Mentre i fiancheggiatori nostrani dell'assassino al Cremlino continuano il loro travestimento da pacifisti e amplificano il racconto della NATO che abbaiava ai confini per giustificare l'invasione, emerge la verità sull'operato russo.
Ah e vorrei aggiungere che mi fanno ribrezzo i tanti paladini del "trattatare per la pace" con chi ha attuato e attua un genocidio: torture, stupri, deportazione forzata di adulti e bambini ed esecuzioni sommarie di civili.
I pacifisti nauseabondi, i lustrascarpe dell'omicida.
I politici "pacifisti" che vogliono ignorare il genocidio per trattare con l'assassino al Cremlino: la chiamano "diplomazia". Facciamo i nomi: Conte Giuseppe, Salvini Matteo, Berlusconi Silvio, Fratoianni Nicola.
Mi dicono che non ci sia da perder tempo con la politica interna, tutto si decide altrove, qui solo un inutile guazzabuglio. Non concordo con questa visione. Il paese sta vivendo un'evidente involuzione.
Tre situazioni lo confermano.
Nel primo espisodio un sistema mediatico ormai ridotto a strumento di propaganda e diffamazione si dispiega per colpire con mano anonima un senatore, di cui non si fa il nome, ma che è riconoscibilissimo. Sui social si attivano e si chiudono dei profili che lo calunniano.
Sono calunnie pesantissime a sfondo sessuale, senza una denuncia della potenziale vittima, quindi senza la possibilità di verificare la veridicità delle accuse nelle sedi opportune. Il tutto ad una settimana dal voto.
Mortale perché agisce sulla mente ed è una pedagogia al contrario del "non fare", del sotterfugio, del dipendere passivamente dallo Stato e soprattutto cancella sogni e speranze.
Per i giovani un vero e proprio veleno, travestito da diritto e redistribuzione della ricchezza.
La cosiddetta sinistra annega in questo meccanismo distruttivo, perché sempre superata dal populismo dei vari Conte Giuseppe che hanno sempre un nuovo sussidio, un nuovo obolo, un concorso a premi, una porcata per distruggere le finanze dello stato.
E dar la colpa all'Europa.
Un esempio che sta pagando in termini di consenso è quello del M5s, prossimo (e pessimo) alleato del PD, specializzato nel proporre sussidi, pensioni, oboli, superbonus, regalie ed elemosine.
Alla TV italiana sono comparsi per alcuni mesi propagandisti dei media Russi, sostenendo tesi totalmente congruenti a quelle di Vladir Putin sul conflitto in Ucraina con poco contraddittorio, al punto che anche media esteri si sono chiesti come fosse possibile. Normale? No.
Ci sono giornalisti, con decine di condanne per diffamazione e son quelli più presenti in TV dove continuano l'opera di diffamazione. Normale? No.
Ci sono giornalisti indipndenti e capaci di far domande, semplicemente professionali banditi dalla TV. Normale? No.
Ci sono giornali con passivi pesanti e vendita delle copie in caduta, che restano a galla non per informare, ma per far propaganda e diffamazione. Normale? No.
Ci sono editori televisivi con i conti in rosso da anni, che si distinguono per l'indirizzo politico. Normale? No.
Qual è il senso di votare vista l'offerta politica?
Per sempre + Italiani la risposta è NESSUNO.
Sono tutti uguali o non rappresentano le idee in cui chi non vota si riconosce.
Si sono calcificati sostanzialmente due poli, aggregati da idee maturate all'inizio del XX secolo e che banalizzando sono trincerati nel confronto tra comunismo e fascismo o se preferite che di queste due ideologie sono debitori.
Lo ritroviamo questo legame anche oggi.
A sinistra: 1) in una sia pur occultata lotta di classe (jet privati..) 2) nello stato come onnipresente player economico 3) nell'etica pensata dallo stato per i cittadini attraverso degli obblighi 4) nel rifiuto dei meccanismi di mercato: liberismo grande Satana
Non volersi confrontare con la fatica, il sacrificio, la sofferenza ed infine la morte ha un risvolto tragico.
L'infelicità.
Nella contemporaneità questa affermazione è vissuta come un ossimoro, quindi si dimentica, cancella, traveste, racconta, trucca, dimentica, inventa la realtà.
Prende piede l'illusione di non farne memoria, anzi di dover ignorare e volgere sempre lo sguardo altrove.
La fatica va evitata, il sacrificio non conviene, la sofferenza meglio non parlarne, la morte meglio far finta che non ci sia.
L'idea che l'autoritarismo possa sbocciare solo a destra è ingenua e certo qui non si assolve la destra dalle sue evidenti "devianze", ma scambiare per paladini dei diritti chi i diritti ha già dato prova di calpestarli e propone porcherie come questa è assurdo.