All’epoca frequentavo Robert De Niro che era a Roma per girare “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone, ed una sera mi chiamò.
Mi chiese:
- Gianni, come va? Che hai da fare oggi?
Io gli risposi
- Sono con Muhammad Ali stasera, stiamo per andare a cena.
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De Niro sobbalzò e disse:
- Con chi è che stai? Cioè, stai andando a cena con Muhammad Ali e non me lo dici? Cioè è il mio idolo di sempre. Io vengo a cena con te stasera Gianni.
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Dopo un po’ ricevetti una telefonata di Sergio Leone, per la verità un po’ arrabbiato, e mi disse che De Niro non sarebbe potuto venire perché quella sera avevano un importante incontro per definire alcune scene del film, quindi non si poteva fare nulla.
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Io gli dissi che in realtà non c’entravo niente, stavo solo andando a cena con Muhammad Alì e Robert si era voluto aggiungere.
A quelle parole, Leone disse:
– Cosa??? Cioè tu e Robert state andando a cena con Muhammad Ali e non mi avete detto nulla?
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Volle a tutti i costi accodarsi anche Sergio Leone.
A quel punto mi preparai e, una volta pronto, stavo quasi per uscire, ma suonò di nuovo il telefono.
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Era il premio Nobel Gabriel García Márquez che era a Roma per cenare anche lui con Sergio Leone e De Niro, ma aveva appena appreso che l’incontro era saltato perché c’era una cena con Muhammad Ali.
Morale della favola?
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Ci ritrovammo tutti a cena da “Checco il Carettiere” e mi ricordo che mettemmo tutte le donne da una parte del tavolo e noi dall’altra, perché non volevamo assolutamente farci disturbare; e passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match.
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Ci raccontò tutto.
Io, De Niro, Marquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini.
Una #lista che si voglia presentare alle prossime #elezioni deve raccogliere in ogni collegio plurinominale almeno 750 sottoscrizioni (ma per evitare cattive sorprese può presentarne fino a 2000).
I collegi plurinominali della Camera sono 49, quelli del Senato sono 26.
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Quindi per candidarsi in tutta Italia bisogna raccogliere almeno 36.750 #firme per la #Camera e 19.500 per il #Senato. E chi firma per la Camera può farlo anche per il Senato (ora il corpo elettorale dei due organi coincide: anche per il Senato votano tutti i maggiorenni).
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Perché l'ordinamento prevede la raccolta delle firme? Per evitare che un qualunque pincopallino presenti delle liste che non hanno nessun sostegno nel Paese. Questo spiega anche il motivo per cui è previsto che le liste che rispondono a certi criteri ne siano esentate.
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Oggi parliamo di #Castelguidone.
Un ridente paesino che, secondo Wikipedia, conta 301 abitanti.
Si trova in Abruzzo,nella parte sud della provincia di Chieti. In pratica confina con il Molise.
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A Castelguidone ieri si votava per eleggere il #sindaco.
Un solo candidato.
E quando c'è un candidato solo, è vero che si è sicuri di arrivare primi, ma non si è sicuri di vincere.
L'art. 72, c. 10 del Testo Unico sugli Enti Locali (TUEL per gli amanti delle sigle) è chiaro.
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Devono andare a votare almeno il 50% degli elettori e di questi almeno il 50% deve votare quel sindaco.
Per questo in casi del genere spesso di crea una lista civetta, che magari prende 1 o 2 voti di qualcuno che sbaglia a votare e così si aggira la legge e il doppio #quorum
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Leggere le cifre dei bilanci militari fa impressione.
Nel mondo si spendono ogni anno 1.981 miliardi di dollari in #spesemilitari.
Di questi 1.981 miliardi di dollari ben 1.103 (56%) sono quelli spesi dai 30 paesi appartenenti alla NATO.
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I 6 paesi NATO più spendaccioni (USA, Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Canada) spendono più del 90% di quei 1.103 miliardi di dollari.
Quindi questi 6 paesi NATO spendono più di quanto spendono i restanti 190 paesi circa messi insieme.
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Gli USA fanno la parte del leone. Da soli spendono 776 miliardi di dollari, il 39% delle spese militari mondiali. Per darvi un'idea, la Russia ne spende 67, che sono tantissimi ma sono comunque meno di un undicesimo di quelli spesi dagli USA.
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Fra poche settimane, il 2 giugno, cadrà il 75° anniversario del referendum istituzionale e dell'elezione dell'Assemblea costituente.
Per ricordarlo, ripercorrerò quei giorni attraverso le pagine de L'Unità.
Giorno per giorno attraverso le prime pagine e alcuni articoli. >>>
All'epoca l'Unità usciva dal martedì alla domenica, era di due sole pagine e costava quattro lire. La domenica invece le pagine diventavano quattro (la terza era quella culturale) e il prezzo saliva a cinque lire. >>>
Il 9 giugno Vittorio Emanuele III aveva abdigato a favore del figlio Umberto. L'intento era chiaro: il vecchio sovrano - compromesso con il fascismo - usciva di scena nel tentativo di orientare l'esito del referendum a favore della monarchia. >>>
Il #Molise ha una popolazione di circa 300k abitanti.
Ad oggi ha effettuato 28.146 somministrazioni di #vaccino. 12.019 al personale sanitario, 6.752 al personale non sanitario, 4.043 agli ospiti delle RSA, 4.252 agli ultraottantenni (non ospiti di RSA), 502 a membri delle >>>
forze armate, 578 al personale scolastico che poi sarebbe personale universitario. Perché all'università hanno dato le dosi e sono stati i medici universitari che hanno provveduto alla somministrazione. Per le scuole si inizierà domani e le vaccinazioni per l'intera regione >>>
si svolgeranno tutte a Campobasso. Il che vuol dire che molti dovranno farsi 150 km o più per vaccinarsi. Il tutto, per inciso, in una delle 3 regioni rosse, nella regione con il più alto RT d'Italia (1,66) >>> [continuo dopo]