Long thread 🧵on the Amnesty International issue and its controversial report on #Ukraine (English version) In June I was in #Mykolaiv, in the south of the country. Every day the Russians bombarded the neighbourhood where I was with artillery, missiles and cluster bombs 1-14
2 - (one exploded 300 metres from me). Then I moved 5 km away from the Russians and lived for about ten days in a place on the #Dnipro river. Same situation. constant Russian shelling on the village. The Ukrainian artillery was not in the village. It was far away.
3- In those days Amnesty contacted me on Fb to ask me about the situation. I gave them my Ukrainian phone number. Nothing. I contacted the person again, he read and didn't even reply. Then that report comes out. Totally decontextualised from the ongoing conflict
4- I read it in good faith and say to myself, well sure, I also slept in a former school where there was a battalion. But there were no armoured vehicles or artillery pieces. A place to sleep, take rotation from the frontline and feed hundreds of soldiers. One day we evacuated.
5- the commander had received an intel report about a potential Russian bombing of the facility and evacuated the building for fear that civilians might be involved in the surrounding area,as well as his soldiers. then I asked myself, and I saw this several times with my own eyes
6 -“but in the disputed villages on the zero line, in the grey zone, as is often the case, where a large part of the population has left, where the fuck do the soldiers sleep?in a barracks that does not exist and that would be 100% immediately bombed? On the ground in the fields?
7- It is obvious that if you move from village to village or town to town you use suitable facilities, whether private homes or public buildings, it is a necessity to do so. But contrary to what Amnesty says in that report, I did not see any shooting and I did not see artillery
8- being used on and from populated areas even where the inhabitants did not want to leave, and I would have kicked their asses and taken them away if my men had died bringing food and aid because of them, but despite this, the Ukrainians were risking their lives
9- to bring aid with volunteers and not bombing the area. In the villages and countryside there is not much: the school and the cultural centre, shops. And sometimes the administration building. Full stop.
10- There's not a fucking thing else except businesses and houses. And the Russians often know everything, who is where and how. I could tell dozens and dozens of these stories I experienced first-hand in almost four months of frontline and thousands of kilometers
11- I travelled across the country. Then I’ve read the Amnesty report again, in good faith, and I wonder where those people live, who have compiled with 4 testimonies a conflict that involves 40million people with absurd statements, because the cities have become fortifications
12- and also combat zones house by house, the cities have also become fortresses because the citizens, the military and civilian volunteers, the soldiers of their country that they are defending, have transformed them as such, because they are resistant,
13- not aggressors, because there is a military invasion and there is no clear separation between civilians and military, often. In the volunteer centres, aid is collected for fighters and for civilians. so? are they a target? No, they are not and this in no way justifies bombing
13 - entire towns and villages indiscriminately as the Russians do. And this below, the tweet from the Russian embassy in London (yes, the one that a few days ago said that the Ukrainian prisoners in Mariupol should be hanged) is the result of Amnesty's report,
14- a report without context that has seen the Ukrainian branch of the NGO protest and created disagreements in the Italian one, which has shown unethical and strongly ideologised behaviour in the past. Congrats! #Ukraine#humarights#Amnestyinternational#russianinvasion
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Questa è pesante. Il gen Antonio Caravelli capo dell’intelligence ed ex direttore AISE aveva intavolato rapporti di normalizzazione e supporto al regime di Assad (sotto sanzioni), con il favore dei russi. Lo scorso 5 di dicembre. Serve una risposta dal governo. @f_onori
La nostra intelligence e i vertici della nostra politica estera stanno facendo gli interessi italiani o quelli russi?
Per chi dice che è normale che i servizi abbiano contatti: è vero ma non con questi presupposti e e sopratutto con questi apprezzamenti sulla Russia. secondo punto: questo dimostra che i nostri servizi non sono assolutamente in grado di elaborare scenari. Parliamo del 5 dicembre
La Rai ha obbligato @StefaniaBattis4 a rientrare in Italia. La vergogna in questa storia è la Rai, che si piega ai diktat o di un governo straniero, non Mosca che vuole avviare un procedimento che tecnicamente è lecito.
