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#MdT(Macchina del Tempo) 1983.
Quando Pietro Longo arriva al Bilancio (Governo Craxi), nel FIO ci sono ancora 1.210 miliardi assegnati, ma non ancora spesi.
A questi stanno per aggiungersi quelli assegnati per il 1984.
Ma cos'è il FIO?
Facciamo un passo indietro.
A un anno prima.
#MdT 1982 - Viene creato il FIO (Fondo per gli Investimenti e l’Occupazione) con lo scopo di sostenere gli investimenti pubblici, soprattutto tramite l’analisi di progetti di rapida esecuzione e di importante impatto sociale, in situazioni di restrizioni della spesa statale.
#MdT 1982 - Giorgio La Malfa ha avuto un’idea straordinaria per quanto riguarda i progetti presentati al FIO.
I finanziamenti gestiti da questo ente sono, almeno quelli effettivamente destinati agli investimenti, risorse pubbliche che devono essere spese con lungimiranza.
Per questo ha chiamato dagli Stati Uniti Enzo Grilli, che insegna economia internazionale e dello sviluppo alla Johns Hopkins University e lavora alla Banca Mondiale.
Lo ha nominato segretario alla Programmazione. L’esigenza?
Avere un’amministrazione più funzionale e credibile.
Grilli si è messo subito al lavoro.
Ha ingaggiato una dozzina di professionisti per la valutazione.
Qualcuno viene dal privato, altri dall'Università, altri da organizzazioni estere.
Li ha messi alle sue dipendenze sganciati dalla politica.
Ma cosa devono fare nello specifico?
Quello che fanno gli altri Stati.
Valutare i progetti presentati.
Selezionarli secondo criteri che ne verifichino le possibilità reali e il rapporto costi e benefici.
Tradotto: va bene fare un porto, verifichiamo se ciò è possibile (nel luogo indicato) e a chi e a che cosa serve
Come dite?
Ma è solo una cosa di buon senso? Già.
Eppure nessuno ci aveva mai pensato.
L’idea di base è di dare finalmente dignità allo Stato e di aumentare efficacia ed efficienza della spesa pubblica visto che ormai le risorse sono sempre più scarse.
Il nucleo di valutazione si è messo subito al lavoro. Per prima cosa ha compilato un manualetto di regole e parametri e l’ha inviato a tutte le amministrazioni regionali affinché ne prendano atto, invitandole a regolarsi prima di presentare progetti e relative richieste di fondi.
Ogni amministrazione, centrale o periferica che sia, deve presentare il suo progetto, ma deve compilare una scheda di descrizione con tutti gli elementi necessari affinché il progetto possa essere valutato. I costi, i benefici, i tempi di attuazione.
Una vera novità in Italia.
#MdT 01/10/1983 - A Pietro Longo, Ministro del Bilancio, questo nucleo di valutazione non va proprio giù.
Sta discutendo con Craxi, Goria e Amato della dotazione del FIO per il 1984.
Gli servono soldi per far fronte alla voragine di debiti della Siderurgia, Alluminio e Chimica.
Longo non sopporta questa faccenda del FIO in mano ai tecnici.
Dare a questa gente la possibilità di bocciare un progetto, solo perché ne beneficiano in pochi, è una cosa assurda.
Non si è mai vista una cosa del genere in Italia.
Ma che vadano al diavolo.
#MdT 23/12/1983 - Longo ha convocato il Cipe ed ha assegnato i fondi.
I finanziamenti sono stati vagliati dalle Regioni e sottoposti alla valutazione del nucleo di Grilli.
Ma qualcosa non torna.
Ci sono regioni, come la Liguria, tagliata fuori da ogni finanziamento.
La Lombardia, meticolosa per potersi far approvare tutti i progetti, ne ha presentati sei.
Approvato solo uno, il disinquinamento del fiume Lambro.
Ci sono soldi, tanti soldi, anche per regioni che non hanno presentato nessun progetto.
Come è possibile?
