La #crisiclimatica ha un impatto maggiore sulle #donne piuttosto che sugli uomini. Le Nazioni Unite registrano che l’80% dei migranti climatici è donna.
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La percentuale di donne agricoltrici nei paesi a basso #reddito si aggira fra il 45% e l’80%.
I danni che le condizioni atmosferiche anomale stanno provocando ai raccolti mettono a rischio l’unico mezzo di sostentamento ed #emancipazione che hanno a disposizione.
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In alcune popolazioni, specialmente quelle indigene dell'#Amazzonia, le donne reperiscono materie prime e combustibili.
La #deforestazione le costringe a spostamenti sempre più lunghi e pericolosi.
Sono le donne ad occuparsi del reperimento dell’#acqua, sempre più lontana per via della #siccità e spesso fonte di malattie cutanee, che portano i loro familiari ad ammalarsi obbligandole ad accudirli ed esporsi a loro volta alla malattia.
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Ogni crisi inasprisce le #disuguaglianze esistenti, anche economiche. In questo modo le stiamo rendendo meno resistenti agli sconvolgimenti che la #crisiclimatica porterà con sé.
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Sembrano problemi lontani?
Eppure anche in #Europa per ogni ora di lavoro le donne vengono retribuite in media il 14,8% in meno. È come se in un anno lavorassero per due mesi senza ricevere lo stipendio. #genderpaygap
Come intervenire?
Innanzitutto per livellare la disparità di retribuzione è necessario il #salario minimo.
E poiché soprattutto le donne si caricano della #cura e gestione della famiglia (non sempre x libera scelta, parliamo di Debito di Cura) prevedere un reddito di cura.
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Il coinvolgimento delle donne nelle politiche climatiche è fondamentale, così come garantire loro accesso a scuola e #istruzione. Le donne con + anni d’istruzione godono di salute migliore, gestiscono meglio la propria salute sessuale e hanno terreni agricoli più redditizi.
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Abbiamo bisogno dell’ecofemminismo? Di parlare di #patriarcato? Oggi più che mai. Non solo per il bene delle donne, ma di tutto il #pianeta.
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Che poi: quanto è 'sto gas nell'Adriatico? E soprattutto: ci serve il #gas? Le rinnovabili funzionano? E il #nucleare in Italia? Anche quello nuovo e piccolo #SMR? E quanto tempo abbiamo?
Vediamo tutto in breve, con due premesse fondamentali: /2
Sappiamo che il tema #energia è delicato. Da anni ci confrontiamo con esperti/e e studiosi del tema, tutti i dati riportati sono sempre science-based.
Dopodiché, la transizione che ci serve è si #energetica, ma anche sociale, economica e con equità [WG III, IPCC]
Sottolineiamo che non si tratta di "capi" o di voci fuori dal coro, bensì di #volti che ci aiuteranno a gridare più forte le nostre richieste, specie ora che si avvicina lo #scioperoglobaleperilclima e le #ElezioniPolitiche2022
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《La lotta alla crisi climatica è strettamente legata alla lotta di classe, senza un cambio alla base, non c'è cambiamento. Dalla fine del mondo alla fine del mese, stessa lotta.》#agendaclimatica [3/11]
THREAD 👇 per spiegare cosa provocherebbe l'approvazione della proposta avanzata da PPE, S&D e Renew Europe sulla Politica Agricola Comune (PAC) #futureofCAP
Spoiler ➡ è il colpo di grazia definitivo alla tutela della biodiversità e alla mitigazione delle emissioni ❌
Innanzitutto consente la continuazione del #drenaggio delle #torbiere, attività che causa una altissima emissione di gas serra (pensate che rappresenta il 25% di tutte le emissioni di gas serra agricole dell'UE, e il 5% di tutte le emissioni di gas serra dell'UE)
Poi non si tabilisce un budget per la #biodiversità - sarebbero necessari almeno 15 miliardi di euro all'anno del budget della PAC per salvare le specie agricole a rischio di estinzione nel prossimo periodo di validità della PAC