Prima di tutto, facciamo un salto indietro. Si è appena conclusa la Q2 e Leclerc sta tornando al garage. Proprio poco prima di tornare in pit lane, dai box gli dicono: "Box now, box. We expect rain in 3 minutes and for all Q3".
Insomma, Ferrari si aspettava che la pioggia iniziasse a cadere ancor prima che iniziasse la Q3.
Purtroppo il feed audio si interrompe, quindi non sappiamo cosa si sono detti Charles e gli ingegneri nei box in merito a quale gomma scegliere per l'ultima manche.
Comunque, da quel messaggio radio di fine Q2 al momento in cui Charles si schiera alla fine della pit lane per l'inizio della Q3 passano sei minuti, ma la pioggia è assente, o comunque l'intensità è bassa.
Nell'immagine, il radar a disposizione dei team pre-Q3.
Charles si ferma alla fine della pit lane in attesa del semaforo. Dai box gli dicono che mancano 10 secondi al verde (cosa non vera, mancava circa un minuto, tanto che l'ingegnere una ventina di secondi dopo si corregge). Iniziano a spiegare a Charles che Sainz, Verstappen -
- e le Mercedes sono sulle soft.
Charles, giustamente, chiede dove sia la pioggia. Dai box gli rispondono sul rettilineo principale e in curva 1 (anche in questo caso, se c'era, l'intensità era molto bassa) e che si sarebbero aspettati maggior intensità a breve, in un minuto.
Arriva il semaforo verde e Magnussen parte a razzo, mentre Charles procede con un ritmo più lento. Anche per questo, il team chiede a Leclerc di far passare Sainz prima di curva 4, in modo da consentire a Carlos di scaldare le gomme e fare un giro con pista asciutta.
Siamo dopo curva cinque e Charles via radio chiede: "What do you want me to do? Do you want me to push for the lap if the rain is not coming?"
Breve digressione. Questa è una pessima situazione, tra le peggiori che possono capitare a un pilota per due motivi: in primis, tutti -
- gli altri erano su soft con pista ancora praticamente quasi asciutta, quindi avranno un vantaggio prestazionale. In secondo luogo, Charles aveva una inter e spingere con una inter nuova su una pista asciutta, beh, non è una grande idea. Per quanto sia solo un giro, rischi -
- di surriscaldarla e rovinarla (come è successo a diversi piloti in Q1), senza dimenticare che i set sono limitati con meteo incerto anche per i prossimi giorni.
Comunque, tornando a noi, Charles chiede ancora info, dai box gli dicono (più volte) che gli faranno sapere.
Tra il momento in cui Charles chiede cosa fare (dopo curva 5) e il messaggio con cui gli chiedono di tornare ai box per montare le soft sono passati ben 50 secondi. Ma ormai era troppo tardi, Charles si stava già lanciando.
Tra l'altro, c'è anche un secondo problema. Anche se Charles avesse avuto il tempo materiale per reagire, per rientrare si sarebbe dovuto tenere completamente a sinistra della linea bianca e per iniziare il giro non aveva senso essere trovarsi in quella zona della pista.
Il commento di Leclerc è piuttosto eloquente: "Nice, nice work. Let me push now". Giusto per essere chiari, Charles non avrebbe comunque ottenuto un tempo (prima della rossa provocata da Russell) anche se fosse rientraro in quel giro. Il problema naturalmente sta a monte.
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Dando un'occhiata ai risultati del sondaggio organizzato dalla F1 in collaborazione con Motorsport, emergono aspetti piuttosto interessanti. Il campione preso in considerazione chiaramente non è ampissimo per ovvi motivi, ma è comunque un buon numero #F1
Per quanto riguarda i dati in sé, naturalmente con un campione più ampio potrebbero variare notevolmente, sia per la tipologia di partecipanti che per provenienza. Vale però la pena menzionare che il 34% dei partecipanti ha meno di 24 anni (dato interessante, quasi il 10% in -
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- coincidono con la classifica finale + sono quelli del giro prima rispetto al giro prima in cui è stata esposta la bandiera rossa, che è stata esposta nel primo giro). Ora, qual è il fatto? Per assegnare i punti bisogna aver completato almeno tre giri, ma nel terzo giro c'è -
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