Thread by @RockOthers

MASTERS OF METAL by @FabioLisci
#MastersofMetal #TommyIommi @tonyiommi
L’altro giorno, cercavo qualcosa di nuovo da riascoltare, e come spesso mi succede, il “nuovo” lo cerco tra i miei vecchi dischi. Così mi è capitato tra le mani questo LP, “IOMMI” di Tony Iommi. Dopo averlo

riascoltato mi è venuta l’idea di proporlo nella mia rubrica. Nel 2000, Tony Iommi realizzò un album con vari cantanti solisti, intitolato semplicemente “Iommi”. Precedentemente, aveva realizzato già due album che potremo classificare di fatto

come album solisti: iI primo è stato Seventh Star del 1986, pubblicato come "Black Sabbath featuring Tony Iommi", con Glenn Hughes alla voce, poi, dieci anni dopo, ha registrato un altro album con Hughes, conosciuto come "Eighth Star", che è stato pubblicato solo nel 2004

(dopo che la batteria di Dave Holland è stata nuovamente registrata da Jimmy Copley) come “The 1996 DEP Sessions”. Le dieci canzoni che compongono “ Iommi” presentano ciascuna un vocalist ospite di prim'ordine. In realtà,

su "Who's Fooling Who" vi sono tre quarti dei Black Sabbath poiché include il cantante Ozzy Osbourne e il batterista Bill Ward. Gli altri cantanti sono Henry Rollins dei Black Flag e della Rollins Band, Skin degli Skunk Anansie, Dave Grohl dei Foo Fighters, Phil Anselmo dei

Pantera e dei Down, Serj Tankian dei System of a Down, Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, Ian Astbury dei Cult, il compianto Peter Steele dei Type O Negative e Billy Idol. I musicisti ospiti includono il chitarrista dei Queen Brian May, il batterista di John Mellencamp Kenny

Aronoff, il batterista John Tempesta all’epoca nei White Zombie , il bassista dei Soundgarden Ben Shepherd, il batterista dei Soundgarden e dei Pearl Jam Matt Cameron e il bassista dei Black Sabbath degli anni '80 Laurence Cottle.

Henry Rollins canta in "Laughing Man (In the Devil Mask)", il brano di apertura del disco: il suo riff principale stop-and-go simile agli Helmet e la voce “stonata” gli conferiscono un suono completamente anni '90 che ha poco in comune

con i riff doom tipici di Iommi. La voce di Skin in "Meat" è contenuta all'inizio, ma diventa progressivamente più audace. "Goodbye Lament" con Grohl, ha un taglio commerciale, non a caso fu il primo singolo dell'album, che ne consentì una grande

diffusione radiofonica. “Time Is Mine”, è un brutale riff-fest di cinque minuti che è probabilmente il migliore brano dell'album. Se non fosse stato per la voce roca (ma adatta) del frontman dei Pantera e dei Down, Phil Anselmo, la canzone

avrebbe potuto facilmente inserirsi in uno dei primi album dei Black Sabbath. Altro momento saliente è “Patterns”, dove canta Serj Tanikan dei System Of A Down. “Patterns” mette in mostra Serj che canta su alcuni riff doom metal

più che eccellenti, mantenendo la propria personalità stilistica. La più grande sorpresa è "Black Oblivion", con l’interpretazione di Billy Corgan praticamente perfetta. Sebbene la canzone contenga alcuni dei migliori lavori di chitarra

dell'album, è forse un po' troppo lunga (oltre otto minuti). Ian Astbury si adatta perfettamente a "Flame On". La voce inquietante del compianto Pete Steele, i riff ronzanti di Iommi e i testi contorti rendono "Just Say No to Love" uno tra i

migliori episodi dell’album. “Who's Fooling Who”, è un brano mostruoso, immenso, meraviglioso, suonato da tre quarti della formazione originale dei Black Sabbath (Iommi, Ozzy Osbourne e Bill Ward). Infine, l'album si chiude con “Into The Night”,

anch'essa una tra le migliori canzoni del disco, grazie alla forza vocale magistrale di Billy Idol. In conclusione, si tratta di un eccezionale sforzo solista di Tony Iommi,

che ogni vero fan dei Black Sabbath dovrebbe assolutamente aggiungere alla propria collezione. Buon Ascolto🖤🖤