Con buona pace di Grilli e dei suoi uomini.
Hanno lavorato su 317 progetti presentati.
Ne hanno scartati 126 per carenza dei requisiti.
70 accantonati perché poco attendibili.
Il Cipe doveva lavorare sui restanti 121.
Longo ne ha approvati 57, ma 12 di questi scartati da Grilli.
#MdT 13/01/1984 - Grilli è arrabbiato, dopo che Longo ha richiesto una verifica su tutti quelli scartati. E’ tecnicamente impossibile oltre che scorretto. Mentre La Malfa e Andreatta discutono su quanto sta accadendo, Longo ha posto la parola fine al gruppo di revisione.
Con una delibera del Cipe, in barba al Parlamento, gli analisti possono continuare a lavorare, ma senza impicciarsi della convenienza dei progetti.
Nella delibera si legge: "nell’assegnare i fondi, si dovrà tenere conto di altri fattori, primo fra tutti le esigenze politiche".
Mentre Longo in Parlamento riafferma il primato della politica sui “tecnici del gruppo” che pretendono di sostituirsi ai politici, otto membri del gruppo di Grilli si dimettono.
#MdT 21/07/1984–Oggi anche Enzo Grilli si è dimesso.
E’ tornato a Washington sbattendo la porta. Nemmeno una parola di conforto da Craxi.
Era arrivato pieno di speranza.
Come Degan, che sperava di sistemare la Sanità, anche lui era finito per essere sconfitto dalla politica.
Grilli aveva tentato di legare la scelta degli investimenti pubblici a un minimo di equilibrio fra vantaggi per la comunità e oneri.
Sganciare la politica dai soldi pubblici.
E aveva perso.
Il FIO fu l’ennesimo esperimento destinato al fallimento.
Per carità, era tutto bellissimo.
Un sacco di soldi per finanziare programmi di investimenti costituendo un bel gruppo di valutazione per calcolare costi e benefici di ciascun progetto.
Tutto bellissimo.
Sulla carta.
La politica che inizialmente fa finta di adeguarsi e
il nucleo di valutazione che inizia a lavorare.
Le prime conclusioni e i primi ostacoli.
Allocare risorse che facciano da traino a una ripresa economica mettendo da parte la politica? Impossibile in questo Paese.
Per carità, nessuno pensava a una politica del passo indietro.
Si aveva però la speranza che i politici valutassero i progetti presentati dai tecnici, scartassero magari quelli poco accettabili politicamente, per poi concentrasi su quelli ritenuti validi per l’intero Paese.
Non andò così.
La politica si mise di traverso e fece fallire il tentativo.
L'ennesimo.
In fondo, come mi disse un vecchio democristiano: “Tranquillo, lo sconquasso dei conti pubblici di regola va di pari passo con un aumento di voti nelle urne elettorali”.
Ecco, appunto.
P.S. Ricordate l’unico progetto della Lombardia approvato dal Cipe?
Il disinquinamento del fiume Lambro?
Tranquilli. Non fu mai attuato.
Gli appalti finirono presto al vaglio della magistratura per tangenti.
L’Irva, società capofila del progetto, verrà liquidata nel 1993.
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Lo aveva ispirato il Presidente John Fitzgerald Kennedy e per lui, James Howard Meredith, era stata una sfida.
Dopo aver frequentato due anni la Jackson State University, con ottimi voti, aveva deciso di iscriversi in una università statale per soli bianchi.
Lui, un nero.
Malgrado la sentenza "Brown v. Board of Education" del 1954, dove la Corte Suprema aveva stabilito che la segregazione era incostituzionale nelle scuole pubbliche mantenute da tutti i contribuenti, quella Università continuava, nel 1962, ad accettare solo studenti bianchi.
Malgrado l’opposizione dell Governatore dello Stato, che aveva provocato scontri con morti e feriti, la mattina del 1º ottobre 1962, scortato da avvocato e sceriffo, Meredith si immatricolò all'Università statale, primo studente afroamericano della sua storia
“Freedman” chiamavano quelli come me, cioè un ex schiavo nero.
