2/ Quando è iniziata l’Operazione Militare Speciale #SVO è stata la Russia a dover passare all'offensiva per raggiungere il suo obiettivo di sicurezza: la liberazione dell'Ucraina dal regime nazista di Kiev.
3/ Il conflitto di logoramento che avrebbe dovuto prosciugare le risorse della Russia non si è mai concretizzato, anzi il logoramento ha decimato le forze ucraine in difesa.
Per non perdere l'Ucraina, l'Occidente ha dovuto investire molte più risorse del previsto.
4/ A questo punto, non solo lo sforzo bellico dell'Ucraina, ma la sua intera economia è sostenuta dal denaro occidentale per evitare il collasso. Il 2023 potrebbe vedere altri milioni di rifugiati ucraini in fuga dalla povertà.
5/ L'obiettivo strategico della NATO era e rimane quello di indebolire la Russia e spodestare Putin.
Anche questo logoramento economico è fallito e sta decimando l'Europa nello stesso modo in cui i combattimenti stanno decimando l'Ucraina sul campo di battaglia.
6/ Sostenere l'Ucraina sta mettendo a dura prova le risorse dell'Occidente.
Ma non costringere la Russia a entrare nel sistema economico occidentale come neocolonia sarebbe una sconfitta.
7/ Cedere l'Ucraina e lasciare che la Russia la ricostruisca con investimenti cinesi sarebbe un disastro strategico.
Pertanto, la guerra nella sua forma attuale è a vantaggio della Russia.
8/ L'Occidente sta soffrendo più della Russia.
La Russia *potrebbe* rimanere sulla difensiva.
È la NATO che deve passare all'offensiva per vincere la guerra.
9 In altre parole, la liberazione della Russia dell'Ucraina orientale è in termini strategici-politici un esempio dell'offensiva-difensiva di von Moltke: se la NATO non riesce a infliggere alla 🇷🇺 un costo di logoramento per la detenzione dei territori liberati dovrà riprenderli
10/ Questo non vuol dire che la Russia non condurrà un'offensiva quest'inverno per ottenere qualche vantaggio operativo.
Ma potrebbe benissimo non essere la "grande offensiva" che molti si aspettano.
11/. Alla fine dovrà farla, ma la Russia aspetterà prima di vedere quanti danni può subire l'Occidente.
12/ D'altra parte, data la scarsa probabilità di sconfiggere la Russia militarmente o attraverso sanzioni economiche, l'altro modo per imporre un "logoramento" alla Russia nell'Ucraina orientale è il #terrorismo.
13/. È qui che la prospettiva di gruppi di sabotaggio ucraini con accesso a bombe atomiche tattiche "sporche" diventa preoccupante, perché si allinea perfettamente con una via d'uscita dal dilemma operativo della NATO.
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I media italiani non hanno perso l’abitudine di trattare la Cina con la supponenza di chi, in fondo, ritiene quel Paese nulla più che una fabbrica di chincaglieria a cielo aperto, una sartoria da sottoscala globale dove si cuciono orli e palloni.
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2/ Complimenti, d’altronde ognuno si suicida come preferisce.
Non c’è nulla da fare, continuiamo a trattare l’altra metà (abbondante) del mondo come colonie di inferiori da compatire e convertire.
Peccato che ora cominciamo a pagare seriamente il prezzo di tutto ciò.
3/ E se ovviamente balza alla mente come Pechino abbia ormai colonizzato mezza Africa, giova ricordare come lo abbia fatto tramite prestiti a quei Governi: esattamente la stessa politica posta in essere dal Fmi.
L’Italia ha una lunga tradizione nel campo degli idrocarburi, non soltanto tecnica, ma anche politica, avendo conosciuto da vicino cosa significa mettere i bastoni tra le ruote dei gangster americani,
(segue)
2/ eppure parrebbe che il sublime governo del signor Draghi non avesse alcun consigliere in grado dire qualcosa sul delirante progetto di importare gas e petrolio non più dalla cattiva Russia, ma dalla buona America che galleggia ormai sugli scheletri della propria storia.
3/ E così come il governo Draghi, chiamato come cameriere esperto in tutti i vertici occidentali, per il garbo e la facilità con cui svende il proprio Paese, anche tutti gli altri governi europei non devono avere nemmeno un consigliere che conosca le basi del settore energetico.
Appunti del sabato. Cinque note di attualità sulla situazione internazionale - Dmitry Medvedev
1️⃣ Qualsiasi Paese mette al primo posto le sue priorità più importanti, ovvero la protezione dei propri cittadini e la difesa della propria indipendenza come Stato.
2/ Inoltre, garantire questo tipo di difesa è lecito non solo all'interno dei confini del Paese, ma anche al di fuori di essi, se esistono ragioni sufficienti.
E queste sono perfettamente chiare: il terrore e l'assassinio dei cittadini di quel Paese.
3/ In altre parole, ogni Stato ha il diritto di usare la forza militare per proteggere i propri cittadini che vengono sterminati in territori stranieri.
Questo diritto di protezione include la possibilità di intervenire in modo proattivo, di agire in modo preventivo,
⚡️ I Servizi Britannici avrebbero raccomandato a Zelensky di effettuare un sabotaggio diversivo sull’oleodotto Togliatti-Odessa nella regione di #Nikolaev.
La distruzione dell’oleodotto – che porta ammoniaca, materia base insostituibile per realizzare fertilizzanti – dovrebbe essere effettuata nel distretto di Bereznegovatsky, dove vivono più di 15 mila persone.
La distruzione di una parte del tubo è pianificata con l’aiuto del sistema di difesa aerea S-300.
Gli indizi della preparazione di un atto terroristico sull’oleodotto dell’ammoniaca sono nelle azioni del Servizio statale dell’Ucraina per le situazioni di emergenza.
Si dice che gli ufficiali iraniani 🇮🇷siano arrivati in #Crimea e stiano operando direttamente sul terreno.
Si tratterebbe di ufficiali delle "Guardie rivoluzionarie" che sosterrebbero direttamente gli attacchi dei droni russi 🇷🇺
2/ Si mormora inoltre che le forze armate iraniane avrebbero condotto gli attacchi con i droni in completa autonomia, supportate dalle coordinate russe.
In questo senso, Washington ha accusato Teheran di essere diventata una "parte diretta della guerra" in Ucraina.
“I centri di controllo narrativo come la Silicon Valley, i media e Hollywood sono cruciali per il dominio imperiale degli Stati Uniti tanto quanto l'esercito.”
“Il fatto che il governo degli Stati Uniti stia valutando di intervenire per bloccare l'acquisto di una piattaforma online [Twitter], perché non si fida che l'aspirante proprietario [Elon Musk] possa promuovere in modo affidabile gli interessi informativi degli Stati Uniti,
è solo l'ultimo sguardo dietro il velo dell'agenda imperiale per controllare la comprensione e la percezione umana.”