#31dicembre domani l’Ucraina festeggia uno dei suoi eroi nazionali: Stefan Bandera, collaborazionista dell’invasore tedesco che portò all’estremo il nazionalismo ucraino affiancandolo al nazismo. Il dibattito su questa figura 1/10

haaretz.com/world-news/eur…
co-responsabile dello sterminio di ucraini (dissidenti ed ebrei). Dopo Maidan si è fatta largo in 🇺🇦 rilettura della storia del Paese x dare corpo al desiderio (non discuto il merito ma la narrazione) di tagliare i legami con passato russo e sovietico
2/10
wiesenthal.com/search/?q=Band…
La cosa a mio avviso è un autogoal fosse solo perchè anche con il sangue di milioni di soldati ucraini sovietici si salvó quella patria e si spinse Hitler nel bunker. Su questo revisionismo si è scritto dopo Maidan (per es 👇) dopo l’invasione russa
3/10
foreignpolicy.com/2016/05/02/the…
Tale dibattito è stato spento con il solito binomio aggredito-aggressore nell’ottica tipica di ogni guerra: la santificazione dell’amico, demonizzazione del nemico. oltre che x non dar sponda alla patetica propaganda putiniana sulla denazificazione. Abbiamo così trasformato
4/10
i neonazisti dichiarati di Azov in lettori di Kant e cultori di arte antica asiatica Noi italiani abbiamo de facto rinunciato persino a chiedere giustizia per un nostro connazionale ucciso dalla soldati ucraini (Andy Rocchelli). Ma la domanda che mi pongo è un’altra.
5/10
Questo revisionismo, questo banderismo, questo nazionalismo che noi alleati stiamo avallando aiuta davvero l’Ucraina? A livello tattico forse sì, nel breve termine serra le fila del consenso interno, magari aiuta il reclutamento ma a più lungo termine?
6/10
La mia risposta è no. X svariati fattori. Sul piano internazionale un Paese che forgia la sua storia intorno a Bandera è imbarazzo per gli alleati (pensate non ad ora quando la guerra mette ogni obiezione a piacere) e dubito possa anche essere in linea con principi della UE
7/10
A livello interno, tale semplificazione riduce ad unità la “terra di confine” che in realtà è una sovrapposizione di influenze polacche, russe, greco-turche e a sua modo anche italiane (fosse solo per il legame con Napoli).
Ha tutta una serie di effetti negativi che sono
8/10
Ben spiegati da un autore ucraino @Volod_Ishchenko in un articolo complesso ma da leggere. Articolo che gli è già costato attacchi on line da parte di quegli influencer bellicisti ucraini (filo occidentali) che noi occidentali abbiamo eletto ad unica
9/10

newleftreview.org/issues/ii138/a…
Voce legittima su cosa sia giusto per l’Ucraina (quasi sempre dicono “armi”).
Mia modesta riflessione: sostenere l’ucraina non puô essere solo dare armi ma anche aiutarla a non cadere nella trappola di un passato imbarazzante che ne ipoteca il futuro e l’unità interna.
10/10
A beneficio chi non ha letto i link proposti nel mio thread uno dei tweet del direttore del comitato ebraico di Kiev: “la principale idea di Bandera era pulizia etnica dei polacchi e uccisione degli ebrei”

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Dec 29, 2022
#29dicembre quello che sta accadendo in Afghanistan (la povertà feroce, la trasformazione delle donne in macchine per l’uomo, la mortificazione delle minoranze etniche) è colpa dei talebani certo ma ha dei responsabili ben precisi che sono Usa, Ue, Russia e Cina. Le (1/2)
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L’inerzia della comunità internazionale (per vari motivi) ha consentito All’ala militare dei talebani di consolidare la sua vittoria sull’ala diplomatica, già cominciata con la formazione del governo nel settembre del 2021. La tolleranza verso il Pakistan (stato principe (1/2)
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Dec 29, 2022
#29dicembre quello che sta accadendo in Afghanistan (la povertà feroce, la trasformazione delle donne in macchine per l’uomo, la mortificazione delle minoranze etniche) è colpa dei talebani certo ma ha dei responsabili ben precisi che sono Usa, Ue, Russia e Cina.
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All’ala militare dei talebani di consolidare la sua vittoria sull’ala diplomatica, già cominciata con la formazione del governo nel settembre del 2021. La tolleranza verso il Pakistan (stato principe tra quelli sponsor del terrorismo) ha consentito ai servizi di Islamabad
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Dec 23, 2022
#23dicembre ieri ho parlato con un collega che stimo tanto. Mi ha detto: Maledetti Pacifisti è uscito a maggio ma oggi è più attuale che mai.

