Le critiche alla presidenza sono state quasi immediate, del resto #ADL non è personaggio che insegue consensi.
Le prime vere turbolenze arrivarono con l'addio di #Lavezzi.
Ah, piccola premessa, gli anti Napoli(squadra),
approfittano del sentimento popolare.
Sobillano
Aizzano
Fomentano
Ed infine lo cavalcano orientandolo contro la società.
...Continuiamo.
Si disse che col Pocho, che gli stessi avevano criticato al suo arrivo, si era perduto il primo vero campione del dopo Diego.
Che una squadra
che voleva crescere
non poteva permettersi una simile perdita.
Ma furono smentirti dai fatti ed il #Napoli proseguì nel suo percorso...
Poi arrivò la cessione di #Cavani, anche lui criticato al suo arrivo:
"Serviva una punta non un esterno", dicevano i soliti noti.
Quella del
Matador fu interpretata come una vera e propria catastrofe.
La delusione popolare, sempre con i medesimi metodi, fu indirizzata con maggior vigoria contro la proprietà.
L'obiettivo,sempre più chiaro, era quello di far montare l'odio verso la stessa.
Sembrava quasi una tragedia,
dipingevano scenari nefasti ed invece...
Invece ci fu un nuovo step di crescita.
ADL cominciò, con rinnovato entusiasmo, un percorso di internazionalizzazione.
Arrivarono Don Raffaè, quello del messaggio "spalla a spalla" purtroppo mai compreso, e giocatori del calibro
di Callejón, Albiol e Higuain.
Il Napoli faceva spese alla Casa Blanca.
Direttamente presso la regina del calcio mondiale.
Che soddisfazione...
Mi brillavano gli occhi ed ancora oggi, se ci ripenso, mi emoziono un po'.
Ovviamente anche quegli acquisti furono
criticati:
"Perché po' si eran buon o Real ce dev nuje?".
Dite la verità, per quanti nostri eroi avete sentito questa frase?
Arrivò, dal Saint Etienne, un giovanissimo Algerino,anche lui criticato,lui che poi diventò il terzino sinistro più forte d'Europa.
Arrivò Kuolibaly, anche
lui aspramente criticato.
Ed un piccolo ragazzetto belga.
Pensate che la sua presentazione fu addirittura snobbata.
La stampa ne disertò persino la conferenza.
Ah, arrivò anche un centrocampista.
Un brasiliano, esile, poco conosciuto ed
anche lui fu snobbato prima e criticato poi: la piazza, sempre fomentata dai soliti noti, pretendeva Mascherano...
Ed intanto il Napoli continuava a crescere...
Si faceva strada in Europa, quell'Europa che lo aveva quasi dimenticato,approdando quasi in finale di EL.
Quasi, perché
ci fu sottratta con l'inganno.
E siamo a ieri l'altro con l'arrivo di Sarri.
Anche lui fortemente criticato, sempre i soliti noti, dopo 3 partite ne volevano le dimissioni.
Vi ricordate gli attacchi feroci che subì?
Vi ricordate quelli verso ADL per averlo preso?
Ed invece,
guardate quanti invece, cominciarono tre anni esaltanti.
Tre anni del gioco più bello visto a Napoli e,probabilmente, in Italia.
Gioco e divertimento, in un mix che non fu vincente solo per "Orsati" motivi...
E venne il giorno dell'addio di Higuain...
Quello che accettò la corte
dell'infame signora.
Quello che, più infame ancora, fuggì di notte senza nemmeno un saluto al popolo che lo aveva eletto Re (poi ci ha pensato il carma).
Ma gli odiatori seriali di ADL non raccolsero nemmeno allora l'opportunità di esser
obiettivi.
Orientarono, nuovamente, la delusione popolare contro la società.
Sempre con più decisione.
Sempre con più cattiveria.
Davano alla folla ciò che la folla voleva: qualcuno da incolpare
L'alimentavano d'odio...
Ed anche in quel caso preannunciarono la "caduta" della
società.
