Oggi ci sono anche alcune piccole manifestazioni contro la guerra in alcune città russe. ⤵️
A #Novosibirsk sono scese in piazza 18 persone, tutte arrestate, con cartelli contro la guerra. Agli arrestati sono stati sequestrati i telefonini. Lo riporta Tayga.info.
Arresti di manifestanti contro la guerra sono riportati anche ad #Ekaterinburg. Questa ragazza è stata arrestata dopo essersi rifiutata di sbloccare il proprio telefonino e mostrarlo agli agenti. In totale almeno 9 persone sono state arrestate ad Ekaterinburg.
A San Pietroburgo, alcuni cadetti militari vicino a un ospedale militare hanno attaccato la giornalista di SOTA Victoria Arefieva che stava riprendendo una protesta contro la guerra.
Questa era la protesta a cui stava assistendo. Lina Barabash, attivista di Viasna, si è incatenata alla recinzione e ha esposto degli striscioni: uno con i colori ucraini e la scritta "Contro la guerra", l'altro "Rifiutarsi di uccidere non è né tradimento né vigliaccheria".
Anche a #Mosca sono previste proteste oggi ma la polizia ha già recintato piazza Manezhnaya ed è schierata in forze.
Detenzione alle manifestazioni contro la guerra a #SanPietroburgo ⤵️
Altre detenzioni di manifestanti contro la guerra a #SanPietroburgo ⤵️
Questa invece è #Mosca, detenzioni di manifestanti ⤵️
Ancora #Mosca, detenzioni di manifestazioni contro la guerra ⤵️
Più di 66 persone sono già state arrestate durante le manifestazioni contro la guerra in 13 città russe.
Detenzioni alle proteste contro la guerra a #SanPietroburgo ⤵️
Un'altra forma di protesta a #SanPietroburgo sono gli adesivi contro la guerra. Sono stati fotografati ieri. ⤵️
E come ogni manifestazione che si rispetti anche oggi in piazza a #SanPietroburgo c’è la leggendaria attivista Elena Osipova, sopravvissuta all’assedio di Leningrado ed oggi in piazza contro la guerra con i suoi iconici cartelli neri. ⤵️
"No alla guerra" in uno dei furgoni della polizia.
A Mosca sotto la neve è stato arrestato un uomo che è uscito per un picchetto solitario.
Aveva con se un cartello "NO WAR". Dopo che è stato trattenuto, gli agenti di polizia hanno iniziato a spingere indietro i giornalisti che stavano filmando l’arresto.
Il totale degli arresti ha superato oggi quota 171 in 14 città russe. Tra questi c’è anche Angelina Trofimenko, la corrispondente di @AvtozakLIVE arrestata a San Pietroburgo mentre seguiva la protesta ed ora detenuta in una stazione di polizia senza poter vedere il suo avvocato.
Il vento gelido di un nuovo imperialismo sembra soffiare sul mondo, risvegliando gli spettri di un passato che pareva definitivamente consegnato ai libri di storia, afferma @yarotrof in un lungo ed interessante essay pubblicato sul WSJ. wsj.com/world/in-a-new…
Dal 1945, anno in cui le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale hanno gettato le basi per l’ONU e un ordine internazionale teoricamente equo e rispettoso della sovranità di ogni Stato, si pensava di aver imboccato la strada verso regole universalmente condivise.
Eppure, a ottant’anni di distanza, lo scenario globale sembra riprodurre sempre di più dinamiche ottocentesche in cui i Paesi più forti dettano nuovamente legge, mentre i più deboli rischiano di soccombere ai loro interessi.
Pompei: la scoperta eccezionale di un nuovo complesso termale all’interno di una villa privata getta nuova luce sulla vita quotidiana dell'élite romana e sui drammatici momenti finali della città distrutta dal Vesuvio nel 79 DC.
La struttura, parte di una sontuosa residenza emersa durante gli scavi degli ultimi due anni, rappresenta un esempio straordinario di architettura romana e lusso domestico dell'epoca.
Il complesso termale, caratterizzato da un livello di conservazione eccezionale, comprende una sequenza di ambienti che rispecchiano il sofisticato sistema di terme romano.
A tutti quelli che ritengono che l’attentato di Magdeburgo sia di stampo islamista senza uno straccio di prova: tutte le evidenze al momento puntano sul fatto che l’attentatore avesse chiare idee anti islamiche, come ammesso anche dalle autorità tedesche.
Nei suoi post su X, accessibili a tutti, l’attentatore ha non solo criticato duramente l’Islam ogni volta che poteva, soprattutto per via del trattamento delle donne, ma ha anche esaltato figure di estrema destra come Wilders definito senza mezzi termini come un eroe.
Più volte ha apertamente espresso sostegno per le idee di AfD sulla necessità di proteggere la Germania dall’islamismo ed ha chiesto la pena di morte per la ex cancelliera Angela Merkel per aver, secondo lui, cercato di islamizzare l’Europa.
La Germania è ancora scossa dopo l’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo avvenuto il 20 dicembre, quando un’auto guidata da un attivista saudita anti Islam ha travolto la folla, provocando la morte di cinque persone e ferendone oltre 200.
L’autore di questo attacco, Talib al-Abdulmohsen, un medico saudita di 50 anni residente in Germania dal 2006, è stato arrestato poco dopo l’incidente e ora si trova in custodia cautelare.
Al-Abdulmohsen, specialista in psichiatria e psicoterapia, lavorava a Bernburg, non lontano da Magdeburgo.
#Siria: liberati migliaia di detenuti dal famigerato carcere di Saydnaya, simbolo delle torture del regime di Assad. Ma migliaia sono ancora intrappolati nelle celle sotterranee per ora irraggiungibili.
Le squadre di difesa civile siriana, note come "White Helmets", hanno annunciato di aver avviato un'operazione di emergenza per investigare le segnalazioni sulla presenza di sopravvissuti in celle sotterranee nascoste.
Le nuove autorità della provincia di Damasco hanno confermato che sono in corso sforzi continui per liberare i prigionieri, molti dei quali prigionieri politici che versano in condizioni critiche a causa della scarsa ventilazione e degli abusi subiti.
Una drammatica ed improvvisa escalation del conflitto siriano sta colpendo la città di Aleppo, dove i ribelli hanno lanciato a sorpresa la più intensa offensiva degli ultimi quattro anni. Un'avanzata che ha portato alla conquista di circa 400 km2 di territorio in soli 3 giorni.
Le forze ribelli hanno rapidamente conquistato il controllo di circa 47 villaggi nelle zone circostanti e, fatto ancora più significativo, sono riuscite a impossessarsi della strategica autostrada M5, arteria vitale per i collegamenti logistici e militari della regione.
L'offensiva, guidata dal gruppo armato Hay'et Tahrir al-Shams (HTS), ha poi portato i soldati delle forze ribelli a penetrare nella stessa città di Aleppo, come confermato dall'agenzia di stampa turca Anadolu.