Thread by @pogechi

In questo articolo di @lucianocapone si dice che avendo ridotto l'estrazione di gas naturale di 4 mld smc l'anno rispetto al 2014 (anno invasione Crimea), l'Italia stia facendo un danno all'ambiente perché bisogna bruciare più carbone e olio combustibile ilfoglio.it/economia/2022/…

La soluzione cui si auspica è di ripristinare i livelli di estrazione di almeno quell'anno, se non addirittura del 2002, pari a oltre il doppio del 2014. Non viene presa in considerazione invece l'opzione rinnovabili,

che pure proprio nello stesso lasso di tempo in Italia aveva visto una crescita formidabile. 4 mld smc di gas fanno ~22 TWh utili, circa l'attuale output annuale da FV per l'Italia. Numero che dal 2013 ristagna a seguito di una crescita fino ad allora fenomenale.

Se avessimo accompagnato la riduzione da estrazioni a un incremento annuo del 10% di produzione da FV, saremmo stati in grado di fronteggiare l'attuale emergenza senza legarci a investimenti su infrastrutture che nasceranno per essere dismesse in vista di #netzero

Per chi crede che una crescita annuale del 10% sia irrealistica, allego qui una tabella che mostra che in TWh l'aumento di fotovoltaico ha persino sfiorato l'80% tra il 2011 e il 2012. Con incremento del 10% l'anno oggi avremmo coperto la produzione nazionale di metano del 2014

A differenza del 2011, il prezzo di celle solari e pale eoliche è crollato, tanto che già ora sono più economiche delle centrali a gas. Non c'è più bisogno di incentivi economici, ma di facilitazioni a livello di policy (#agrivoltaics, #bipv, ecc.)

Abbiamo un campione nazionale (@EnelGroup) il cui leader @starax ha presentato da poco una strategia #netzero con forte presenza di solare ed eolico, supportate da accumulo e pompaggi, perché non discutiamo di questo anziché di due trivelle? enel.com/it/media/esplo…

(per inciso, all'epoca del referendum sulle trivelle io ero d'accordo nel continuare le estrazioni, perché credevo nel metano come combustibile ponte. Non sono più dello stesso avviso, perché mi sono reso conto dell'accelerata di CO2 nel frattempo)

https://twitter.com/pogechi/status/707176523854389248

Per tornare all'articolo, auspicare il rimpiazzo di carbone e olio combustibile con più gas naturale nostrano per aiutare il clima suona quindi come evitare una sbornia da vodka bevendosi una bottiglia di cerasuolo 🍷

Si può obiettare che la crescita delle rinnovabili in quegli anni sia stata drogata da condizioni estremamente favorevoli a carico della collettività. Ma se a destra e al centro molti leader propongono oggi la stessa ricetta in virtù dell'indipendenza energetica,

sostituendo però le rinnovabili con il nucleare, perché mai dovremmo guardare con sospetto a un set di tecnologie che ha dimostrato di aver saputo abbattere i costi e che entra in funzione un minuto dopo l'allaccio alla corrente?

Gira ad esempio in questi giorni l'esempio francese: il paese nucleare per eccellenza impiega meno tempo e meno soldi a installare pale eoliche che a costruire nuove centrali nucleari, per non parlare di quelle che non riesce a tenere in esercizio

https://twitter.com/stebaraz/status/1567063683959750656

Sole e vento non hanno ambizioni geopolitiche e non mettono in competizione il desiderio di benessere di popoli tra loro lontani. La distribuzione delle materie prime per fabbricare pannelli e turbine sicuramente è un aspetto da considerare,

ma possiamo guardare a storie di successo come quella dell'alluminio, un tempo considerato così prezioso da essere usato sulla punta del Washington Monument. Ora l'alluminio lo ricicliamo quasi completamente e ci facciamo gli apribottiglie per il cerasuolo

Lo stesso avverrà dopo questa fase di growing pains dell'industria mineraria a servizio del climate tech. Consiglio a riguardo la lettura di "Volt Rush" di Henry Sanderson, in cui si analizzano le controversie legate ai minerali del futuro amazon.it/Volt-Rush-Winn…

Se proprio vogliamo dare ossigeno alle industrie estrattive, indirizziamo almeno gli sforzi verso le materie prime necessarie al climate tech: rame, alluminio, litio, terre rare e metalli pesanti. Quei materiali non finiranno in atmosfera come la CO2, li recupereremo col riciclo

Per avere un'infarinatura invece della sporcizia che si nasconde dietro l'estrazione e la compravendita dei combustibili fossili, una lettura d'obbligo è "The world for sale" di @JavierBlas e Jack Farchy amazon.it/World-Sale-Tra…

Per seguire gli ultimi sviluppi in ambito #climatetech, un podcast molto valido è @CatalystPod, gestito da un fondo di venture capital e non da fricchettoni idealisti. I soldi degli investitori hanno smesso di fluire verso oil&gas, perché ci ostiniamo a non vederlo?

Sempre in tema podcast, un altro mio ascolto frequente è @MLCleaningUp di @MLiebreich, fondatore di Bloomberg New Energy Finance, la Bibbia per chi segue la maturità di nuove tecnologie in ambito energetico e di sostenibilità

Per concludere, se vogliamo veramente aiutare l'ambiente e gli italiani, non possiamo legarci a soluzioni in via di dismissione, ma guardare a quelle che GIA' OGGI offrono un'alternativa valida per raggiungere #netzero entro il 2050. Il gas non è nella lista _END