Thread by @_Nico_Piro_

#3gennaio fino a quando durerà questa guerra? “il tempo necessario a riorganizzare la globalizzazione” è la risposta che da mesi sottopongo a chi partecipa ai miei incontri. Dal campo di battaglia possono arrivare elementi chiave per la durata del conflitto certo ma
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Il peso dell’economia è superiore a quello di fattori tattico-strategici e diplomatici. Gli Usa stanno facendo l’impossibile per liberarsi dalla loro dipendenza dalla Cina (e dall’anello debole Taiwan). Da un lato (per i prodotti low tech) stanno guardando ai terzisti messicani
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In sostituzione dei cinesi, per i chip stanno investendo cifre iperboliche per tornare ad essere nella partita dei grandi Paesi produttori (che hanno smesso di essere dagli anni 90). Del resto come puoi far la guerra ad un Paese da cui dipendi per quasi ogni bene di consumo?
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Per i chip che sono ormai la pietra filosofale dei nostri tempi? Intanto i rapporti tra Russia e Cina si stanno rafforzando come dimostra il nuovo incontro (a distanza) tra Xi e Putin con relativi strali del Dipartimento di Stato. Cina e Russia si sono detestati amabilmente
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anche quando avevano una bandiera quasi simile. Oggi si guardano con diffidenza ma hanno un nuovo rapporto. La Russia ha bisogno di beni di consumo, la Cina di mercati. La Russia sta diventando per la Cina quello che era per l’Europa: un granaio e una pompa di carburante
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In questo matrimonio destinato a non essere di convenienza, il caso dei droni Shahed (forniti da Iran) dimostra quanto importante sia il ruolo di Paesi amici ma non potenti come la Cina,
Paesi che hanno sviluppato specifiche tecnologie o che hanno competenze per farlo entrano
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In quel “paniere” necessario a sostituire i fornitori occidentali che con le sanzioni sono ormai inaccessibili. Per esempio, nell’asse tra i BRICS è crescente il ruolo dell’India (di cui la Russia è diventata primo fornitore di petrolio).
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Da capire in questo quadro cosa accadrà all’Europa che sin’ora giocava la sua partita economica tra Russia, Cina e Usa. Con la rinuncia UE alla neutralità siamo sempre più legati agli Stati Uniti. Sarà abbastanza per l’Europa? Tornerà in auge quel pericoloso
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Trattato di libero scambio Usa-Ue di cui si è discusso per anni?
Alcuni dei processi cominciati a marzo matureranno in molti anni (se mai arriveranno in porto, per esempio il superamento dei petrodollari) altri sono in corso a più breve termine, un loro primo assestamento
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Sulla spinta della necessità di tornare a fare affari serenamente (della Cina ma non solo) probabilmente coinciderà con la fine negoziata del conflitto. Sempre che l’Europa in questo lasso di tempo sia riuscita a tenere fede alla richiesta fattele da Trump e presa sul serio
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Con questo conflitto: investire il 2% del PIL in armi, mettendosi così in condizione di difendersi da sola, magari sotto guida della democratica Polonia con meno centrali Francia-Germania (dipendenti dal gas russo ma anche legate ai mercati cinesi)
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buff.ly/3YRm5nf