Una volta tornato libero avevo aperto un negozio nella cittadina di Pulaski, una cittadina del Tennessee.
Ricordo che fuori dal negozio avevo appeso un bel cartello con la scritta "equal rights", eguali diritti.
Una sera li vedemmo arrivare.
A cavallo, sei giovani bardati fino ai piedi con l’aria tutt’altro amichevole visto che avevano il volto coperto.
Li affrontai da solo chiudendo dentro casa mia moglie.
“Cosa volete?” gridai loro.
“Un secchio d’acqua” disse uno dei sei.
Glielo porsi e lui iniziò a bere.
Non so come fece a bere tutto il secchio senza prendere fiato.
(In realtà aveva una sacca di gomma nascosta sotto la tunica dove finiva la maggior parte dell’acqua).
Mussolini: «Sempre. Ci sono cose molto importanti da portare avanti. Come disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano»
Ciano: «Ci siamo mossi come da tuo ordine, Duce»
Mussolini: «Mi raccomando. Qui non si tratta solo della diffusione e dell’insegnamento dell’italiano nel Paese. Dobbiamo pensare anche ai territori alloglotti. In particolare dell'Alto Adige e della Venezia Giulia. Basta forestierismi. Hai letto i giornali al riguardo?»
“Tra breve andrà in vigore la legge relativa al divieto di usare parole straniere nelle insegne dei negozi e quelle poste all’esterno degli edifici. Sugli involucri e recipienti esibiti al pubblico, nelle vetrine e nell’interno dei negozi”.
Parola d’ordine dopo il terremoto: NECESSITÀ ED URGENZA. E niente gare.
Ricostruire, e alla svelta.
Il politico può indossare i panni del progettista e disegnare una strada, poi indossare i panni dell’amministratore e approvarla.
Infine diventare collaudatore e certificarla.
Giugno 1990.
Palazzo San Macuto è la sede della commissione d’inchiesta presieduta da Scalfaro.
Oggi è un giorno particolare.
È stato convocato da Scalfaro Elveno Pastorelli da tre anni commissario straordinario per la ricostruzione.
Nei mesi precedenti sono stati ascoltati Misasi (ministro del Mezzogiorno) e Vito Lattanzio (Protezione civile).
Tutti tendono a minimizzare, a dire che le cose stanno andando bene.
Certo, con qualche ritardo, ma secondo loro tutto va a meraviglia.
Da oltre 50 anni dove c’è una guerra, una calamità naturale, dove c’è sofferenza da alleviare e vite da salvare ci sono loro.
Come dopo il terremoto in Nicaragua del 1972 che distrusse gran parte della città di Managua uccidendo tra 10.000/30.000 persone. @MSF_ITALIA@MSF
Ed erano lì nel 1974, quando l’uragano Fifi devastò l’Honduras. avviando la prima missione di assistenza medica di lungo periodo.
Il primo loro grande intervento in una zona di guerra avvenne nel 1977 in Libano.
Nel 1978 hanno poi avviato attività per i rifugiati in Thailandia, nella regione di Ogaden e per i rifugiati eritrei in Sudan.
C’era una volta una città chiamata Utopia, in una grave crisi economica.
il governo non sa come far fronte alla situazione.
Come placare il popolo?
Semplice. Basta trovare un capro espiatorio.
Infatti oggi è un giorno particolare.
Il Parlamento ha promulgato un editto.
Un editto che stabilisce l'espulsione di tutti gli ebrei dallo Stato.
Sono loro i responsabili della crisi economica.
"Solo ripulendo dai giudei la città potrà rinascere a miglior vita" dicono i politici.
Aizzati dai politici, i cittadini hanno trovato finalmente qualcuno con cui prendersela, la causa di tutti i loro problemi.
Per questo la cittadinanza ha aderito entusiasta al piano di epurazione.
"Una volta ripulita dagli ebrei, la città potrà rinascere a miglior vita", ripetono