Dal 2004, il 17 maggio si celebra la Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (#IDAHOBIT).
Lo scopo è sensibilizzare in merito alla discriminazione che le persone appartenenti alla comunità #LGBTQIA+ affrontano ogni giorno. 1/7
Le discriminazioni di genere, identità, caratteristiche e orientamento sessuale si correlano al tema ambientale: chi ha difficoltà a veder riconosciuti i propri diritti rischia di essere maggiormente espostə ai danni causati dalle crisi, siano esse sociali od ecologiche.
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Chi è discriminatə fatica a trovar spazio in società e, a volte, anche all’interno dei movimenti di aggregazione e mobilitazione.
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L’emarginatə è sottoservitə e non ha accesso a risorse fondamentali, già messe a rischio dalla crisi climatica; parliamo di insicurezza alimentare, diritto abitativo, accesso al mondo del lavoro ed aumento estremo della povertà.
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L’attuale governo, oltre a non riconoscere l’emergenza della crisi eco-climatica, opprime la comunità LGBTQIA+ promuovendo comportamenti che stigmatizzano la sua esistenza; così facendo le disparità sociali, economiche e sanitarie continuano a crescere.
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Il diritto a vivere liberɜ, in salute, con accesso ai beni primari e nelle proprie case dev'essere garantito a tuttɜ.
I movimenti per la giustizia climatica e quelli LGBTQIA+ lottano per ottenere un cambiamento radicale della società patriarcale, individualista, materialista.
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Extintion Rebellion combatte attivamente per tutte le creature della Terra.
Extintion Rebellion è un movimento inclusivo, solidale e accogliente.
Tuttɜ meritiamo un pianeta in cui vivere, e tuttɜ insieme lo difenderemo.
Unisciti alla ribellione!
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Come leggete in questa immagine, a poche ore dall'alluvione in Emilia Romagna, Enrico Mentana, in perfetta linea con la narrativa di moltɜ altrɜ colleghɜ, ha spostato l’attenzione dal dramma delle popolazioni coinvolte e dalle cause che hanno determinato quelle morti...
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ai movimenti che cercano, con tanti sacrifici e metodi nonviolenti, di portare il tema dell’emergenza climatica nelle agende dei media e soprattutto dei governi.
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E ancora prima Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile, ha parlato con aria di sufficienza di “integralismo ambientalista” ed ha affermato che “dobbiamo abituarci a convivere con il cambiamento climatico”...
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“La situazione è apocalittica, speriamo di salvare le persone.”
A dirlo non è un'attivista di un movimento per la Giustizia Climatica, ma il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa durante l’alluvione causata dalla #CrisiClimatica, che sta colpendo vaste zone d'Italia.
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‘La forza dell’alluvione è stata causata dai #CambiamentiClimatici, questi sono fenomeni rari a maggio’.
A dirlo non è un'attivista di un movimento per la Giustizia Climatica, ma la climatologa del Consiglio Nazionale delle Ricerche Marina Baldi.
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5 vittime, 3 dispersi, più di 5000 sfollati.
Frane, ponti crollati, scuole chiuse, vie di comunicazione stradali e ferroviarie bloccate, linee telefoniche interrotte, soccorsi difficili.
Media e politica si accorgono che abbiamo l'#EmergenzaClimatica quando è già qui.
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