#Top80 di @gloriapoch72
"Jump" è una canzone del gruppo musicale statunitense @VanHalen pubblicata nel dicembre 1983 come singolo di lancio dell'album 1984. Unico singolo del gruppo ad aver raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100 per cinque settimane consecutive
Comparandola con i precedenti lavori dei Van Halen, si differenzia per l’uso del sintetizzatore
Questo cambiamento causò tensioni tra il cantante David Lee Roth, preferendo mantenere lo stesso stile, e il chitarrista Eddie Van Halen, favorendo nuove sperimentazioni elettroniche
La situazione si sbloccò solo quando Eddie riuscì a costruire il suo personale studio di registrazione e incise Jump. Quando il resto della band ascoltò il risultato, decise di inserire la canzone nell’album 1984, che sarebbe uscito il 9 gennaio successivo
David Lee Roth scrisse il testo, ispirato da una notizia alla radio di un uomo che minacciava di uccidersi.
La canzone non parla però di suicidio, ma l'incoraggiamento a una donna,
a compiere quel "salto" per riconsiderare la sua vita e non arrendersi, nonostante le difficoltà
Il videoclip di Jump è stato diretto da David Lee Roth. Viene mostrata la band che esegue la canzone in un finto concerto, su uno sfondo nero. Il video ha ricevuto tre candidature durante la prima edizione degli MTV Video Music Awards
La canzone dei Van Halen venne scelta da Steven Spielberg per la colonna sonora del suo adattamento cinematografico del 2018 di "Ready Player One"
Venne utilizzata anche in "Cattivissimo Me 3", "Sing", "Eddie The Eagle", "Herbie - Il super Maggiolino" e "Big Daddy.
Lo strumento principale di Jump non è la chitarra, infatti, ma un sintetizzatore – in questo caso un OB-Xa, influenzando diverse band che a partire dalla seconda metà degli anni ottanta troveranno il successo commerciale
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#LaStoriaContrastatadelRock By @DonPiricoddi #BillyPreston
George Harrison con Mick Jagger, Ron Wood e Billy Preston. George ha partecipato a uno dei concerti del tour americano degli Stones durante il 1975. Fu il primo tour con Ron Wood,
che era solo un sostituto e non un membro permanente del gruppo, che si sarebbe svolto nel gennaio 1976.
Billy Preston è stato l'unico musicista nella storia a suonare dal vivo sia con i Beatles che con gli Stones, e, come sappiamo, ha suonato nelle registrazioni in studio
di entrambe le band. Billy ha condiviso i tour del 1975 e del 1976 con gli Stones ed è stato un vero Showman. Non si limitava ad accompagnare la band sulla sua tastiera o a cantare le cori,
#ItalianRock by @LorenzoManfro. Oggi non parliamo di un disco ma di un singolo brano. Un pezzo famosissimo, un vero classico della musica italiana. Ci riferiamo a 4 marzo 1943 di Lucio Dalla, pubblicato nel 1971 da Dalla e quasi contestualmente anche dalla Nuova Equipe 84
Il pezzo era stato scritto da Lucio Dalla su di un testo di Paola Pallottino. La canzone narra la vicenda di una ragazza madre che aveva avuto un figlio da un soldato alleato (un marinaio ?) durante la guerra. Dalla e la Pallottino erano stati messi in contatto da amici comuni.
In una intervista ad Avvenire la Pallottino spiegava che: "Gesubambino" "voleva essere un mio ideale risarcimento a Lucio per essere stato orfano dall’età di 7 anni. Doveva essere una canzone sull’assenza del padre, ma poi è diventata una canzone sull’assenza della madre”.
#ProgRock by @LorenzoManfro. Nel dicembre del 1970 esce per la Charisma Records H to He, Who Am the Only One terzo disco dei Van Der Graaf Generator. Il titolo del disco "gioca" oltre che con pronomi e verbi, anche con la tavola periodica degli elementi
La Band è composta da Peter Hammill voce chitarra e piano, Hugh Banton tastiere cori e basso, Guy Evans batteria, Nic Potter basso ma abbandona nel corso delle registrazioni, David Jackson sax flauto e cori. Il disco viene prodotto da John Anthon
Il disco impreziosito dalla chitarra di Sir Robert Fripp in The Emperor in His War Room rappresenta la maturità della band e si compone di cinque pezzi lunghi, complessi ecupi, espressione del più bel prog rock inglese. E' un disco per me bellissimo superato solo da Pawn Hearts
Nel 1967 i Beatles crearono un capolavoro psichedelico, dalle fattezze fiabesche e dallo spirito ingenuo e delicato. Non a caso Lucy In The Sky With Diamonds è la dedica di un bambino a una bambina, mediata dal testo di John Lennon.
La correlazione tra arte e musica sfocia nelle più magiche creazioni artistiche. Basti pensare alla Nona Sinfonia di Beethoven, che ispirò Gustav Klimt per il suo celebre Fregio di Beethoven(1902). Nel caso dei Beatles, invece, l'ispirazione per la loro iconica
#LaStoriaContrastatadelRock By @DonPiricoddi @BlackSabbath
il 15 novembre 1992 Ronnie James Dio si separava dai Black Sabbath dopo essersi rifiutato di esibirsi come apertura degli show di "addio" di Ozzy Osbourne al Pacific Amphitheater di Costa Mesa, California.
Secondo l'autobiografia di Tony Iommi del 2011, Dio non ha mai pensato molto a Ozzy, e spesso lo ha definito un "pagliaccio. "Nel tentativo di salvare gli spettacoli in Costa Mesa, i restanti membri dei Black Sabbath hanno reclutato Rob Halford
(che aveva recentemente lasciato Judas Priest ) per inserire la voce, cosa che ha accettato di fare con la benedizione di Ronnie. Nella seconda notte, Iommi, Butler e Ward si sono uniti a Ozzy sul palco per quattro canzoni,
#Newprogressive by @LorenzoManfro. Nel corso del 1981 gli scozzesi Pallas pubblicano per la Inside Out Music Arrive Alive. Il disco registrato live in Scozia ed autoprodotto dalla Band, viene dapprima pubblicato soltanto in musicassetta composta in origine di cinque pezzi
Il gruppo, attivo sin dal 1975 è composto da Ronnie Brown – tastiere Derek Forman – batteria Euan Lowson – voce Nial Mathewson – chitarra Graeme Murray – basso, bass pedals, chitarra 12 corde, voce. In origine dovevani chiamarsi Raimbow ma sono anticipati da Ritchie Blackmore
E' un disco prog, in parte sinfonico suonato bene con qualche passaggio vagamente heavy e sfumature new wawe (il particolare il pezzo Arrive Alive la voce) che viene in parte ripreso dal successivo primo vero disco della band The Sentinel, prodotto da Eddie Offord (Yes e ELP)