#MdT (Macchina del tempo) 1969.
Lui è Phil Knight, giovane professore associato di contabilità e appassionato mezzofondista.
Ha fondato con dei soci la Blue Ribbon Sports, una società che importa negli Stati Uniti le Onitsuka Tiger, scarpe da basket giapponesi.
#MdT 1969- Carolyn Davidson, giovane studentessa d'arte dell’università di Portland è seduta su una panchina nei pressi della società.
Si lamenta di non avere nemmeno i soldi per comperare i colori a olio.
Knight sente tutto e le offre un lavoro.
Compenso: 2 dollari/ora
#MdT 1970 - Phil Knight comincia ad avere problemi con Onitsuka e vuole chiudere la collaborazione.
E' pronto a fare da solo.
Non solo scarpe da basket, ma anche da calcio.
Lo stabilimento di produzione è pronto a Guadalajara, in Messico.
Ma non ha un logo per la nuova società.
#MdT 1971 - Carolyn Davidson, studentessa di progettazione grafica (per poco, dato che si sta per laureare) lavora ancora per Phil Knight.
Lui le chiede di creare un logo accattivante.
Lo vuole migliore di tutti i suoi concorrenti e soprattutto che non somigli a nessuno dei loro
#MdT 1971 -Carolyn si mette al lavoro.
Alla fine disegna una dozzina di loghi e li presenta a Phil Knight.
Nessuno di questi lo entusiasma.
Però ne sceglie uno, il meno peggio.
"Mi ci abituerò".
Dopo aver trovato il logo ora si tratta di trovare il nome.
E' Jeff Johnson (uno dei collaboratori di Knight) a sceglierlo tra le proposte dei 45 collaboratori dell'azienda.
Il nome dell'azienda sarà NIKE come la dea greca della vittoria.
Sicuramente volete sapere quanto fu pagato quel lavoro a Carolyn Davidson.
Come pattuito.
2 dollari/ora
Avendo impiegato quasi 18 ore, il compenso era stato di 35 dollari.
#MdT 1983 - Durante una cena aziendale Phil Knight decide di invitare anche Carolyn Davidson.
Le vuole fare una sorpresa.
Per ringraziarla del logo che aveva creato (e che aveva pagato 35 dollari) le regala un anello con un diamante e una busta con alcune azioni dell'azienda.
Oggi la società ha 73.000 dipendenti in tutto il mondo con un fatturato di 39,11 miliardi di dollari.
Primo produttore mondiale di accessori e abbigliamento sportivo
Produce anche orologi da polso, occhiali, abbigliamento casual per adulti e bambini, abbigliamento per il mare ecc
Carolyn Davidson si è licenziata dalla Nike nel 2000. E' felice, anche se non è diventata milionaria grazie alla sua creazione.
Ora non lavora più.
Si dedica ai suoi hobby e al volontariato presso la fondazione Ronald McDonald House.
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Sarà pure una leggenda, ma non mai ho fatto niente per smentire una così bella storia.
“Diavolo rosso” mi chiamavano.
E proprio quella leggenda racconta che l’appellativo mi venne rifilato da un parroco, quando finii nel bel mezzo di una processione creando il panico.
“Chiellì a l’è al diaul!”
"Quello lì é il Diavolo!" aveva urlato il prete quando mi aveva visto in sella alla mia bicicletta da corsa con una maglia rossa, tipo camicia garibaldina.
Il mio motto di allora?
Fare ciò che per gli altri era impossibile.
📷
Mi chiamo Giovanni e sono nato ad Asti (Trincere) il 4 giugno 1885.
Papà faceva l’oste.
Da ragazzo ero abbastanza irrequieto, ma amavo una cosa sola, correre in bicicletta.
Riuscii a comprarne una lavorando in una bottega di un armaiolo meccanico.
#MdT 26/09/1983 - “E’ necessario eliminare il pagamento a piè di lista. Bisogna distribuire i fondi che servono, ma chi supererà il tetto prefissato dovrà risponderne”.
Una dichiarazione di buon senso appena espressa dal Ministro della Sanità del Governo Craxi.
