Una veranda su un futuro anticipato?
Questa estate europea e alpina è un’ennesima grande finestra su un futuro climatico previsto che – almeno in questa regione, ma non solo – sembra in realtà in anticipo di decenni. Un breve 🧵 (1/13) #tropicoalpino#Heatwave2022
Gli scenari climatici CH2018, con orizzonte temporale al 2060, prevedono per la 🇨🇭 4 principali effetti: inverni con ➖ neve, ➕ precipitazioni estreme, ➕ periodi siccitosi soprattutto in estate, ondate di calore ➕ frequenti, durature e intense. bit.ly/2PuIer9 (2/13)
Inverni senza neve: 7 degli ultimi 10 sono stati inverni alpini poveri di neve, l’ultimo estremamente povero, come sappiamo. 2 su 3 negli ultimi 30 anni. (3/13)
Piogge estreme: nell’ultimo decennio molti i casi. Per es. l’estate 2014, il mese di novembre dello stesso anno, la tempesta autunnale dell’ottobre 2018, l’estate “monsonica” del 2021... ➡️bit.ly/3uX5G30 // ➡️bit.ly/3IknfZQ // ⬇️bit.ly/3Ofjb4Y (4/13)
In particolare, questo studio ➡️ bit.ly/3PBJfbO mostra come in Svizzera stia effettivamente aumentando la frequenza di precipitazioni estreme. Quando piove, spesso, piove in modo più intenso. Ma parallelamente sembrano aumentare anche i periodi siccitosi. (5/13)
Estati asciutte: nell’ultimo decennio, in area alpina, ci sono state 2 estati piuttosto asciutte (2015, 2020) e 2 molto siccitose (il 2018 e finora l’estrema 2022). Il trend degli ultimi 30 anni non è però ancora significativo. 👇Trend delle prec. estive in %/decennio (6/13)
Ondate di calore: come già detto, sono in netto aumento (di frequenza, durata e intensità). Secondo la categoria già usata ➡️ bit.ly/3aOEr3Y, ne abbiamo avuta 1 nel 2013, 1 nel 2014, 4 nel 2015, 1 nel 2016, 5 nel 2017…(7/13)
…6 nel 2018, 4 nel 2019, 1 nel 2020, 1 nel 2021 e per ora 4 nel 2022 (5 se consideriamo anche quella precoce di maggio). Il grafico qui sotto mostra l’evoluzione degli ultimi 30 anni e si nota l’evidente aumento di frequenza. (8/13)
In questi giorni le temperature in Europa occidentale stanno potenzialmente battendo tutti i record osservati. Senza riscaldamento, la possibilità di battere il record in un dato anno dopo un dataset ad es. di 150 anni sarebbe 1/150, ovvero lo 0,67%. (9/13) #canicule2022
Infrangere i record di 2-3°C sarebbe ancora molto più improbabile senza il riscaldamento antropico ➡️ rdcu.be/cRRsy . È come se un atleta battesse improvvisamente di 1 metro il record mondiale di salto in lungo degli anni '90. (10/13)
Tuttavia, il clima di oggi si comporta come un atleta che assume steroidi. In un clima in rapido riscaldamento, un tale record di calore è esattamente ciò che ci si aspetta in base alla comprensione teorica e ai modelli climatici. (11/13)
Guardare indietro alle temperature degli ultimi decenni non è quindi più sufficiente per costruire le nostre città e progettare i nostri piani sanitari per i prossimi anni e decenni. Dobbiamo prepararci a temperature senza precedenti. bit.ly/3zhzlXw (12/13)
Benvenuti nell’estate più fresca dei prossimi decenni…🔥🔥🔥😓😓😓(13/13)
Finita la prima #canicola dell'estate 22 nella regione alpina. In molte località🇨🇭si sono stracciati record di temperatura per il mese di giugno (vedi sotto ➡️Tmax giorn. di domenica, nei box rossi le stazioni con un nuovo record per giugno, in giallo i record eguagliati)🧵 (1/9)
Anche su scala continentale questa ondata ha colpito duro, dalla 🇫🇷 alla 🇩🇪 alla 🇵🇱.
Remember⚠️:
1) Ogni t aggiuntiva di CO2 emessa sta peggiorando e aumentando la frequenza di questi eventi!
2) Le persone muoiono di calore a causa dei combustibili fossili bruciati! (2/9)
Per quanto riguarda la relazione tra temperature estreme e #GlobalWarming, è molto semplice: più il riscaldamento globale aumenta, più diventano calde le temperature estreme. (Txx è il giorno più caldo dell'anno) (3/9)
➡️ nature.com/articles/natur…
Ci sono indicazioni che l’estate nascente in Europa centro-occidentale e nella regione alpina possa essere l’ennesima di una impressionante serie di stagioni roventi. 8 delle 10 estati più calde da inizio serie nelle Alpi svizzere sono tutte negli ultimi 20 anni. 🧵(1/26)
Al primo posto l’ormai leggendaria estate 2003, seguono poi quelle del 2019, 2015, 2018, 2017, 2012, 2021, 2006. Solo 1994 e l’outlier 1928 sono fuori da questa inquietante concentrazione recente. Insomma: viviamo anni ed estati decisamente torride. (2/26)
Persino la scorsa estate quasi “monsonica”, con piogge diluviali quasi da record e che ai più sembrava una falsa stagione, in realtà (e grazie ad un mese di giugno molto caldo) è risultata una delle 10 più calde. L’ultima estate relativamente fresca è stata quella del 2014.(3/26)
(1/12) Qualche riflessione sulla catastrofe #floodinggermany che ha colpito nei giorni scorsi l’Europa centro-occidentale, fra Svizzera, Germania SW (2 mesi di pioggia in 2 giorni!) e Benelux. La domanda che ricorre è se questa catastrofe sia collegata al #climatechange in atto
(2/12) Il rischio che una catastrofe naturale possa provocare danni e vittime dipende dalla frequenza dell’evento innescante, dall’esposizione e dalla vulnerabilità della società. L’esposizione è aumentata nel corso del tempo perché ci sono più infrastrutture sul territorio.
(3/12) La vulnerabilità in molti casi è pure aumentata a causa di una gestione non ottimale del territorio, ad es. per eccessiva cementificazione, disboscamento a monte, arginature e/o coperture di alvei fluviali ecc.