategici nella sola regione di Irkutsk, secondo le prime immagini satellitari. Kyiv afferma di aver colpito almeno 41 bombardieri strategici colpiti in 4 diversi aeroporti militari. Thread 🧵⤵️
L'Ucraina ha condotto il 1 giugno un massiccio attacco con droni contro diverse basi aeree russe, danneggiando o distruggendo almeno diversi bombardieri strategici nella base aerea di Belaya, nella regione di Irkutsk, a 4.000 km dal confine con l’Ucraina.
L'operazione, denominata "Ragnetela" dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU), ha visto l’uso di oltre 100 droni d’attacco FVP nascosti in camion parcheggiati lungo le autostrade russe ed ha preso di mira almeno 4 basi militari russe lontane dal confine ucraino.
L’ennesima menzogna: la messinscena dell'elicottero di Putin sotto attacco. Il Moscow Times rivela come il Cremlino abbia orchestrato tutto per mostrare ai media un presidente che "condivide i rischi" con i cittadini russi. Thread a seguire 🧵 ⤵️
Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato la regione di Kursk in circostanze che i media statali hanno presentato come altamente pericolose: il suo elicottero sarebbe stato addirittura preso di mira da droni ucraini, secondo le informazioni ufficiali.
Ma, secondo il Moscow Times, l'episodio è stato una messinscena orchestrata per ragioni propagandistiche. Quattro fonti del Cremlino, rimaste anonime, hanno rivelato che l'episodio è stato amplificato dai media su indicazione dei servizi di sicurezza. moscowtimes.ru/2025/05/30/zay…
L’invasione russa dell’Ucraina del 2022 non è stata un evento isolato né improvviso, ma il risultato di una traiettoria storica e politica di lungo corso che affonda le sue origini nel crollo dell’URSS e nell’incapacità russa di accettare la perdita del suo impero.
Nel corso degli anni Mosca ha interpretato l’indipendenza dell’Ucraina come una ferita ancora aperta, percependo quindi la progressiva integrazione di Kyiv nell’orbita occidentale come una minaccia esistenziale al proprio ruolo di potenza in declino.
A ciò si è aggiunta una sistematica negazione dell’identità ucraina, che ha contribuito a creare le condizioni ideologiche e simboliche per l’invasione.
Il Cremlino si sta preparando a una guerra su vasta scala contro la NATO, un conflitto che il presidente russo Vladimir Putin considera sistemico, secondo un rapporto del Servizio Segreto Federale tedesco (BND) e della Bundeswehr, esaminato dalla Bild.
Secondo l’intelligence tedesca, la Russia potrebbe essere completamente pronta per una “guerra convenzionale su larga scala” contro l’Alleanza Atlantica entro la fine degli anni 2020.
Al momento, tuttavia, la Russia non ha abbastanza forze per uno scontro militare, ma, secondo il servizio di intelligence lituano VSD, Mosca potrebbe "testare la NATO" con un'operazione militare limitata contro uno o più Paesi del blocco.
Il conflitto in Ucraina sta entrando sempre di più in fase di stallo. Mentre i nostri soloni televisivi mentono senza un minimo di vergogna sul fatto che Mosca abbia già vinto, sul campo di battaglia l’esercito russo in realtà non avanza da oltre un mese. Thread a seguire 🧵⤵️
L’esercito russo, che per gran parte del 2024 ha registrato la sua avanzata più significativa dall'invasione iniziale seppur a ritmi estremamente lenti, è giunto a un punto morto.
Da oltre un mese le forze di Mosca non riescono a conquistare nuovo territorio ucraino, secondo quanto riportato da soldati e comandanti ucraini al fronte intervistati dal New York Times.