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Si aggrava la crisi politica in #Tunisia. Il presidente Kais Saied ha emesso oggi un decreto di scioglimento del parlamento, che è stato sospeso dall'anno scorso. reuters.com/world/africa/t…

Il decreto arriva dopo che il Parlamento lo ha apertamente sfidato votando per abrogare i decreti che il presidente ha usato per assumere un potere quasi totale.

Parlando dopo la sessione online di più della metà dei membri del parlamento, la prima da quando ha sospeso la camera a luglio, Saied li ha accusati di un colpo di stato fallito e di una cospirazione contro la sicurezza dello stato e ha ordinato indagini su di loro.

Qualsiasi mossa per arrestare i membri del parlamento che hanno preso parte alla sessione di mercoledì, come la minaccia di Saied di indagini potrebbe implicare, rappresenterebbe una grande escalation nel confronto tra Saied e i suoi oppositori.

“Dobbiamo proteggere lo Stato dalle divisioni. ... Non permetteremo a coloro che ne stanno abusando di continuare la loro aggressione contro il nostro Stato", ha detto Saied in un video pubblicato online.

Gli oppositori di Saied lo accusano a sua volta di un colpo di stato quando ha sospeso la camera la scorsa estate invocando lo stato di emergenza, ha spazzato via la maggior parte della costituzione del 2014 ed ha deciso di governare a furia di decreti.

"Non abbiamo paura di difendere un'istituzione legittima", ha detto Yamina Zoglami, un membro del parlamento moderato islamista Ennahda. “Il popolo non ci ha tolto la fiducia. Il presidente ha chiuso il Parlamento con i carri armati".

Saied, ex professore di legge, afferma che le sue azioni sono costituzionali e necessarie per salvare la Tunisia da anni di paralisi politica e stagnazione economica per mano di una élite corrotta ed egoista.

Il Presidente ha promesso anche la formazione di una commissione per riscrivere la Costituzione, che sarà sottoposta a un referendum a luglio, seguita da nuove elezioni parlamentari a dicembre.

La costituzione tunisina in essere afferma che il Parlamento deve rimanere in sessione durante qualsiasi periodo eccezionale e che lo scioglimento delle Camere dovrebbe far scattare immediatamente una nuova elezione, anche se non ne è stata ancora annunciata una.

Il Free Constitutional Party, il partito che secondo i sondaggi otterrebbe più voti se si tenessero oggi le elezioni, ha esortato Saied a convocare subito le elezioni anticipate dopo lo scioglimento del parlamento.

Abir Moussi, il presidente del partito e sostenitore del defunto dittatore Zine El Abidine Ben Ali, ha detto che Saied non ha scelta, secondo la Costituzione, ed è tenuto a convocare per legge le elezioni entro tre mesi.

L'accresciuta fiducia del Parlamento riflette l'ampia opposizione a Saied mentre cerca di riscrivere la Costituzione, prendere il controllo del sistema giudiziario ed imporre nuove restrizioni alla società civile.

Ennahda, il più grande partito attualmente in Parlamento con un quarto dei seggi, e il suo leader, Rached Ghannouchi, che è il presidente del Parlamento, sono stati i suoi critici più forti.

Sebbene i partiti politici rimangano profondamente divisi l'uno contro l'altro, molti di loro ora si stanno apertamente unendo contro Saied e gli chiedono di adottare un approccio inclusivo per ristrutturare la politica del paese.

La Tunisia si era liberata di Ben Ali con una rivoluzione nel 2011 che ha dato il via alla stagione delle Primavere Arabe e successivamente ha introdotto la democrazia, ma il suo sistema di divisione del potere tra presidente e Parlamento si è dimostrato inefficace.

Con l'economia che ora si muove verso il disastro, con il governo che cerca un salvataggio internazionale e un potente sindacato che avvisa della possibilità di uno sciopero generale in arrivo, molti tunisini hanno perso fiducia nel presidente, afferma Reuters.