Ma qual è stato il sistema di faglie che ha generato il terribile #terremoto di magnitudo 6.9 avvenuto in #Irpinia nel 1980? Cerchiamo di spiegarlo brevemente in questo thread grazie alle informazioni ricavate dagli studi del geologo Paolo Galli (e colleghi). 👇🏻🧵
La faglia che ha generato il terremoto del 1980 è stata localizzata ai piedi del Monte Marzano ed è una faglia estensionale, ovvero un tipo di sorgente sismogenetica che genera terremoti in cui il blocco di roccia scende prevalentemente verso il basso per via della gravità.
Il terremoto del 23 novembre 1980 in particolare, ha prodotto un abbassamento del terreno di oltre un metro il che ha permesso alla faglia che ha generato il terremoto di arrivare in superficie e di essere riconoscibile per ben 38 chilometri, una valore piuttosto importante.
Quello dell'80 fu un terremoto importantissimo per la sismologia italiana. Grazie a questo importante rigetto della faglia in superficie infatti, per la prima volta nella storia del nostro paese è stato possibile utilizzare la tecnica della paleosismologia.
Tali studi ci hanno permesso di capire che la faglia del Monte Marzano produce terremoti importanti con una frequenza maggiore rispetto alla maggior parte delle faglie appenniniche del nostro paese. I suoi "tempi di ritorno" si aggirano, mediamente, trai 200 e i 400 anni.
Questi "tempi di ritorno" sono stati dedotti - a grandi linee - grazie ad un attento studio che si è focalizzato su una serie di tracce lasciate dai terremoti passati sulla superficie della faglia.
Grazie a questo duro e lungo lavoro, i ricercatori hanno capito che la faglia del Monte Marzano ha prodotto, in epoca storica, almeno altri quattro terremoti piuttosto importanti, il più recente dei quali (dopo quello dell'80) risale al 1694 con magnitudo stimata di circa 7.0.
Questo intenso evento sismico è stato a sua volta preceduto da un terremoto di magnitudo 6.3 avvenuto nel 1466. I geologi non si sono fermati solo a questo ma hanno provato a tornare ancora più indietro nel tempo.
Ovviamente più si torna indietro nel tempo e più le tracce lasciate dal terremoto si fanno meno distinguibili e databili, soprattutto a causa della mancanza di fonti scritte che possono in qualche modo fare da "controllo".
Nonostante le difficoltà, gli studi condotti sulla faglia del Monte Marzano hanno appurato che un ulteriore terremoto di magnitudo 6.9 è avvenuto nel 986 e un altro ancora - di magnitudo incerta - è avvenuto intorno alla seconda metà del primo secolo d.C, probabilmente nel 63 d.C

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Nov 23
Alle ore 19:34 di quarantadue anni fa un violento #terremoto di magnitudo 6.9 colpì l'#Irpinia, una delle aree più sismiche di tutto il nostro paese. Da quel giorno l'intera geologia, sismologia e perfino l'intero sistema emergenziale italiano cambiò radicalmente.
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L'epicentro esatto venne localizzato, dopo diverse ore, nella zona di Castelnuovo di Conza, un piccolo centro abitato che si trova al confine tra la Campania e la Basilicata. È proprio in questa zona che furono registrati gli effetti più gravi di questa complessa sequenza. 2/17 Image
La scossa delle 19:34 venne avvertita in una vastissima zona del nostro paese, le segnalazioni dell'epoca arrivarono fino alla Pianura Padana verso nord e fino alla Sicilia nord-occidentale verso sud, un dettaglio che ci fa capire subito la gravità di quel tragico evento. 3/17 Image
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Nov 15
Da quando mercoledì scorso è iniziata la corposa sequenza sismica in corso al largo delle Marche, sui social è tornata in voga la teoria popolare secondo la quale tanti piccoli terremoti scaricano a poco a poco l'energia prevenendo una scossa più forte. Ma è davvero così? NO! 🧵
La scala Richter è infatti una scala logaritmica, il che vuol dire che ogni due decimi di magnitudo l'energia sprigionata dal terremoto raddoppia, in pratica in questa scala 2+2 non fa 4 ma 2,2. Proviamo a fare un piccolo esempio pratico con lo scenario marchigiano:
A puro scopo esemplificativo pensate se TEORICAMENTE il sistema di faglie coinvolto al largo delle Marche fosse carico e pronto a produrre un terremoto di magnitudo 6.0. E bene dissipare tutta quell'energia con una sequenza di terremoti di magnitudo inferiore è impossibile.
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Aug 27
Esattamente 139 anni fa avveniva una delle eruzioni vulcaniche più potenti e distruttive che si sono verificate nel corso della storia moderna dell'umanità. Stiamo parlando della terribile eruzione prodotta dal vulcano #Krakatau (o Krakatoa) il 27 agosto del 1883.
L'eruzione del 1883 è iniziata durante il mese di maggio con delle sporadiche ma intense esplosioni che si sono susseguite per interi mesi, un fenomeno che aveva stupito e affascinato moltissimi marinai locali.
Secondo i racconti dell'epoca tale attività tendeva a generare delle modeste colonne eruttive che occasionalmente si elevavano in quota anche per 9-10 chilometri e provocavano una modesta ricaduta di cenere e lapilli in tutta l'isola principale presente al centro della caldera
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May 20
Alle ore 04:03 del 20 maggio di dieci anni fa, un forte #terremoto di magnitudo 5.8 stava per dare inizio ad una lunga e stressante sequenza sismica che ha interessato l'Emilia Romagna, più precisamente un'ampia zona delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. 🧵👇🏻
La scossa del 20 maggio ha avuto un epicentro localizzato nei pressi di Finale Emilia, un piccolo comune che si trova a circa 30 chilometri di distanza da Ferrara.
Il terremoto in questione è stato avvertito dalle Marche alla Toscana e dal Friuli al Piemonte, con i maggiori danni che si sono concentrati tra Mirandola, Canaletto, Cavezzo e Finale Emilia, una particolare area in cui sono state registrate anche sette vittime.
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May 19
Durante la scorsa settimana, mentre la pagina si trovava momentaneamente in pausa, il cratere di sud-est dell'#Etna è tornato a dare spettacolo con una nuova bellissima eruzione effusiva che ha avuto inizio nel corso della serata di giovedì 12 maggio. Foto di @VjKar 🧵👇
L'eruzione è iniziata con l'apertura di una piccola frattura eruttiva sul fianco settentrionale del cratere di sud-est, la nuova vetta del vulcano attivo più alto d'Europa.

Essa ha iniziato ad alimentare una colata di lava piuttosto viscosa - ovvero poco fluida - che con il passare dei giorni si è espansa tra la Valle del Leone e la parte più alta della Valle del Bove, una particolare area dell'Etna completamente deserta. Foto di Claudio Bert
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May 18
Il 18 maggio di 42 anni fa stava per avere inizio una delle eruzioni vulcaniche più importanti ed iconiche della storia della vulcanologia moderna. Stiamo parlando della catastrofica eruzione che ha interessato il vulcano St. #Helens, negli Stati Uniti. 🧵👇 Image
La sequenza sismica che ha preceduto l'eruzione del 18 maggio è iniziata nel corso del pomeriggio del 20 marzo con un importante terremoto di magnitudo 4.1, un evento che ha messo in allerta gran parte dei vulcanologi della zona. Image
Con il passare delle settimane, il numero e l'intensità dei terremoti non è diminuito ma anzi, in un primo momento ha subito un improvviso aumento che si è poi stabilizzato nei giorni e nelle settimane successive. ImageImage
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