Di certo il Generale Sabato Martelli Castaldi non immagina di morire da partigiano alle Fosse Ardeatine quando, nel 1933, a soli 36 anni, diventa Generale di brigata ed è ritenuto probabile successore di Balbo come Ministro dell’Aeronautica.
__ #25aprile#25aprile2023
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Eroe pluridecorato della 1 guerra mondiale e ingegnere, secondo alcune fonti ha inventato il “minuto di di silenzio”, al funerale di un altro aviatore.
Ma Sabato non è incline a compiacere il fascismo. Agli esordi del regime è punito per non essersi alzato ad applaudire il Duce
durante la visione di un film al cinema.
Una volta Generale, richiesto di parere sullo stato dell’aviazione italiana stila un lungo, critico e ironico rapporto in cui smaschera anche la grottesca pratica di spostare aerei per far sembrare la flotta più potente durante le parate
«Giove Pluvio permettendo e con una certa tal quale benevolenza di Eolo, avverrà tra giorni l’attesissima ‘kolossal girandola’ di Furbara, un campo di aviazione sperimentale nei pressi di Roma”.
Viene collocato a riposo senza stipendio e torna civile.
Fa l’usciere al Polverificio Stacchini di Roma, ma, in poco tempo, per le sue qualità, ne diventa direttore tecnico amministrativo.
Dopo l’8 Settembre decide di partecipare alla lotta di Liberazione ed entra nei partigiani con il nome di “Tevere”.
Tiene nascosta la sua seconda vita anche a moglie e figli.
Nella lotta trova al suo fianco l’amico ex generale Roberto Lordi, anche lui aviatore e pluridecorato eroe di guerra emarginato dal regime al punto da rinchiuderlo in un ospedale psichiatrico.
I due portano dinamite, armi, detonatori al fronte clandestino di Roma. Si procurano documenti di circolazione e salvacondotti sfruttando le conoscenze intessute negli anni distribuendoli a persone bisognose di aiuto. Nascondono partigiani e perseguitati nella tenuta di Lordi.
Quando i tedeschi arrestano il direttore Stacchini, all’oscuro delle loro attività, Sabato e Roberto si comportano con l’onore che ha contraddistinto tutta la loro vita: si costituiscono per scagionarlo.
I due generali vengono arrestati e tradotti in via Tasso.
Subiscono lunghe torture affinché tradiscano i compagni.
Entrambi, stoicamente, resistono.
Alla moglie scrive:
"Io non ho dato loro la soddisfazione di un lamento, solo alla 24esima nerbata risposi con un pernacchione che fece restare i tre manigoldi come tre autentici fessi.
Quel pernacchione della 24esima frustata fu un poema! Via Tasso ne tremò ed al fustigatore cadde di mano il nerbo. Che risate! Mi costò tuttavia una scarica ritardata di cazzotti.
Quello che più pesa qui è la mancanza di aria. Io mangio molto poco altrimenti farei male e perderei la lucidità di mente e di spirito che invece qui occorre avere in OGNI istante”.
Dopo l’attentato partigiano di via Rasella, i tedeschi decidono per la rappresaglia e il 24 marzo del 1944 anche i due amici Sabato e Roberto vengono uccisi con un colpo alla nuca alle Fosse Ardeatine insieme ad altre 333 persone, tra militari e civili, il più giovane di 14 anni.
Qualche ora prima di essere portato a morire Sabato, che sarà decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Militare, scrive queste parole sul muro della sua cella di via Tasso:
"Quando il tuo corpo
Non sarà più,
il tuo spirito sarà ancora più
vivo nel ricordo di
chi resta – Fa’ che
possa essere sempre
di esempio”.
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Il 24 Aprile si ricorda il "Grande Male", il Genocidio Armeno a opera della Turchia, tragedia quasi cancellata dalla storia recente e costata un numero stimato di oltre 1 milione e mezzo di morti tra il 1915 e il 1923.
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Il genocidio fu il tentativo della Turchia ottomana di arrivare alla cancellazione culturale, politica e fisica della minoranza etnica armena, di religione cattolica.
Fu anche una spoliazione gigantesca di beni.
La giustificazione con cui la Turchia inizia questo massacro è
legata alla “vicinanza” politica e ideologica degli armeni alla Russia zarista che ne sostiene le spinte indipendentiste e arruola battaglioni armeni come volontari all’esercito sovietico, sconfiggendo a più riprese la Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale.
