Alle 9.30 del 20 luglio, mentre le vedove di Draghi si stracciano le vesti, il Ministero della Salute tedesco posta un tweet dal sen sfuggito che recita:
“1 PERSONA SU 5000 È AFFETTA DA GRAVE EFFETTO AVVERSO POST VACCINO COVID”.
Alle 18.42, nuovo tweet del Ministero della Salute tedesco
“Correzione: secondo l’Istituto PEI, il tasso di effetti avversi gravi è di 0,2 segnalazioni per 1.000 dosi di vaccino”.
Correzione in che senso? 0,2 su 1000= 1 su 5000, come da tweet iniziale!
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Nel frattempo, il Ministero della Salute tedesco cancella il tweet iniziale, quello in cui annunciava che “1 persona su 5000 è affetta da grave effetto avverso post vaccino Covid”.
Sulla timeline qualche utente corregge: è 1 su 5000 dosi, non “persone”
[Peggio mi sento]
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Alle 13.17 del giorno dopo, il Ministero ribadisce: “Secondo l’Istituto PEI il tasso degli effetti avversi gravi è di 0,2 segnalazioni sospette ogni 1.000 dosi di vaccino. Se sospetti #effettiavversi, consulta medico”
NB: compaiono le parole “segnalazione” e “sospetta”
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Poi, per mettere una toppa, apre un thread in cui aggiunge, al solito, che “ciò che è importante è che il rischio di un grave effetto avverso dopo il vaccino Covid19 è molto basso. Maggiori info su sicurezza: pei.de/DE/newsroom/do…”.
[Per carità, cosa avevate capito?]
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Inoltre, precisa il Ministero della Salute tedesco,“il tasso di segnalazione si riferisce a tutte le segnalazioni sospette, ovvero non è stato ancora confermato un nesso di causalità con la vaccinazione”.
[Non sia mai che pensiate ciò che abbiamo scritto, e poi cancellato]
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Infine, ultima precisazione del Ministero della Salute tedesco:
“In un tweet del 20 luglio c'era una formulazione errata riguardo alla segnalazione di casi sospetti al Paul Ehrlich Institute”.
[A posto così!]
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Dunque, il Ministero della Salute tedesco cancella tweet che denuncia 1 su 5000 effetti avversi gravi da vaccino.
Morale: 1) Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi 2) A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina
Breve storia triste (e piccolo Bignami di autodifesa da disinformazione/informazione fuorviante). La vulgata è: in America aumentano i casi di morbillo “per colpa degli idioti no vax” (a cominciare da @SecKennedy, lascia intendere qualcuno)
Si parte dalle battute di Burioni… 1/4
… si arriva alle stilettate morali di chi, pur facendo della comunicazione sulla salute pubblica il proprio mestiere, farnetica di “retorica complottista no vax” e “messaggi fuorvianti” che portano a “perdere la faccia” una volta al governo.
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Poi, sbam, arrivano i dati OMS su casi e decessi per morbillo in America e in Europa.
🧵La risoluzione approvata dal Parlamento Ue è molto peggio di RearmEurope(che tutto sommato è un piano industriale): è una Dichiarazione di Guerra,che prevede mobilitazione militare nel 2025, scorte, modifica delle Costituzioni che ripudiano la guerra. Ne parla @BelpietroTweet e qui, punto per punto, ci sono tutti i passaggi del boicottaggio della pace votato da Bruxelles nella risoluzione 0146/2025 “Libro bianco sul futuro della Difesa europea”.
