I parlamentari europei italiani che oggi hanno votato no (rosso) o si sono astenuti dal votare (blu) la risoluzione che designa la #RussiaTerroristState sono solo del PD e del M5S, oltre la Donato.
Fonte: MEPwatch. (sito molto utile per chi vuole verificare come vota, non vota - o è assente - ciascun eurodeputato) mepwatch.eu/9/vote.html?v=…
Le percentuali di come ha votato l'Italia al Parlamento Europeo su #RussiaTerroristState.
Gli eurodeputati italiani che hanno votato a favore della risoluzione per designare #RussiaTerroristState
1/15 — Reznikov, alla sua dipartita dal MoD ucraino, ripercorre alcuni momenti della sua esperienza su The Guardian, da dove lancia un appello ai suoi ex-colleghi ministri della difesa e un monito. Ho tradotto alcuni passaggi salienti che condivido in questo thread.
Reznikov racconta come a 112 gig dal suo insediamento «l'Ucraina è diventata il primo Stato al mondo costretto a condurre una guerra contro un aggressore in cinque domini contemporaneamente: terra, aria, acqua e ambienti informatici e informativi».
Conseguenze dell'impunità:
«L'obiettivo del mondo civile deve essere fermare la Russia
L'impunità per l'invasione della Russia in Georgia nel 2008 portò all'occupazione della Crimea nel 2014; l'impunità per l'occupazione della Crimea portò all'occupazione del Donbas; l'impunità per l'occupazione del Donbas
1/n Mentre l'Ucraina veniva colpita da una ulteriore tragedia, alcune testate hanno ritenuto “rilevante” pubblicare un articolo sui simboli presenti sui patch di alcuni soldati ucraini. L'autore “sembrerebbe” avere come obiettivo quello consigliare il governo ucraino,
2/n Piuttosto che imputare gli ucraini di nazismo, come insinuano alcuni che quel articolo (o la versione tradotta da il Fatto Quotidiano) l'hanno condiviso qui. L'autore “avverte” di un pericolo rafforzamento della propaganda di Putin e di erosione del sostegno occidentale.
3/n L'articolo è leggermente auto-contradditorio: mentre accusa il governo ucraino di rimanere silente (come se non avesse altro a cui pensare ora), afferma che l'Ucraina negli ultimi anni si è impegnata a contenere questi movimenti, che l'autore stesso definisce "marginali".
1/4 La Francia e le fabbriche di batterie per le elettriche.
Macron vuole trasformare un'area ex-mineraria in un hub per l'industria e di mettere la Francia in pole nella transizione offrendo generose sovvenzioni. "La Francia si sta adattando al mondo".
2/4 Un settore dominato da aziende cinesi. Allo stesso tempo, gli europei sono preoccupati dell'Inflation Reduction Act. La Francia presenta la conversione del nord come una vittoria per la sovranità europea, ma evidenzia anche la crescente rivalità tra i governi europei.
3/4 "Il presidente combatte per l'Europa ogni volta che è possibile. È anche una corsa all'interno dell'Europa". Al momento, però , la Francia è indietro rispetto alla Germania, ma sta recuperando terreno, in parte grazie alla sua generosità nel finanziare progetti in anticipo.
Thread con 1/10 - Vi è un interessante articolo di Meduza che merita attenzione. È stato chiesto ad alcuni lettori della testata che «appoggiano la guerra» contro l'Ucraina, di esporre le loro ragioni. Ecco il risultato. meduza.io/en/feature/202…
Sulla base delle risposte fornite, emerge con difficoltà che il benessere degli ucraini o la giustizia siano le loro principali preoccupazioni. Riporto qui di seguito alcune delle risposte, tradotte per vostra convenienza.
La narrativa dominante sono la necessità di proteggere gli interessi nazionali, l'orgoglio e le preoccupazioni per la propria sicurezza e benessere. 1. Umiliazione inaccettabile: ritengono che vincere la guerra sia necessario per evitare tale umiliazione.
Arrivano voci preoccupanti dalla Russia, accusano gli ucraini di essere entrati nella regione di Bryansk con due Gruppi di sabotaggio e ricognizione da 40/50 persone e di aver fatto saltare edifici, di aver sparato a uno scuola bus e di tenere in ostaggio decine di persone.
Il canale Telegram Readovka, molto conosciuto, è stato primo a riportare le voci citando Alexander Borgomaz, governatore di Bryansk, come fonte. La cosa preoccupante sono i termini usati dai media russi: può essere considerato un attacco all'integrità territoriale russa.
La sensazione che ho è che la Russia abbia bisogno di una qualche vittoria al più presto, sia a consumo interno, sia per demoralizzare l'Ucraina e gli alleati. Tra la storia della Transnistria e questo episodio, forse stanno cercando pretesti per atrocità maggiori.
Putin ieri ha abrogato il Decreto del Presidente della Federazione Russa del 07.05.2012 n° 605 «sulle misure per attuare la politica estera della Federazione Russa». E qualcuno mi chiederà: e allora?
Lo spiego in un breve thread.
Innanzitutto è importante perché quel testo ↘️
Delineava la cornice della politica estera russa, le loro intenzioni, obiettivi e comportamenti, nei confronti di diversi attori, all'UE alla NATO. Dal G20 ai Brics. Dai paesi CSI alla Transnistria, di cui parlerò dopo. Inoltre, è questo è un passaggio importante, stabiliva ↘️q
La postura della Russia nelle situazioni di crisi, la seguente:
«la non alternativetà della soluzione politica e diplomatica dei conflitti regionali sulla base di azioni collettive della comunità internazionale coinvolgendo tutte le parti interessate nei negoziati»