🇪🇺🇷🇺 #Bollette. Sui prezzi del gas, di una cosa possiamo essere certi: gli altissimi prezzi alla borsa olandese (TTF) sono frutto di volatilità e incertezza, certo.
Ma NON di speculazione.
Facciamo i conti con la realtà, non con complottismi e fantasie.
Spiegone.🧵
Il grafico che apre questo thread vi mostra una cosa piuttosto evidente: il prezzo del gas in Europa è fortemente correlato a quanto ci costa "rubare" gas naturale liquefatto all'Asia.
Quando cambia un prezzo, tende a cambiare anche l'altro.
Perché succede?
Perché siamo costretti a rinunciare a gran parte del gas che proveniva dalla Russia.
Gas che costa poco, è vicino a noi, e che fino all'anno scorso soddisfaceva il 45-50% circa della domanda europea.
Abbiamo alternative? Sì, ma pochissime.
È semplice verificarlo: da luglio 2021, e poi sempre più negli ultimi mesi, le forniture russe crollano (in blu).
A compensare a livello continentale è praticamente SOLO il GNL (in rosso).
I flussi da Norvegia e Algeria restano stabili.
Rimuovere circa 125 Gmc/a di gas russo dai mercati internazionali significa dover fare a meno di quasi il 15% dei volumi scambiati nel mondo (escluse le Americhe, che fanno storia a sé).
E quindi? Quindi dobbiamo "rubare" GNL al resto del mondo, per quantità simili.
Ma la produzione di gas non può reagire così velocemente alle nostre esigenze.
Lo stesso Qatar impiegherà anni a soddisfare la maggiore domanda europea.
I liquefattori USA lavorano già a pieno regime.
Quindi: sale moltissimo la domanda di GNL in Europa, sale il prezzo del gas.
Per buona parte dell'anno abbiamo beneficiato del fatto che le cose in Asia, e soprattutto in Cina, non andassero bene: i molti lockdown hanno ridotto la domanda, "liberando" gas.
E, tragicamente, i prezzi alti oggi mandano alcuni Paesi fuori mercato (Sri Lanka, Pakistan, ...).
Torniamo al grafico in apertura. Le colonne rosse indicano quanto l'Europa paghi il gas a premio (cioè, di più) rispetto all'Asia.
Negli ultimi due mesi le colonne rosse crescono inesorabilmente.
Ma Europa e Asia non andavano a braccetto?
Significa che c'è speculazione?
Assolutamente no.
Significa che: (1) arriva l'autunno e abbiamo bisogno di gas, mentre le forniture russe da marzo a oggi sono crollate; (2) per "rubare" più GNL all'Asia dobbiamo convincere fornitori con contratti rigidi, che chiedono di essere pagati anche per quello.
Conclusione. I prezzi del gas odierni sembrano in linea con i fondamentali di mercato.
Non è la borsa di Amsterdam a funzionare male. È la nostra dipendenza dal gas russo a non poter essere lasciata alle spalle con facilità.
Per farlo servono anni, e sacrifici.
Tutto qui.
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Dalle dimissioni di Draghi, flussi dalla Russia in netto aumento (si fa per scherzare 😉).
Dal giorno dopo la visita di Draghi della settimana scorsa, invece, esportazioni algerine verso l'Italia crollate. Nessuna spiegazione ufficiale.
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Per adesso nessun problema per la sicurezza energetica italiana, comunque: malgrado flussi dalla Russia ridotti del 60% rispetto al periodo pre-crisi, le nostre importazioni totali a luglio hanno raggiunto livelli record.
Uno sforzo incredibile, ed encomiabile.
Nel frattempo, gli alti prezzi del gas in Europa combinati con la (leggera) ripresa dei flussi russi attraverso Nord Stream consentono a Mosca di aumentare le entrate.
Siamo lontani dai record di marzo, ma comunque entrate doppie rispetto alla prima metà del 2021.
Quest'anno è andata molto meglio dell'anno scorso.
Tra ottobre e metà luglio, 92.000 morti nel 2020/21 contro 39.000 nel 2021/2022.
Ma l'ondata di luglio ci riporterà ai numeri di dicembre.
SEI volte più alti rispetto a luglio 2021. 🧵
I decessi #COVID19 in Italia restano quasi perfettamente in linea con le proiezioni.
Siamo quasi a 120 al giorno e, come previsto settimana scorsa, si intravede un picco sui 130-140 al giorno.
Questo significa che, per la prima volta da quasi un anno, i decessi #COVID19 hanno superato nettamente quelli dello stesso periodo dell'anno successivo.
E siamo a luglio, con ondata di calore in corso e una parte enorme di popolazione già esposta ad altre varianti.
🇪🇺🇷🇺 Ed eccoci qui: dalla mattinata di oggi, la Russia ha cominciato a mettere offline Nord Stream 1.
Il taglio dei flussi di gas russi verso l'Europa sale dal 65% all'80%.
Tra le altre cose, Germania e Italia dovrebbero ricevere esattamente 0 metri cubi.
Cosa significa?
Innanzitutto, l'ovvio.
Le nostre bollette sono destinate a restare alte a lungo.
Gli interventi a sostegno dei prezzi per tutti NON hanno alcun senso: costano miliardi e riducono i prezzi di una piccola percentuale.
Qui, il prezzo del gas naturale alla borsa europea.
Gli interventi per ridurre i prezzi in bolletta per tutti distraggono risorse future.
A giugno, la Commissione UE ha quantificato in 195 miliardi il costo di accelerare la transizione.
I Paesi europei hanno speso circa 187 miliardi di euro sulla crisi energetica.
In NOVE MESI.
Quando parla di storia pre-1945, Barbero lo fa in modo egregio. Quasi nulla da eccepire anche sul contemporaneo.
Trovo però alcuni grossi scivoloni, come le "promesse NATO".
Ma il punto, cruciale, è un altro: quando Barbero parla da storico, dell'oggi non dovrebbe parlare.
Mai.
È lui stesso a dirlo benissimo: "Il mio mestiere è un altro, è capire".
Uno storico capisce - faticosamente, parzialmente - quando ha davanti le fonti.
E qui torna un altro punto VERO e cruciale: la "complessità". Non quella di Orsini, ma quella di chi rimette ordine nel passato.
Di fonti sull'oggi non ne abbiamo, o sono poche.
Ne abbiamo a sufficienza per concludere che nessuno promise in modo formale "non allargamenti" ai russi.
Altrettante per sapere che loro di ciò si convinsero comunque.
Vogliamo dirlo? È giusto continuare a pagare per il gas russo, in qualunque valuta. Ci serve, e ci conviene.
Ma vogliamo dire anche un’altra cosa? In questo gioco a chi cede per primo, i Governi europei hanno fatto la figura dei polli.
Vendere gas serve, e molto di più, a Mosca.
Al momento, la Russia incassa 9 miliardi di euro al mese da vendite di gas.
Quasi quanto faccia con il petrolio.
Senza queste entrate, sarebbe un Paese allo sbando. Sarebbe stato sufficiente riconoscerlo, per andare a vedere il bluff del Cremlino.
Quando si è messi di fronte a minacce non razionali, affrontare l’avversario come se queste minacce fossero realistiche a prescindere è un errore.
Attribuisce follia, anziché doppiogiochismo, a chi sappiamo bene quanto abile sia stato a giocare con noi negli ultimi due decenni.