Si chiama Costante Degan, Dc, cattolico.
Una persona perbene, capace di mettere ordine senza stravolgere.
Rispettoso di tutto e tutti.
Craxi ha tre obiettivi: una diversa politica dei redditi, la riduzione dei costi del sistema previdenziale e quelli del servizio sanitario.
l lavoro, quest’ultimo, proprio di Degan.
Sul primo punto ci sarà da ridere (o piangere) poiché su questo tema lo scontro col PCI è frontale.
Solo a parlare di blocco della scala mobile a qualcuno si sono già rizzati i capelli.
Vedremo come andrà a finire.
Oreste Leonardi nasce a Torino il 10 giugno 1926. Quando frequenta il secondo anno di Ginnasio perde il padre, caduto durante la seconda guerra mondiale. Terminati gli studi nel 1946 si arruola nell'Arma dei Carabinieri.
A Viterbo, a una festa di carnevale, conosce la futura moglie Ileana, che sposa dopo dieci mesi e dalla quale ha in seguito due figli.
Nel 1963, assegnato alla scorta di Aldo Moro, stringe con lui un forte legame affettivo e di fiducia.
Nominato Maresciallo maggiore nel 1973.
Oreste Leonardi, capo della scorta di Aldo Moro, sedeva sul sedile anteriore destro della Fiat 130, il primo ad essere colpito.
Prima di morire riuscirà a girarsi per far abbassare il Presidente tentando di proteggere la sua incolumità.
Durante il Fascismo la fotografia è stata un importante veicolo propagandistico della dittatura.
L’immagine del Duce era ovunque.
Nelle città e nelle campagne, funzionando come un messaggio pubblicitario.
Nel 1924 venne creato l’Istituto Luce.
Una società di informazione e propaganda.
Malgrado l’Istituto avesse a disposizione un numero vastissimo di foto, solo alcuni tipi di foto potevano essere pubblicate.
Quelle che servivano alla causa.
📷
Le fotografe dovevano rispettare alcune regole.
Il Duce doveva presentarsi come figura carismatica, un modello che tutti gli italiani dovevano imitare. Inquadrato sempre dal basso.
Lo sguardo pensieroso, ma acuto e profondo.
Il suo corpo apparire virile.
"Me lo ricordo bene quel 5 maggio 1938".
Inizia così la storia delle “quattro giornate di Napoli” che Johannes ha raccontato il 14 marzo.
(Leggete qui bit.ly/38EaqST).
Ebbene, me lo ricordo bene anch’io quel 5 maggio 1938.
Eccome se me lo ricordo.
E’ vero.
Era una bella giornata di sole.
Io mi trovavo seduto al tavolo del Gambrinus quando sentii la folla urlare: “DUCE! DUCE! DUCE!”.
“Tutti in piedi e noi seduti, camerati!” dissi ai due suonatori di mandolino seduti al mio tavolo.
Quei muggiti assordanti annunciavano che stavano arrivando.
Loro, Hitler e Mussolini su una Fiat S speciale, fabbricata apposta per il Duce e il nanerottolo savoiardo Sciaboletta.
Sgattaiolai fuori dal Gambrinus e mi mescolai tra la folla.
E' il 7 luglio 1929.
A Roma, allo Stadio Nazionale del PNF, si assegna il campionato di calcio, ultimo campionato a gironi.
Se lo contendono il Bologna e il Torino. 3-1 all’andata per il Bologna, 1-0 per il Torino al ritorno.
Niente differenza reti all’epoca.
E’ spareggio.
Sinceramente a me interessava poco quella partita.
Non fosse altro per i miei 10 anni.
Con i miei amichetti avevo deciso di andare all’Adda a fare il bagno.
Noi ragazzi poveri di Cassano d’Adda ci divertivamo così, malgrado fossimo a conoscenza della pericolosità del fiume.
Con noi portavamo sempre il “Ciapìn”, ferro di cavallo, un ragazzino di sei anni chiamato così perché portava fortuna.
Avevamo tutti un nomignolo.
Io ero il “Tulèn”, perché prendevo a calci tutto quel che trovavo per strada, pallone di stracci o barattoli di latta.