Thread by @putino

‼️‼️ La Russia non chiede più che l'Ucraina venga "denazificata" nei colloqui in corso sul cessate il fuoco, e consentirà a Kiev di entrare a far parte dell'UE se abbandonerà le aspirazioni della Nato. Lo afferma il Financial Times. ft.com/content/7f14ef…

La Russia non chiede più che l'Ucraina sia "denazificata" ed è pronta a lasciare che Kyiv entri nell'Unione Europea se rimane militarmente non allineata come parte dei negoziati per il cessate il fuoco in corso, secondo quattro persone informate sulle discussioni.

Mosca e Kiev stanno discutendo una pausa nelle ostilità come parte di un possibile accordo che comporterebbe l'abbandono da parte dell'Ucraina della sua spinta per l'adesione alla NATO in cambio di garanzie di sicurezza e la prospettiva di entrare nell'UE.

La bozza del documento sul cessate il fuoco non contiene alcuna discussione su tre delle richieste iniziali della Russia - "denazificazione", "smilitarizzazione" e protezione legale della lingua russa in Ucraina - hanno aggiunto le persone.

Gli inviati di entrambe le parti si incontrano a Istanbul martedì in un quarto round di colloqui di pace progettati per porre fine all'invasione su larga scala del presidente Vladimir Putin in Ucraina.

Le concessioni da parte della Russia arrivano mentre la sua offensiva di terra, durata un mese, si è in gran parte arenata a causa della resistenza ucraina più feroce del previsto e delle carenze operative russe.

Ma l'Ucraina e i suoi sostenitori occidentali rimangono scettici sulle intenzioni di Putin, preoccupati che il presidente russo possa usare i colloqui come una cortina di fumo per rifornire le sue forze esauste e pianificare una nuova offensiva.

David Arakhamia, capo del partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in parlamento e membro del team negoziale di Kiev, ha detto al FT che le parti sono vicine all'accordo sulle garanzie di sicurezza e sulla candidatura dell'Ucraina all'UE, ma nondimeno chiede prudenza.

Un'altra persona informata sui colloqui ha detto che l'Ucraina era preoccupata che la Russia stesse cambiando la sua posizione quasi giorno dopo giorno, sia in termini di pressione militare che di richieste come la "smilitarizzazione" di Kiev.

La Russia "non può e non vuole parlare di progressi" perché "potrebbe solo danneggiare il processo di negoziazione", Dmitry Peskov, portavoce di Putin, è stato citato da Interfax oggi. "Per ora, sfortunatamente, non possiamo parlare di risultati e svolte significative".

Come parte dell'accordo in esame, l'Ucraina si asterrebbe anche dallo sviluppare armi nucleari, o dall'ospitare basi militari straniere, oltre ad abbandonare la sua intenzione di aderire alla Nato.

In cambio, l'Ucraina otterrebbe ciò che Arakhamia ha chiamato "una formulazione vicina all'articolo 5 della NATO" - per cui i membri dell'alleanza devono venire in aiuto gli uni agli altri se uno viene attaccato - in qualità di garanzie di sicurezza.

I Paesi possibili garanti dell’accordo potrebbero essere, secondo il Financial Times, Russia, USA, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Cina, Italia, Polonia, Israele e Turchia.

Qualsiasi accordo futuro, tuttavia, dovrebbe essere concordato con i garanti e ratificato dai loro parlamenti, ha detto Zelensky domenica ed i potenziali Paesi garanti devono ancora accettare di sostenere la sicurezza dell'Ucraina sebbene finora nessuno si sia rifiutato.

L'Ucraina sottoporrebbe l'accordo a un referendum tra diversi mesi prima di cambiare la sua costituzione, ha detto Zelensky - un processo che potrebbe richiedere almeno un anno.

"L'unica questione risolta è il tipo di garanzie internazionali che l'Ucraina sta cercando, ma... dobbiamo ancora ottenere l'approvazione dei garanti, altrimenti l'accordo non avverrà mai", ha detto Arakhamia.

La bozza del comunicato in esame lascia il più grande punto critico - i tentativi dell'Ucraina di reclamare il territorio sequestrato dalla Russia dal 2014 - da risolvere in una futura discussione provvisoria di Putin e Zelensky.

Mosca, ha detto Arakhamia, chiede che l'Ucraina riconosca il controllo della Russia sulla penisola di Crimea, che Mosca ha annesso nel 2014, così come due territori gestiti da separatisti sostenuti dalla Russia nella regione orientale del Donbas.

"Non riconosceremo mai nessun tipo di confini se non come sono nella nostra Dichiarazione d'Indipendenza", ha detto Arakhamia. "Questo è il punto più critico".

Per ora, l'Ucraina è pronta a discutere alcune questioni umanitarie, come il ripristino dell'approvvigionamento idrico della Crimea e l'impegno a non cercare mai di riprendere la penisola con la forza, hanno detto le persone.

Se il cessate il fuoco regge, i ministri degli esteri di Ucraina e Russia si incontreranno per redigere documenti separati per finalizzare le garanzie di sicurezza e ulteriori accordi su questioni sociali come la protezione della lingua russa in Ucraina.

Questo sarebbe poi seguito da tentativi di organizzare un incontro tra Putin e Zelensky, anche se Peskov lunedì ha detto che non c'è stato "nessun movimento" per organizzare in tal senso.

Potete trovare qui il thread con la traduzione dello scoop del Financial Times sul possibile accordo tra Russia ed Ucraina per porre fine alla guerra che non prevede alcuna “denazificazione” ed il via libera russo all’ingresso dell’Ucraina nella UE. ⤵️ threadreaderapp.com/thread/1508518…