🧵Scuola dell’infanzia universale, gratuita e quindi obbligatoria: proviamo ad approfondire per bene la proposta di @EnricoLetta 👇🏻
Cosa prevede?
È molto semplice: vogliamo che tutte le bambine e i bambini, a partire dai 3 anni, abbiano parità di accesso alla #scuola dell'infanzia. Una proposta che riteniamo possa essere un investimento sull’educazione, sulle famiglie e anche sull’occupazione femminile 👇🏻
Come hanno reagito gli altri:
👉🏻 Per la destra questa proposta significa sottrarre i bambini all’educazione familiare
👉🏻 Per Calenda: “essere costretti a mandare i figli a #scuola dalla materna è una cosa che non si può sentire”
Per @mara_carfagna: “L’idea dell’#asilo obbligatorio è in stile sovietico e fuori dalla realtà”.
Vediamo allora come funziona negli altri Paesi “sovietici”? 👇🏻
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Qui il “sovietico” @EmmanuelMacron, punto di riferimento di Carfagna e di Calenda e Renzi in Europa, spiega perché è utile anticipare l’età dell’obbligo scolastico. #SovieticiEnMarche
Età obbligo scolastico:
🇫🇷🇭🇺Francia e Ungheria: 3 anni
🇨🇰 🇱🇺 🇬🇷 IrlandaNord, Lussemburgo, Grecia: 4 anni
🇬🇧🇳🇱 🇦🇹 🇧🇬 🇨🇿 Inghilterra, Olanda, Austria, Bulgaria e Repubblica Ceca: 5 anni.
Se Carfagna ritiene che mezza Europa sia sovietica, ne prendiamo atto. Sarebbe però utile ricordare che nei paesi che adottano queste misure 👇🏻
👉🏻 i bambini e le bambine che frequentano la #scuola d’infanzia hanno poi migliori risultati scolastici;
👉🏻 i dati su povertà educativa e dispersione scolastica migliorano
Le diseguaglianze, del resto, iniziano proprio nei primi anni di vita. E crescono se non si fa nulla:
📈Secondo l’OCSE i bambini e le bambine che provengono da famiglie più povere sono anche quelli che più spesso non hanno accesso all’educazione da 0 a 6 anni.
📈 Sempre secondo l’OCSE chi ha accesso all’educazione da 0 a 6 anni ha poi risultati migliori nel percorso scolastico successivo.
Potete verificarlo qui 👉🏻 read.oecd-ilibrary.org/education/atte…
Perché quindi insistiamo con la nostra proposta? Perché pensiamo che rappresenti un‘opportunità per famiglie, bambine e bambini. E perché farebbe fare all'Italia un enorme passo avanti. Vediamo qualche dato 👇🏻
Attualmente, in Italia, i bambini e le bambine iscritti alle scuole dell'infanzia statali e paritarie sono circa 1.200.000: l'89% del totale. Numeri che vengono ovviamente raggiunti senza la previsione di quell’obbligo presente nella nostra proposta 👇🏻
Cosa succederebbe se dopo il #25settembre introducessimo l’obbligo dai 3 anni?
🧍🏻🧍🏽♀️Anche 150mila bambine e bambine che oggi non hanno accesso alla scuola dell’infanzia si vedrebbero riconosciuto questo diritto 👇🏻
Quali altri vantaggi?
Con la nostra proposta, oltre a garantire un diritto alle bambine e ai bambini, offriremmo un servizio alle famiglie. Le prime a trarne beneficio sarebbero le #donne. Perché? 👇🏻
Perché sarebbe un servizio educativo e di cura, innanzitutto. L’erogazione di tale servizio permetterebbe a molte donne di cercare un lavoro o di non abbandonarlo. E quest’ultima è la seconda ragione [la prima è che è un diritto] per cui è importante che l’accesso sia gratuito.
Siccome il costo della retta della scuola dell'infanzia pesa molto sul bilancio familiare, accade fin troppo spesso che sia la donna a rinunciare al lavoro per prendersi cura dei figli ed evitare di sostenere quel costo.
Un’ingiustizia.
Non solo sostegno alle #donne. Stamattina la sociologa Chiara Saraceno prova a spiegare perché l’obbligo aiuta i #genitori.
Vediamo insieme qualche punto del suo intervento 👇🏻
“Nella sua incomprensibile critica alla proposta di Letta, l’on. Carfagna mette insieme asili nido e scuole d’infanzia. Molte scuole d’infanzia nel Mezzogiorno sono a tempo parziale e senza mensa”. (1/3)
“Una scarsità di offerta che spinge molte famiglie a iscriverli precocemente alla scuola primaria. Porsi l’obiettivo di un’offerta universale e gratuita significa porre basi delle pari opportunità, a partire dai bambini. Ciò faciliterebbe pari opportunità tra madri e padri.”(2/3)
“Non chiamiamolo obbligo, se la parola non piace, anche se è una scelta fatta dal 90% dei genitori. Chiamiamola offerta universale e gratuita a favore dei più piccoli, e anche dei loro genitori”. (3/3)
Per tutte queste ragioni, noi difendiamo la nostra proposta. Il #25settembre l’unico pericolo che corriamo è rappresentato dalla peggiore destra che il Paese abbia mai conosciuto. Noi investiamo su scuola e giovani. Perché #conoscereèpotere. #scegli
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🧵 Spie russe e ingerenze. Avevamo chiesto massima attenzione facendo appello a tutte le forze politiche affinché ci fosse un impegno comune per contrastare i tentativi russi di influenzare l’esito delle prossime elezioni. #FuoriLaRussiadalleUrne 👇🏻
Come dimostra l’ultima inchiesta di @repubblica, questi timori erano fondati.
Per comprendere bene il pericolo che corriamo, forse è utile vedere insieme cosa sta accadendo e perché far vincere la destra è un rischio per l’Italia 👇🏻
La @repubblica pubblica anche un articolo in cui spiega come sia aumentata la pressione migratoria verso l’Italia. Dai porti di Cirenaica controllati dai russi stanno partendo molti più scafi rispetto agli ultimi due anni 👇🏻
📈 Secondo il @Codacons, a causa dell’inflazione, è in arrivo un caro-scuola del 7% legato all’acquisto dei libri e del corredo scolastico 👇🏻
📚 Nel programma del PD, per una scuola inclusiva è prevista la gratuità dei libri di testo per le famiglie a medio e basso reddito (e del trasporto pubblico locale) 👇🏻
“Troppe laureate”
Orbán, amico di #Meloni e #Salvini, è preoccupato perché le donne studiano “troppo”. Salvini dice di volersi ispirare a lui per le politiche sulla famiglia.
È questo che vogliono per l'Italia?
Ambiente, salute, trasporti, lotta alla povertà, più asili nido, meno burocrazia, sviluppo e sicurezza.
Sono gli 8 punti presentati ieri dai Sindaci PD e @EnricoLetta sui quali ci confronteremo con i cittadini.
Con noi il 25 settembre #vinconoleidee, vince l’Italia. #Italia2027