Molti mi fanno addirittura i complimenti (!!) per il fatto che non odio nessuna squadra, non esulto mai per le sconfitte degli altri, non insulto nessuno, festeggio solo per le vittore della mia squadra.
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Questa cosa viene dal #running: tu non corri mai per vincere, non corri per battere qualcuno, ma per migliorare te stesso; se in un gara vedi qualcuno 100 metri avanti a te, provi a raggiungerlo e se lo superi sei contento per te, e sei contento se lui riesce a seguirti
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Nel #running non c'è odio (o ce n'è molto poco), siamo tutti nella competizione di battere i nostri limiti, siano essi una maratona, un 10 mila o anche solo la campestre della scuola intorno al parchetto
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E' la sana competizione sportiva, quella per cui ti impegni al massimo e rispetti che per fare una mezza maratona ci impiega anche mezz'ora meno di te e quando arrivi è già a tavola.
Meno odio, più sport!
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Da più parti si critica il modello industriale scelto dalla Juve, grossomodo negli ultimi 10 anni, attribuendo ai "Ricavi da Players Trading", cioè le c.d. "Plusvalenze", un ruolo predominante in tale modello.
Ma è proprio così? Vediamo.
Un thread
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Come noto, un modello moderno di sfruttamento di un Club calcistico lo colloca a cavallo fra una enternainment company ed una società che sfrutta un marchio, un modo di essere, una visibilità (da qui derivano gli investimenti necessari, dalle infrastrutture al marchio stesso).
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In un moderno Clb quindi vi la presenza di più linee di ricavo:
-Diritti TV (domestici e internazionali)
-Ricavi da Stadio (matchday + altre attrazioni)
-Sponsorizzazioni (maglia, tecnico, stado, naming)
-Merchandising (magliette e gadget)
-Players Trading (P.T.)
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Andrea Agnelli e le persone da lui scelte, a partire dal 2010, hanno impostato una svolta nella gestione della Juventus, verso un modello industriale moderno vòlto allo sfruttamento di tutte le linee di ricavo a disposizione di un Club calcistico.
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Lo stadio di proprietà, lo sfruttamento del marchio (sponsorizzazioni) e il merchandising hanno portato il fatturato core (senza diritti TV e senza Players Trading) ad un massimo di oltre 250 milioni nel 2019
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Gli ottimi risultati sportivi hanno fatto salire anche i ricavi per diritti TV, che sono andati per due volte sopra i 230 milioni di euro (2017 e 21); il Players Trading, fra il 2017 ed il 2019, è stato sopra i 100 ml, fino ad arrivare ai 172 ml del 2020.
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Eccovi alcuni spunti da questa intervita a Philip Roth concessa a Benjamin Taylor (suo amico e confidente, uno dei pochi autorizzati a leggere le bozze dei suoi libri) in occasione del Man Booker Prize del 2011.
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Una prima annotazione: Seymour Levov (lo Svedese, protagonista di Pastorale Americana) è stato, dice Roth, una “ribellione”, una reazione positiva allo stralunato, sguaiato e disperato Mickey Sabbath, protagonista de Il Teatro di Sabbath (definito un “helzapoppin book”)
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Interessante la definizione che Roth dà del suo alter ego, Nathan Zuckerman, come “mediating intelligence” fra lui ed il lettore; Zuckerman “mi ha liberato” sostiene Roth, in riferimento all’uso di questo espediente narrativo (ad esempio in tutta la Trilogia Americana).
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"Preferisco chiedere i soldi ai risparmiatori italiani".
Allora vediamo un attimo: questa dichiarazione di Salvini fa parte di un refrain molto usato in area sovranista: il fatto che il debito debba essere preferibilmente in mano a risparmiatori nazionali (tipo Giappone).
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Perchè?
Da un lato vi è la retorica delle "banche cattive", della "finanza cattiva": i sovranisti ritengono che questi soggetti distorcano gli eventi, diano letture sbagliate delle politiche finanziarie di un Paese, e li prendano per il collo.
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Quindi, se i titoli di Stato vengono sottoscritti dai cittadini, e non da istituzioni finanziarie, il Paese sarebbe più sicuro, meno esposto alla speculazione, dicono i sovranisti.
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Inizia ufficialmente, con uscite esplicite di Salvini, il "trip" della Lega sugli anni Ottanta, che chi "discute" con i #noeuro da anni ha imparato a conoscere: la lira, la Milano da bere, le ipotetiche collocazioni come "quarta potenza", i mutui e la prima casa.
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Sarà questo un viaggio retorico che durerà: con esso la Lega guarda al passato, a come eravamo grandi e belli, a come crescevamo "quando c'era la lira", cioè prima di Maastricht e dell'Euro, quando c'era la Comunità Europea (e non l'Unione Europea).
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Io non sono economista, si potranno incaricare loro di sbugiardare certi assunti su come è bella l'inflazione e su come è bello incrementare il debito pubblico (salvo poi subire crisi monetarie come quella del 92...)
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Due anni fa moriva Philip Roth (1933-2018).
Sapete bene quanto io lo ami, non voglio tediarvi molto sul punto.
Qui, come lo scorso anno, voglio solo raccogliere un po' di materiale su di lui: il mio modo per ricordarlo, nel #RothDay
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Ho scoperto ad esempio, che sono passati vent'anni dalla mia prima lettura di Lamento di Portnoy: fu uno scossa per Roth scriverlo, lo è stato per me leggerlo (e rileggerlo)
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quest'anno abbiamo una novità: @piano_inclinato mi ha dato la possibilità di scrivere di letteratura; qui ho parlato di Nemesi, ultimo romanzo di Roth (dal primo grande successo all'ultimo insomma).
---> pianoinclinato.it/nemesi-roth-ep…