Alcuni, come i masticini, perfino se l'auguravano.
Ed invece(ennesimo invece),la società, il Napoli e #Napoli si mostrarono ancora una volta più forti.
Arrivarono i 91 punti, lo scudetto(rubato) e l'esplosione del folletto belga.
Si, proprio lui, quello
snobbato e criticato...
Ma le favole non durano in eterno e, come spesso accade anche nella nostra vita, ci accorgemmo di aver covato una serpe in seno.
Mangiafuoco si era rivelato, vendendo se stesso e la nostra passione al disprezzato nemico.
Ed anche in quell'occasione,
i soliti noti, persero l'opportunità di essere obiettivi.
Ancora una volta incalanarono, più incalzanti che mai, il malcontento popolare, per l'ennesimo tradimento subito dal popolo,contro la società.
Sembrava nuovamente finito il calcio ed invece...😉
Ed invece, come una Fenice
dalla proprie ceneri, la società si risollevò
Arrivó a Napoli il tecnico più vincente della storia del calcio: ADL aveva ingaggiato Carlo.
Anche quelli, per me e per tanti altri napoletani, furono giorni pregni di soddisfazione.
Un primo anno di rodaggio, soddisfacente ma non
ottimo, che doveva esser foriero di un nuovo ciclo, ma poi
arrivò lo scempio dell'ammutinamento.
Una vergogna mai vista in nessun posto al mondo.
Ed anche in quel caso, i soliti noti, persero l'opportunità di esser obiettivi.
Ne approfittarono per nuovo attacco alla società ed
al mister.
Lo chiamarono fallito, bollito, pensionato.
Quello forse è stato il loro colpo più basso, ed insieme. il colpo più duro inferto alla società.
Un colpo che poteva essere mortifero, ma purtroppo per loro, la società è stata ancora una volta più forte.
Dopo un anno e
mezzo di sofferenza, ci ha riportati in Europa.
Nell'Europa che conta...
E siamo alle cronache di questi giorni.
Giorni che hanno visto l'addio del capitano(anche lui inizialmente criticato dai soliti noti) e quello probabile di Mertens
Ed ancora una volta
giù con le critiche e con le offese verso ADL.
Ogni volta peggiori, sempre più cariche d'odio, sempre più spesso accompagnate da auguri di morte.
Del resto era prevedibile: ci sono intere generazioni di giovani napoletani, ai quali non do nemmeno colpe, cresciute a pane
ed odio.
I soliti noti, in questo senso, sono stati bravi.
Hanno instillato sapientemente il seme dell'odio e della discordia: questa l'eredità che hanno lasciato.
Mi domando solo dove siano finite le caratteristiche che ci hanno reso un grande popolo...
A #Napoli al ristorante ho ordinato "una braciola" e quando mi sono visto arrivare un involtino in umido ho chiesto al cameriere "ma io avevo chiesto una braciola quello mi ha risposto "e questa cos'è?". Comunque l'ho mangiata ed era
una meraviglia, buona come poche altre cose che ho mangiato.
A #Napoli alla cassa del bar ho visto una scatola di vetro piena di cioccolatini a forma di bacio Perugina, incartati nella carta stagnola uno per uno, ho chiesto "ma sono
Baci?" e la signora mi ha risposto "certo che
sono baci, li facciamo proprio noi!" ed erano buonissimi.
A #Napoli sono entrato in una tavola calda, saranno state le quattro del pomeriggio,volevo prendere qualcosa da riportare a mio figlio prima di ripartire, ma avevano finito tutto. Ho chiesto "avete qualcosa di pronto?" il
I club esprimono, salvo rarissimi casi, l'economia delle città che rappresentano: ne sono la proiezione.
Non un opinione, ma un fatto ineludibile acclarato dal dato empirico.
I club più ricchi sono infatti espressione di città come Parigi, Monaco, Londra, Madrid, Milano,
Manchester ecc.
E non è un caso che se fra le 8 squadre che partecipano, ogni anno, ai 1/4 di Champions troviamo sempre club collegabili alle città economicamente più floride.