Mi sono emozionato per il complimento poi perô ho avuto la nausea perchè è triste avere ragione dopo 303 giorni di mattanza
1/8
È triste pensare che c’è gente che gioisce della morte pur di fronte a 11 mesi di sofferenze inutili. È vomitevole pensare che se si fosse cercata pace da subito oggi non saremo qui a contar cadaveri. È assurdo vedere che c’è gente (formalmente titolata) che sdogana
2/8
Sui giorbali ragionamenti da bar (dopo 2 bianchetti). Mi fa paura sentire concetti che ci proiettano fischiettando negli anni 20 del secolo scorso e vedere quanto il #PUB (lo scrissi a marzo) stia corrodendo la democrazia nel nostro Paese senza che dal mondo politico nessuno
3/8
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Dec 22, 2022
Un thread sullo stato di certo giornalismo italiano (che si riflette sui social).
Ieri ho pubblicato un articolo esclusivo del WP secondo cui i servizi occidentali mesi dopo l'esplosione dei gasdotti non hanno raccolto prove sulla responsabilità russa.
1
washingtonpost.com/national-secur…
Quella stessa responsabilità russa che secondo diversi governi/autorità occidentali era fuor di dubbio già poco dopo la notizia dei danneggiamenti.
Insomma materia per interrogarsi su come siano state lanciate quelle accuse, con quale senso di irresponsabilità politica
2
visto che non hanno fatto altro che inasprire la narrazione bellicista e il clima sfavorevole alla pace, scopriamo oggi senza prove.

Facevo anche notare che non era logico che Russia facesse esplodere un suo assettat strategico per giunta quando stava guadagnando come non mai.
3
Read 20 tweets
Nov 28, 2022
#28novembre la libertà di stampa in Italia non ha mai goduto di ottima salute (posizione 58, tra Macedonia e Niger, nel Press Freedom Index) ma negli ultimi dieci mesi sono accadute cose da brividi. Da ultimo la violazione del principio chiave del giornalismo, la tutela
1/6
della fonti, con l'azione giudiziaria contro @reportrai3 per aver diffuso un video girato in un luogo pubblico con due personaggi pubblici. Fantastico.
Prima però, nel clima creato dal #PUB, abbiamo visto liste di proscrizione di giornalisti presentate in Parlamento,
2/6
visto sulla prima pagina del primo quotidiano italiano la pubblicazione dei fotosegnalati perchè quinta colonna russa in Italia (dossier dei servizi, ah no...i servizi dicono di no), letto interrogazioni parlamentari in cui i politici di fatto dicevano ai giornalisti
3/6
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Nov 25, 2022
#25novembre mi sconvolge l’incapacità e/o la non volontà di tanti opinionisti con l’elmetto e degli adoratori dell’idolo della guerra, di riflettere sulla spirale nella quale si sono infilati. Ai primi di settembre davano la guerra per finita, con la rotta di Kharkiv poi
1
hanno messo il fiocco all’esplosione su un ponte definendolo regalo per compleanno Putin, ancora si sono commossi per il ritiro da Kherson. In termini di pensiero (scusatemi se uso delle categorie e non mi abbandono alla rissa social) credono nella guerra come soluzione perché
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credono nella vittoria. È un errore colossale frutto di ignoranza, malafede, tifo, interessi piccoli e grandi, fragilità personali che si illudono di nascondere facendo garrire il vessillo bellico. La strada che hanno scelto è la stessa che ha portato oggi l’Ucraina
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