Qui vedete i pacifisti seri e non i pagliacci nostrani, vigliacchi senza coraggio che tengono il moccolo all'assassino al Cremlino, ovvero al responsabile di un genocidio in Ucraina e di 80.000 soldati russi morti ammazzati.
I Nico Piro vari che infestano il giornalismo italiano ci raccontano della "guerra per procura". Per far queste considerazioni devono tacere sul genocidio degli Ucraini e la mattanza di soldati russi e tacere dei manifestanti a Mosca e San Pietroburgo.
Son gli USA i cattivi.
Son gli USA i cattivi, non l'assassino al Cremlino che continua ad uccidere oligarchi che cadono dalle scale o dalla finestra. Raccontano la loro "narrazione" omettono quello che non torna, omettono indagini del Tribunale Penale Internazionale dell'Aja su Putin ed i suoi sgherri.
I pacifinti nostrani dimenticano i coraggiosi pacifisti russi in piazza per fermare il conflitto voluto dall'assassino al Cremlino..Contro di lui protestano e lui li fa picchiare e arrestare.
Ma il problema è la NATO e la guerra per procura a cui Zelensky costringe gli Ucraini.
Possibile una così forte resistenza ucraina se non ci fosse una mobilitazione sentitissima contro l'invasore russo? Possibile dar spazio alla diplomazia con un assassino che non vuole nessuna trattativa e in Russia picchia e incarcera ed in Ucraina si è macchiato di genocidio?
Per i Nico Piro, i Conte ed i Salvini la pace coincide con la resa all'invasore, con il silenzio sulla repressione del dissenso in Russia ed è quindi sostegno all'oppressore.
Ovviamente la pace è altro dalla sopraffazione degli Ucraini e dal carcere e dalle botte per i Russi.
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A forza di gridare "Al lupo, al lupo!" verso una destra che è quel che è, il lupo lo abbiamo alla gola ed è un "progressista" contro i migranti, giustizialista, non atlantista, filocinese, proibizionista, scassa finanze pubbliche, assistenzialista.
Non è Giorgia Meloni.
Un uomo abituato ad essere intervistato da giornalisti "scendiletto" che mai gli ricordano incongruenze e giravolte. Non a caso se incontra un giornalista con la schiena dritta come @gloquenzi (bravo!) si irrita subito.
Un uomo che nascosto dietro al sipario di un pacifismo malinteso auspica da mesi la diplomazia ed il cessate in fuoco in Ucraina. Diplomazia che per l'aggressore russo passa solo dalla resa ucraina.
Conte premierebbe così l'invasore, cancellando anche evidenti crimini di guerra.
L'Italia è un paese inemendabile, perché molti suoi cittadini sono inclini a vendersi al miglior offerente, che sia un Masaniello da strapazzo interno o un sanguinario despota estero non importa.
La domanda è sempre: cosa ci conviene nell'immediato? Chi offre di meglio?
L'idea di "meglio" è quella che ci frega, è una convenienza spiccia che non guarda al futuro, ma acchiappa quel che può arrivare in tempi brevi e chi s'è visto, s'è visto. Risultato?
Si va spesso a sbattere di faccia correndo dietro a false promesse ed alleandosi con i peggiori.
Ora è fin troppo evidente come molti stiano ripetendo puntualmente lo stesso errore, consegnando potere a certificati incapaci in intere parti del paese ed ascoltando le loro promesse come fossero attendibili.
Mentre il linguaggio utilizzato da figure politiche degenera nello squadrismo verbale, in velate o esplicite minacce ed i media si muovono infangando candidati al di fuori di ogni norma e regola, una cosa mi lascia a bocca aperta.
Il silenzio e l'assenza delle istituzioni.
Mi riferisco alla magistratura che sempre più appare orientata politicamente nell'esercitare le sue funzioni, più che ad un'amministrazione imparziale della giustizia.
Mi riferisco al PdR Mattarella che nel suo ruolo di arbitro veglia sulle elezioni come garante, mentre episodi come quello che ha travolto il senatore Richetti, unitamente alle ambigue parole di Conte, mostrano una campagna elettorale sempre più simile ad un gioco al massacro.
Mi dicono che non ci sia da perder tempo con la politica interna, tutto si decide altrove, qui solo un inutile guazzabuglio. Non concordo con questa visione. Il paese sta vivendo un'evidente involuzione.
Tre situazioni lo confermano.
Nel primo espisodio un sistema mediatico ormai ridotto a strumento di propaganda e diffamazione si dispiega per colpire con mano anonima un senatore, di cui non si fa il nome, ma che è riconoscibilissimo. Sui social si attivano e si chiudono dei profili che lo calunniano.
Sono calunnie pesantissime a sfondo sessuale, senza una denuncia della potenziale vittima, quindi senza la possibilità di verificare la veridicità delle accuse nelle sedi opportune. Il tutto ad una settimana dal voto.
Mentre i fiancheggiatori nostrani dell'assassino al Cremlino continuano il loro travestimento da pacifisti e amplificano il racconto della NATO che abbaiava ai confini per giustificare l'invasione, emerge la verità sull'operato russo.
Ah e vorrei aggiungere che mi fanno ribrezzo i tanti paladini del "trattatare per la pace" con chi ha attuato e attua un genocidio: torture, stupri, deportazione forzata di adulti e bambini ed esecuzioni sommarie di civili.
I pacifisti nauseabondi, i lustrascarpe dell'omicida.
Mortale perché agisce sulla mente ed è una pedagogia al contrario del "non fare", del sotterfugio, del dipendere passivamente dallo Stato e soprattutto cancella sogni e speranze.
Per i giovani un vero e proprio veleno, travestito da diritto e redistribuzione della ricchezza.
La cosiddetta sinistra annega in questo meccanismo distruttivo, perché sempre superata dal populismo dei vari Conte Giuseppe che hanno sempre un nuovo sussidio, un nuovo obolo, un concorso a premi, una porcata per distruggere le finanze dello stato.
E dar la colpa all'Europa.
Un esempio che sta pagando in termini di consenso è quello del M5s, prossimo (e pessimo) alleato del PD, specializzato nel proporre sussidi, pensioni, oboli, superbonus, regalie ed elemosine.