Aggiungo anche: se fosse vero il fatto per i giornalisti Rai un problema di sicurezza la prima a dover rientrare sarebbe dovuta essere la corrispondente da Mosca. Cosa che al momento non risulta
A supporto di quanto affermato ieri. Una questione politica. Nessun problema di sicurezza. La decisione è stata presa dal Dg Giampaolo Rossi e dall’Ad Roberto Sergio contro la volontà del direttore del Tg1 Chiocci. repubblica.it/esteri/2024/08…
Da ricordarselo. Molti si sono dimenticati di una guerra che è iniziata dieci anni fa a causa della Russia. Violenze e crimini dei russi e dei loro alleati locali erano continui in Donbas. Girkin a Sloviansk instaurò la legge marziale. Le persone sparivano. Queste cose non le leggevate nelle varie corrispondenze Rai e di altri media italiani al tempo. Molti giornalisti strizzavano l’occhio ai separatisti. Molti erano semplicemente ignoranti. Altri evitavano di fare troppe domande.
A Sloviansk quando i russi si ritirarono trovarono due fosse comuni a distanza di tempo l’una dall’altra. Massacrarono militari, esponenti politici e religiosi e semplici civili. Stesse pratiche criminali usate dai russi nei territori occupati oggi. hrw.org/news/2014/07/2…
🧵Oggi sono dieci anni dalla morte di Andrej Mironov ( che quasi nessuno nomina se non come ‘interprete’ dimenticandosi era un noto esponente anti putinista) Andrea Rocchelli. Oggi centinaia di ignoranti dai massimi ai più bassi livelli faranno i loro nomi tirando fuori vecchia propaganda e pregiudizi anti ucraini. Giornalisti che hanno omesso fatti importanti facendo i lacchè di magistrati incompetenti saranno i primi a parlare in questa giornata, seguiti da politici e strambi attivisti attenti ai diritti umani quando da loro comodo
Rocchelli e Mironov erano stati a Maidan, in quella piazza dove si trovava anche il terzo personaggio della nostra storia, il soldato Vitaliy Markiv. Stessa piazza, ideali condivisi, almeno per Mironov e Markiv. Al ritorno dal suo viaggio nella rivoluzione di Euromaidan, lo stesso Rocchelli dirà in un incontro a Pavia solo parole positive per Maidan e per come i giornalisti erano stati accolti
Rocchelli in quel periodo ancora non conosceva di persona Mironov. Lo conoscevano bene però altri giornalisti, non persone come Calabresi che a Piazza Pulita racconta una versione falsata dei fatti . Rocchelli non ha mai attraversato nessuna zona grigia e quel giorno non è andato a fotografare nessun civile. È andato a una postazione dei separatisti e tutti i giornalisti lo sapevano. Perché quel giorno si sparava. i colpi che partono di Kalashnikov quando si trovano alla fabbrica Zeus arrivano proprio dai separatisti. Non esiste nessun agguato non è mai esisto un agguato nei confronti di Mironov e Rocchelli e Markiv non è stato assolto per un cavillo procedurale ma per non aver commesso il fatto.
Mironov era un attivista per i diritti umani, uno degli ultimi a finire in un gulag per propaganda antisovietica’. Un attivista in Cecenia. Sapeva bene l’italiano. Aveva diversi amici anche a Roma, dove venne ospitato dopo un grave pestaggio ai suoi danni avvenuto a Mosca. Ho incontrato anche loro.
Un appello agli autori di Carta Bianca, trasmissione di Rai3. Visto che dovreste essere dei giornalisti e che dovreste rispettare il codice deontologico, smettetela di devastare l’informazione pubblica continuando a invitare personaggi improponibili in studio.
Siete la televisione pubblica, avete una responsabilità. Non è possibile sentire continuamente falsità e illazioni su quanto avviene in Ucraina. È vergognoso, schifoso, volgare e soprattutto è irrispettoso nei confronti di migliaia di morti.voi mandate in onda deliri mentre la
gente muore. Mentre fate dire baggianate e volgarità in studio da gente come Orsini vengono massacrati civili. Come ieri dove anche dei colleghi sono rimasti gravemente feriti… non si baratta qualche punto di share con il diritto all’informazione. Avete un codice etico aziendale
🧵1- Questo articolo è misinformation. Chi scrive evidentemente non ha ben chiaro come funziona un accredito militare. Gli accrediti ad alcune troupe delle grandi testate sono stati tolti per violazioni degli agreement sottoscritti e per la violazione
2- di alcune restrizioni imposti ai media. Esempio: la Cnn e altre testate citate erano andate nella regione di Kherson vietando il divieto temporaneo per i media nelle prime fasi della liberazione del territorio. i24news.tv/en/news/ukrain…
3- Era già successo altre volte senza ripercussioni. Questo succede perché hai un fixer molto potente ammanicato con i gradi militari e con i PIO (Un fixer può creare a un giornalista anche problemi con i militari, è successo. Favoritismi, vendette etc.) Ma se c’è una regola