La politica di gestione dei casi di emergenza in mare in un'ottica di repressione e non di soccorso, inaugurata a partire dal 2019, ha portato domenica alla più grave strage degli ultimi anni sulle coste italiane. [Thread]
Come è possibile che il Centro nazionale di coordinamento (Ncc) che ha sede presso il Ministero dell’Interno abbia classificato il caso di un'imbarcazione con 200 persone a bordo con onde fino a 2,5 metri, come "operazione di polizia" e non come evento SAR - “Ricerca e Soccorso”?
La stessa Guardia Costiera nel 2017 agiva considerando "ogni imbarcazione sovraffollata un caso SAR di per sé". Allora, chi da Roma non ha dato l'ordine alla Guardia Costiera di #Crotone di intervenire?
Secondo il Comandante della Capitaneria di porto di #Crotone, le loro "motovedette avrebbero potuto navigare anche con mare forza otto". Perché lasciare quindi intervenire motovedette inadatte come quelle della GDF costrette a rientrare lasciando il caicco in balia del mare?
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📊 Migrazione legale e sicura: è quello che chiediamo noi e che chiedono tutte le forze politiche, ma se non esistono strumenti per attuarle l'obiettivo diventa impossibile e la narrazione un'ipocrita propaganda.
si può migrare legalmente in Italia? In concreto, no. 🧵
👉 Il numero di persone che possono ottenere un permesso di soggiorno per motivi di lavoro è regolato dal decreto flussi. Un meccanismo tortuoso e complesso. Il decreto finisce per essere una sanatoria per le persone già presenti in Italia e non per permettere nuovi ingressi.
👉 Non esiste un visto di ingresso “per ricerca di lavoro” come richiedono da anni molte associazioni.
👉 Non è riconosciuto un diritto di ingresso per la richiesta di asilo e di protezione umanitaria. La richiesta di protezione può essere presentata solo una volta nel paese.
Le affermazioni della ministra Lamorgese ieri a @chetempochefa, rispetto ai fermi delle navi Ong, sono inaccettabili.
Il governo criminalizza l'attività delle nostre navi dopo che per anni la @guardiacostiera le ha incoraggiate a operare con qualunque mezzo pur di salvare vite.
Ci contestano ipocritamente di non poter trasportare tutte le persone che soccorriamo.
Ma siamo costretti a farlo dalle omissioni delle autorità e dalla loro complicità nei respingimenti illegali.
Il governo ha fermato 6 navi Ong senza fornire alternative alla loro presenza.
Questo abuso dei mezzi a disposizione dell'amministrazione ha provocato morti e tragedie.
In uno fra gli ultimi casi, 5 persone sono annegate mentre #SeaWatch4 riceveva una segnalazione a cui non ha potuto rispondere a causa del fermo.
Nel 3° anniversario del memorandum tra #UE e #Libia continuiamo ad essere testimoni delle conseguenze nefaste dell'accordo. Tutto ciò mentre l'UE accetta che la violenza nei campi libici e le morti in mare diventino strumenti deterrenti contro chi attraversa le sue frontiere 1/6
L'equipaggio di #Moonbird ha assistito alla cattura da parte della GC libica di un imbarcazione con 17 persone a bordo che navigava nella zona SAR maltese.
Precedentemente avevamo informato tutti i centri di coordinamento di soccorso marittimo, attendendo invano istruzioni 2/6
Nel frattempo @openarms_it, riceveva istruzioni dalla cosiddetta GC libica di non avvicinarsi all'imbarcazione, nonostante questo avrebbe permesso di portare tutti in salvo. I nostri tentativi seguenti di contattare le autorità maltesi non avevano egualmente successo 3/6
🎙”Sono passati 6 anni e invece di cercare di evitare tragedie simili, gli Stati membri UE si sono impegnati in una politica di esternalizzazione, in una prassi di respingimenti e omissioni di soccorso delegando alla #Libia paese in guerra”.
🎙”Nella mia prima missione a bordo di #SeaWatch abbiamo salvato centinaia di vite umane e siamo intervenuti su un terribile naufragio in cui erano coinvolte anche navi militari UE. Ricordo che la nostra nave era circondata da corpi galleggianti”.
🎙”Siamo rimasti fino all'alba raccogliendo corpi con la Nave Vega della #MarinaMilitare.
È stato alienante usare i giubbetti di salvataggio per marcare i cadaveri, legandoli a una mano o a un piede, per non lasciarli affondare prima che i soccorritori potessero recuperarli".