Il 20 gennaio 1991 il processo di dissoluzione dell'#URSS era già iniziato e anche se si sarebbe concretizzato solo il 26 dicembre dello stesso anno, appariva già irreversibile. Quel giorno i crimeani furono chiamati alle urne.
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Il quesito era chiaro: “Vuoi ripristinare la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di #Crimea come soggetto dell'#URSS e membro dell'Alleanza del Trattato?”
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1.441.019 crimeani, l'81,37% degli aventi diritto, si recarono alle urne e 1.343.855 (93,26%) votarono per il ripristino della RSSA di #Crimea.
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Il 27 marzo 1994, in contemporanea con le elezioni presidenziali, in #Crimea si tenne un referendum in tre parti:
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1. Sei a favore del ripristino della Costituzione della Repubblica di #Crimea del 6 maggio 1992, che regolamenta le relazioni tra la Repubblica di Crimea e l'#Ucraina sulla base di un trattato d'accordo?
Sì: 78,4%
No: 21,6%
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Sì: 78,4%
No: 21,6%
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2. Sei a favore del ripristino della Costituzione della Repubblica di #Crimea del 6 maggio 1992 che concede ai cittadini della Repubblica di Crimea il diritto alla doppia cittadinanza [russa e ucraina]?
Sì: 82,8%
No: 17,2%
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3. Sei favorevole a concedere lo status di legge ai decreti del presidente della Repubblica di #Crimea su questioni temporaneamente non regolamentate dalla legislazione della Repubblica di Crimea?
Sì: 77,9%
No: 22,1%
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Sì: 77,9%
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In risposta ai referendum, nel marzo del 1995 il Parlamento di #Kiev abolì la Costituzione della #Crimea e forzò il Parlamento della Repubblica di #Crimea a scrivere una nuova Costituzione che non tenesse conto dei risultati dei referendum.
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