Parlando di criminali di guerra, furono una ragazzina di 14 anni e il padre cieco a individuare per la prima volta uno dei più grandi latitanti del Novecento, Adolf Eichmann.
Accadde a seguito di un domino di coincidenze talmente incredibili che merita di farci un thread.
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Siamo a Buenos Aires, nel 1956.
Una sera, in una sala da cinema, a una festa per figli di immigrati tedeschi, un diciannovenne di nome Klaus conosce Sylvia Hermann, anni 14.
Iniziano a frequentarsi.
Klaus è bello biondo, occhi azzurri, ha uno moto degna di Steve McQueen.
Lei è carina, ottima studentessa, sogna di fare il college negli Stati Uniti.
Un giorno Sylvia invita a casa Klaus per farlo pranzare coi suoi genitori.
Il padrone di casa e padre della ragazza, Lothar Hermann, ha una grave disabilità: è cieco per via di un incidente.
E pensare che Dick Fosbury, l'uomo che cambiò per sempre l'atletica, era una pessimo atleta.
Nel 1963, quando frequenta un liceo del Massachussets, non riesce in nulla.
Così sceglie il salto, visto quanto è alto.
Ma pure lì è un disastro.
A dispetto della statura, non riesce a coordinare la serie di movimenti del salto ventrale.
Se il record del mondo è di 2,28 metri, Dick Fosbury non riesce a superare 1 metro e 50.
"Ero il peggior saltatore del mio team e di tutta la lega".
Vista la situazione disperata,
un giorno, mentre salta, Dick prova ad adattare il maledetto salto al suo corpo lungo e secco.
"Non è che io cercassi di vincere, cercavo di non perdere".
Inventa una strana torsione, girandosi di lato, invece che sulla pancia.
Dopo pochi tentativi capisce che funziona.
"Una poltrona per due" negli USA non è mai stato un film di Natale, infatti uscì a Giugno.
Non doveva nemmeno intitolarsi così ( ovvero "Trading Places") ma "Black and White" e essere interpretato da Gene Wilder e Richard Pryor.
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Quando Pryor rimase vittima di un incidente con una grave ustione si pensò al comico emergente Eddie Murphy, famoso per gli show live e la risata contagiosa, solo che Murphy era troppo giovane per Wilder e allora fu cambiata la coppia intera, ingaggiando Akroyd.
Dan Aykroyd era una scelta che poteva avere dei rischi, dal momento che era reduce dalla tragica morte dell'amico John Belushi con cui aveva interpretato "Blues Brothers".
Nel film ci sono diversi tributi a John Belushi: il fratello Jim appare travestito da gorilla e il numero
Forse non tutti conoscono le imprese di Ramzan Khadyrov, leader ceceno che piange ascoltando Putin, propone di degradare i generali che falliscono, sollecita l'uso dell'atomica, manda i figli minori a combattere gli ucraini.
Non solo sembra un cattivo da film, lo è proprio.
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Imposto da Putin in Cecenia per garantire un leader filorusso alla provincia ribelle, si è poi "legittimato" con elezioni "democratiche" e la risicata maggioranza del 97%.
Quando la giornalista Anna Politkovskaja lo intervistò, i due vennero quasi alle mani.
Lei non esitò a definirlo un pazzo e Khadyrov la minacciò di morte.
La giornalista sarebbe poi stata uccisa nel palazzo dove viveva a Mosca da sicari ceceni, sebbene il legame diretto dei killer con Khadyrov non sia mai stato provato.
Chi scattò questa foto in Argentina, negli anni '50, non poteva immaginare che l'operaio cerchiato in rosso che si spacciava per tale Ricardo Klement fosse in realtà Adolf Eichmann, ex tenente colonnello delle SS e responsabile dell'Ufficio Affari Ebraici.
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Di lui, sino a quel giorno, esistevano pochissime foto, quasi tutte risalenti a quando era un apprezzato ufficiale del Reich.
Eccellente manager della morte, Eichmann era abile quanto inflessibile nello stipare e mandare a destinazione i treni diretti ai campi di sterminio
Dopo la guerra Eichmann riuscì a fuggire con un documento italiano rilasciato dal comune di Termeno (BZ).
Con l'aiuto di una rete cui collaboravano Croce Rossa e alcuni sacerdoti filonazisti, nel 1954 salpò da Genova per Baires con un passaporto falso.
Ma...