In confronto #Orsini è Leonardo Da Vinci almeno conosce la letteratura
Questo tizio è chiaramente l’eroe ar caffè di trilussa quello che “Spiana li monti, sfonna, spara, ammazza,
“Pe me – borbotta – c’è ‘na strada sola”
e intigne li biscotti ne la tazza.”
Mi chiedo @StefanoFeltri e @DomaniGiornale che ti motivazione intellettuale o culturale o politica hanno a pubblicare questa roba. Contenti loro …
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@Invalsi_social , per bocca del suo Presidente Roberto @R_Ricci_INVALSI , conferma che nelle scuole italiane, è in atto una schedatura di massa degli studenti fragili. “Nessuna etichettatura” sostiene Ricci, ma si contraddice subito dopo, ammettendo che Invalsi sta inviando
sta inviando i codici che consentono di associare il valore dell’indicatore di fragilità alla scheda di ciascuno studente. Il Presidente Invalsi rivela anche che i genitori sono tenuti all’oscuro del bollino di fragilità attaccato ai loro figli.
L’algoritmo Invalsi sancisce “oggettivamente” per milioni di studenti una condizione di fragilità scolastica che Ricci paragona a una condizione fisica: “Come dire: se ho determinate caratteristiche fisiche, sono esposto a determinati rischi”.
Oggi sul Fatto Quotidiano un lungo articolo che riprende uno studio pubblicato su ROARS.
Si tratta di una novità legata ai test INVALSI: i nuovi indicatori di fragilità individuali, che “supporteranno” le scuole nella “riduzione dei divari”, una delle missioni del PNRR.
1/N
La novità riguarda potenzialmente tutte le scuole.
Di fatto, si sta realizzando una profilazione di massa per “individuare precocemente gli studenti che maggiormente sono esposti ai rischi connessi all’insuccesso scolastico” cui si dà un bollino.
2/N
Il “bollino” si guadagna se si ricade nella coda dei peggiori nello svolgimento delle prove, il cui contenuto non è noto a nessuno, se non a colui che ha svolto il test e a coloro (chi sono?) che lo hanno corretto (semiautomaticamente).
3/N
Invece della propagazione delle fake news, campo fasullo, questo è uno studio molto interessante che spiega molto della dinamica dei socials.
Un team di ricercatori dell'Università di Adelaide ha scoperto che ben l'80% dei tweet sull'invasione Russia-Ucraina del 2022 nelle prime settimane facevano parte di una campagna di propaganda segreta originata da falsi account "bot" automatizzati.
Una campagna di propaganda anti-Russia originata da un "esercito di bot" di falsi account Twitter automatizzati ha inondato Internet all'inizio della guerra. La ricerca mostra che degli oltre 5 milioni di tweet studiati, il 90,2% di tutti i tweet (sia bot che non bot)
Charles Kupchan, professore di affari internazionali alla Georgetown University e ricercatore presso il Council on Foreign Relations, scrive su New York Times e chiede un accordo di pace basato sulla promessa dell'Ucraina di non aderire alla NATO e di rinunciare alla Crimea
e alle aree filo-russe del Donbas. (Se l'Ucraina fosse stata disposta ad attuare gli accordi di Minsk, avrebbe mantenuto tutto il Donbas).
"La Russia nutre legittime preoccupazioni in merito alla sicurezza della NATO che apre negozi dall'altra parte del suo confine di oltre 1.000 miglia con l'Ucraina. La NATO può essere un'alleanza difensiva, ma mette in atto una potenza militare aggregata che Mosca
Che il voto utile sia un'altra panzana inventata dai geni PD è ovvio a chiunque sappia come funziona l'uninominale. Come è spiegato qui sotto la situazione è semplice ed era tutto chiaro da sempre:
la scelta di Letta di non allearsi con il M5S è l'unico motivo per cui la destra potrà ambire al 70% dei seggi.
Perché non è vero che non votare la coalizione del PD favorisce la destra? Perché all’uninominale, grazie alle alleanze mancate, i collegi contendibili sono pochissimi
Solo nelle zone grigio chiaro qui sotto (stima Istituto Cattaneo) ogni voto sarebbe decisivo: ma sono meno del 5% e sono tutte aree dove storicamente vince il centro-sinistra.
Se vi ricordate insieme a Laura Margottini abbiamo seguito in dettaglio la storia della xylella in Puglia. La xylella è un batterio che causa una malattia degli ulivi.
C’è stata una discussione sul fatto che l’unico modo per arginare la malattia fosse tagliare gli ulivi: tutti gli ulivi nel raggio di centro metri da ogni ulivo malato. Se andate in Salento il paesaggio è disastrato perchè tantissimi ulivi sono secchi o sono stati tagliati
Che l’abbattimento degli ulivi fosse l’unica possibilità non era affatto certo e tanto meno era certo che non ci fossero cure. I dati in proposito non erano affatto chiari e non erano interamente pubblici. Ma da quello che era stato pubblicato degli interrogativi nascevano.