Fatta la dovuta premessa veniamo a noi.
Nella classifica delle province più ricche d'Europa,
#Napoli occupa la 1046esima posizione.
Ed è una delle metropoli dell'ovest europeo col reddito procapite più basso.
Alcuni tifosi, fortunatamente una minoranza, PRETENDONO di vincere.
Contestano ogni singola cosa, affiggono striscioni, cantano insulsi cori, senza avere la minima
L'unico intento di una parte, una piccola parte di tifosi, è quello di creare un clima insostenibile intorno al #Napoli.
Perpetrano una continua provocazione e mistificazione mirante a destabilizzare la società.
A tal proposito però mi preme
sottolineare due aspetti: 1) costoro non rappresentano assolutamente tutti i tifosi.
Inoltre i media devono smettere di tratteggiare le loro miserabili gesta come qualcosa che concerne tutta la tifoseria.
Basta con titoli del tipo:
"I tifosi del Napoli contestano
ADL o contestano Spalletti", perché ripeto, loro non sono espressione di tutta la tifoseria e tantomeno di tutta #Napoli.
Loro rappresentano solo un minima parte di questa tifoseria. 2) Più di un'osservazione è una domanda: ma si rendono conto delle figure barbine alle quali, a
Anacronistici i loro insulti, preistorici come la loro indole.
Mossi dall'ignoranza.
Dalla rabbia e dall'invidia verso coloro che, nonostante i problemi e la minor opulenza, riescono a godersi la vita esaltandosi in ogni ambito.
Non è solo calcistica la differenza, dopotutto,
il calcio è solo un gioco, bensì di cultura e civiltà.
Di filosofia dell'essere.
Siamo NAPOLETANI: particolari, geniali, atipici e non omologati.
Viviamo senza essere servi del denaro, del lavoro inteso come possibilitá di accumulo.
Voi sembrate animali in cattività, anzi
destinati al macello.
Vittime delle stesse vostre grigie e miserrime vite, reagite sfogando il vostro disagio esistenziale con striscioni e frasi intrise d'odio.
Provo tanta
Era novembre, si giocava, se non erro, l'undicesima di andata.
Il #Napoli, aveva collezionato 26pt, figli di 8V e 2p; la juve 15, grazie anche alle sconfitte con Napoli, Empoli, Verona e Sassuolo.
Avevano più di 10 punti di ritardo, ma già si intravedeva l'andazzo.
Già si
capiva cosa sarebbe accaduto.
Troppo plateali i favori fin lì ricevuti.
L'espulsione inesistente di #Milenkovic contro la viola, il rigore su #Sandro contro l'Inter e, su tutti, la scandalosa direzione del solito #Orsato contro la #Roma.
Partita nella quale,
Il fischietto di Schio, addirittura riscrisse le regole del gioco.
Poi arrivò la #Lazio, la vittoria per 2-0 con i soliti rigorini generosi(questa volta 2).
Nessuno riusciva a vederlo, i punti di distacco erano tanti, ma avevo previsto già tutto: li stavano
La #Gazzetta, quest'anno, ha proposto il #Napoli in prima solo in pochissime occasioni:
-per il deferimento di ieri l'altro
-quando rubarono la pandarella a #Spalletti
-per ricamare sul contratto di #Insigne
Per stessa ammissione del suo direttore, @BarigelliS,il di lei pubblico
di riferimento è rappresentato dai tifosi di Inter,Juve e Milan.
E, con ogni probabilità, il compiacente giornalista, asseconda anche le discriminazioni striscianti del suo "pubblico pagante": quella parte del nord che non ha mai nascosto l'odio verso #Napoli.
Oggi, l'ultima
perla.
Da quanto riportato, nonostante il Napoli abbia comunicato di aver concesso un permesso al Nigeriano(anche perché squalificato contro l'Atalanta), lo spogliatoio azzurro, sarebbe in subbuglio a causa del mancato rientro di #Osimhen.
Siamo tra il gossip ed il delirio.
Si