Viaggio nell'Italia dell'Antropocene è un prezioso libro (Aboca Edizioni) dove alcune delle discipline che amo sono sapientemente mescolate: #geografia, #climatologia, #fantascienza e #cartografia.
Gli autori (Telmo Pievani e Mauro Varotto) immaginano un viaggio condotto in Italia nel 2786, a mille anni da quello che Goethe compì nel nostro paese. In questo lontano futuro la condizione ambientale e climatica dell'Italia sarà stravolta dalla nostra interferenza sul clima.
L'Italia descritta è quella dell'#antropocene, l'epoca geologica definita dal nostro impatto sulla Terra.
L'amico @EneaMontoli ha tratto ispirazione dal libro e ha disegnato le scene descritte dagli autori. Ve ne propongo alcune, corredate dalle sue didascalie.
Nei cinque secoli precedenti i Veronesi hanno palafittato il centro storico, salvando la storia e proiettandosi verso il futuro. I Monti lessini si tuffano nelle calde acque del mare Padano.
Un gruppo di coltivatori idroponici passeggia nell'area del castello di Mussomeli (Caltanissetta). Solo per poche settimane all'anno la Sicilia offre la possibilità di uscire dalle cittadine sotterranee senza particolari precauzioni.
Capo Manara ovvero il punto dove si incontrano le foci del Ticino e del Po. A ovest il porto di Pavia, periferia sud della grande melagalopoli dell'Europa Meridionale, un tempo nota come Milano.
La laguna Fiorentina collegata al mare di Fucecchio tramite il canale dell'Arno, è un ampio specchio lacustre al quale si affacciano le comunità palafitticole di Firenze, Prato Pistoia.
Durante l'alluvione del 2441 uno dei monumenti più famosi fu spostato su un'isola nell'arcipelago dell'Arno. Nascosti tra le isole hanno trovato rifugio gruppi di ambientalisti radicali, convinti che solo l'adorazione religiosa della natura possa invertire il corso degli eventi.
Un facoltoso turista viene accompagnato nei pressi di quella che una volta era la piazza più famosa d'italia. il campanile di san marco emerge solitario dal mare padano.
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0° all'interfaccia terreno-neve e presenza di acqua liquida
Terreno regolare privo di asperità
Pendenza > 15°
Manto di neve uniforme, privo di strati deboli
Seguitemi per altre ricette
(spiegazione della foto qui sotto👇)
Questa è una bocca di balena, ovvero una frattura di slittamento che si apre in un manto nevoso coinvolgendolo fino alla base. Si intuisce che a causare l’apertura è stato appunto lo slittamento del manto a valle della frattura.
A dirlo sono anche i fili d’erba schiacciati lungo la linea di pendenza, proprio a causa dello scivolamento.
Responsabile di questi fenomeni è la lubrificazione dell’interfaccia tra neve e suolo, prodotta dalla presenza di acqua di fusione.
L'assurda vicenda della pista da sci svata sui ghiacciai del Monte Rosa
🧵1/n Nelle scorse settimane una pista da sci è stata scavata sui ghiacciai tra Zermatt e Cervinia per preparare un tracciato destinato alle gare di Coppa del Mondo, al cospetto del Cervino.
📷: S. Anex
2/n Grazie al prezioso reprtage di Sebastien Anex, le immagini dei bulldozer che spianano i già compromessi ghiacciai del Teodulo e di Valtournenche, hanno fatto il giro del mondo. La questione però non è solamente estetica.
3/n In primis sembra che parte di questi lavori siano stati fatti in aree al di fuori del dominio sciabile, andando a intaccare una parte di ghiacciaio che non avrebbe dovuto essere coinvolta. Gli accertamenti da parte delle autorità sono in corso sia in Svizzera che in Italia.
La fine groenlandese di Alfred Wegener
🧵1/n Le persone ritratte in questa fotografia sono lo scienziato tedesco Alfred Wegener e l’esploratore inuit Rasmus Villumsen. Lo scatto fu catturato il primo novembre 1930, nel cuore della calotta groenlandese.
2/n Si tratta dell’ultima immagine che mostra Wegener e Villumsen in vita. Cosa ci facevano negli anni ’30 nel gelido cuore della Groenlandia alle soglie dell’inverno artico? Per rispondere bisogna ripercorrere una storia di scienza, esplorazione e sacrificio.
3/n Oggi Alfred Wegener è ricordato per la teoria della deriva dei continenti, secondo cui essi non sono immobili ma cambiano posizione nel tempo. Questo modello, che Wegener sviluppò negli anni 1920, è stato il fondamento su cui è stata costruita la tettonica delle placche.
🧵1/n Siamo usciti dal rifugio (Marinelli-Bombardieri 2900 metri) alle 4.30 e il termometro segnava 10 gradi. Facendo finta di niente ci siamo messi in cammino verso i grandi ghiacciai.
2/n Raggiunta la bocchetta un maestoso panorama glaciale ci si è parato innanzi. Se fosse stata la prima volta in quel luogo saremmo stati semplicemente rapiti da tanta bellezza.
3/n Enormi bastioni di roccia nera eretti su un campo di ghiaccio esteso a perdita d’occhio e coronato da impressionanti colate. Conoscevamo invece quei luoghi e abbiamo subito osservato che per metter i piedi su ghiaccio avremmo dovuto camminare 10' in più tra gli sfasciumi.
🧵1/n Mentre percorro la solita pista in bicicletta, a un tratto i miei sensi vanno in confusione.
Seguo la sterrata al margine di un fitto bosco. Fino a poche settimane fa potevo lanciare lo sguardo al suo interno, facendomi strada tra i rami spogli.
2/n Ora che le foglie sono esplose col loro verde brillante tutto è invece celato e bastano pochi metri per oscurare completamente la foresta. Un mondo buio, umido e meraviglioso. Non tutto è però sigillato in quello scrigno vegetale.
3/n In questo periodo di tanto in tanto dei respiri balsamici si sprigionano dal bosco invadendo la pista e le mie narici. Un'essenza di aglio riempie l'aria e per un istante la mente mi fa credere di trovarmi in cucina, insieme a un soffritto sul fuoco.
Una storia di geografia per il 25 aprile - la storia di Bruno Castiglioni 🧵
1/n Il 25 aprile 1945 a Pavia -come in gran parte d’Italia- è una giornata agitata. Il CNL ha proclamato l’insurrezione e non mancano nazi-fascisti che continuano a combattere.
2/n Nella periferia della città un gruppo di tedeschi spara a chiunque si avvicina al loro presidio. Sono già morte alcune persone e le voci degli scontri si spargono in Pavia. Un geografo si offre volontario per parlamentare con i soldati.
3/n Conosce il tedesco e spera di riuscire a convincerli a deporre le armi. Corre in comune dove riceve sia dal CNL che dal podestà l’incarico ufficiale per tentare la mediazione.