Thread by @magicaGrmente22

#memorandum

La fine del trattato "Start-II": l'ulteriore declino dell'Europa

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con il congelamento della sua partecipazione al trattato, Mosca sottolinea che continuerà a " rispettare rigorosamente i limiti quantitativi delle armi strategiche offensive " indipendentemente

dall'attuale accordo russo-americano, ma che sarebbe " pronta per i test di ' armi nucleari , se Washington ne dovesse effettuare realizzate per primo.
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Grandi notizie per gli Stati Uniti

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A seguito del ritiro unilaterale degli Stati Uniti da tutti i principali accordi internazionali sul controllo delle armi nucleari, ad eccezione di quello sulla non proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1968, e da Start-II: ritiro nel giugno 2002 dal Trattato

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ABM sulla limitazione delle armi balistiche Missile
Defense Systems, ritiro nel maggio 2018 dall'accordo nucleare di Vienna Iran, ritiro nell'agosto 2019 dal trattato INF sui missili nucleari a raggio intermedio e ritiro nel maggio 2020 dal trattato "Open Skies" sulla

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verifica dei movimenti militari e la limitazione degli armamenti :
l'iniziativa russa del febbraio 2023 è davvero un'ottima notizia per gli strateghi americani.

I Paesi membri dell'Unione Europea, da più di 30 anni, hanno acquisito la certezza che nel futuro degli orizzonti
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visibili non dovranno più confrontarsi con minacce esistenziali - qualificate come tali, a torto o a ragione - e non saranno più coinvolti nei grandi conflitti che richiedevano ingenti patrimoni militari, a seguito della quale è stata posta in essere una politica generale

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di disinvestimento nei settori della difesa, da allora portata avanti con innegabile successo.

Tutte le iniziative emanate dai partiti a favore di un'Europa indipendente e forte non solo economicamente, ma anche militarmente, sono state vanificate.

Questa neutralizzazione ha portato a diversi importanti successi della politica estera americana: il significativo indebolimento del concorrente europeo nel campo degli armamenti, l'allargamento del mercato dell'industria americana degli armamenti sul suolo europeo e,

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soprattutto, come già detto, la neutralizzazione del
pericolo della creazione del blocco autonomo europeo di difesa degli Stati Uniti d'America.

Oggi è l'economia europea sull'orlo della recessione, accompagnata da un aumento senza precedenti del prezzo dei combustibili fossili unito al notevole aumento delle spese militari nella corsa agli armamenti.
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reseauinternational.net/la-fin-du-trai…

La Russia ha dichiarato che non uscirà dal trattato, ma sospenderà solo la sua partecipazione. Tuttavia, dato che il presente accordo, entrato in vigore nel 2011 e prorogato di 5 anni nel febbraio 2021, termina nel febbraio 2026, è altamente improbabile che prima della data

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della sua scadenza i russo-americani possano normalizzarsi punto di rilancio dei controlli reciproci dei siti strategici di difesa.

Lo scudo antimissile americano sul suolo europeo

Il momento giusto per Washington è arrivato: l'ulteriore dispiegamento di sistemi di difesa antimissile americani (ABM) nell'Unione Europea sotto gli auspici della NATO è imminente

Il flauto di Hamelin e le distorsioni della realtà

Per tutti gli esperti che non hanno perso il senso della realtà, è perfettamente evidente che la Federazione Russa non ha intenzione, da parte sua, né in passato né in questo momento, di entrare in guerra contro i paesi dell'UE

È solo stabilendo artificialmente nell'immaginario collettivo da parte della classe dirigente occidentale un'associazione dei valori ucraini con quelli degli europei e introducendo l'idea totalmente separata dalla realtà del destino comune dei due dalle tecniche di

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manipolazione delle masse , come il filtraggio e la distorsione della realtà attraverso lo strumento dei media mainstream, che le masse hanno acquisito fiducia nella gravità della minaccia russa.

Le future colossali spese di alcuni paesi dell'Unione Europea, tra cui

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Francia e Germania, nel cosiddetto riarmo convenzionale, costituiranno un impegno finanziario senza una reale relazione con l'ipotetica minaccia russa.
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Le parole dell'ex direttore della CIA William Casey, pronunciate nel 1981:

" Il nostro programma di disinformazione

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avrà raggiunto il suo obiettivo quando tutto ciò che il pubblico americano crede sarà sbagliato "
risplendono oggi sul vecchio continente con colori ravvivati.

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