Oggi su @LaVeritaWeb
1/
2/ Al punto 9 l’Europarlamento “esorta l'Unione europea (…) a coordinare insieme ai suoi Stati membri risposte congiunte simili a quelle utilizzate in tempo di guerra”;
3/ al punto 15, il Parlamento Ue “RICORDA LA SUA CONVINZIONE CHE È SUI CAMPI DI BATTAGLIA UCRAINI CHE SI DECIDERÀ IL FUTURO DELL’EUROPA (sic!) sollecita gli Stati membri a fornire più armi e munizioni all'Ucraina PRIMA DELLA FINE DEI NEGOZIATI; invita gli Stati membri dell'Ue a revocare tutte le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina CONTRO OBIETTIVI MILITARI NEL TERRITORIO RUSSO” 💣
1/L’Ue farisea vuol far passare il riarmo come urgente facendo credere all’opinione pubblica che Putin sta per abbeverare i suoi cavalli a San Pietro. Ieri von der Leyen non ha saputo dire agli europarlamentari (unici eletti del baraccone Ue) che RearmEu serve a rilanciare l’economia Ue (altro che ‘aiutare l’Ucraina’): esempio Volkswagen, che stava per morire sull’auto green e resusciterà producendo carri armati.
2/VdL ha specificato che “gli Stati avranno la possibilità di reindirizzare parte dei fondi anche a progetti LEGATI alla difesa (infrastrutture o ricerca e sviluppo)”, tenendo in dovuto conto i distinguo formulati giovedì scorso da Meloni. La premier italiana ha chiesto di rinominare il piano da RearmEu a DefendEu perché “la difesa riguarda molti domini della vita quotidiana dei cittadini”: non solo armi ma anche materie prime, cybersicurezza, infrastrutture.
Oggi su @LaVeritaWeb
3/Da non dimenticare infine che l’Italia negli ultimi 5 anni ha scalato la classifica degli Stati esportatori di armi pesanti salendo dal decimo al sesto posto subito dopo Stati Uniti, Francia, Russia, Cina e Germania, con un incremento delle esportazioni del 138 per cento.
🧵9/9 Con il consueto cinismo e l’abituale superficialità che li contraddistingue, media e politici Ue non si sono presi la briga di seguire l’intero l’incontro Trump-Zelensky (disponibile qui c-span.org/program/white-…) prima di commentare in ciclostile che l’Ue “sta con l’Ucraina” 1/9
Se lo avessero seguito minuto per minuto, quell’incontro, avrebbero constatato che Zelensky ha impavidamente ripetuto più di una volta che “gli ucraini non vogliono un cessate il fuoco”. È per questo che Vance ha rinfacciato a Z di aver costretto il suo popolo a combattere 2/9
È a questo punto che Z ha giocato a favore di telecamera la solita carta dell’Ucraina lasciata “sola”, ed è qui che Trump gli ha detto che non è affatto sola perché “quello stupido presidente” (guess who) ha dato a Kiev 350 miliardi $: “Se non li avesse dati la guerra sarebbe finita in pochi giorni” 3/9
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Per Francesca Marranghello, consigliera Italia Nostra Rm, i grandi alberi di Roma sono stati curati poco e male. Non sono morti di cocciniglia ma di incuria a causa di potature fatte male e assenza di cure
28/Il substrato culturale e ideologico che fa da sfondo agli abbattimenti dei grandi alberi romani è innanzitutto la paura. Paura dei crolli, paura di prendersi la responsabilità di non abbattere un albero, perché se poi succede qualcosa penalmente ne rispondono gli agronomi del Dipartimento ambiente: è più “prudente” addurre la motivazione che l'albero è “malato” e va abbattuto. Il terrore non è però supportato dalle statistiche sulla specie: un pino può arrivare a 200 anni d'età se protetto e valorizzato. Quando crolla accade per danni inflitti da chi dovrebbe curarlo, quando vive, invece, regala estati sopportabili senza aria condizionata, quindi gratis.
29/Non che non ci siano stati crolli a Roma (il patrimonio arboreo, secondo Gualtieri, va dai 200 ai 300.000 alberi). Tante tragedie sfiorate e una purtroppo accaduta a fine 2023. Teresa Veglianti muore x un crollo ma l’olmo che la uccide era stato segnalato perché danneggiato. La procura apre un’inchiesta per omicidio colposo.