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La sicurezza che case e imprese non vengano portate via da un'alluvione, che la siccità non privi dell'acqua intere comunità e non distrugga i raccolti, che il territorio non sia sventrato e inquinato da miniere e trivelle.
#AcquedottoPugliese spiega che «nonostante la tecnologia messa in campo e le azioni di risparmio, le scarse piogge e le temperature oltre la media nei territori dove sono situate le fonti da cui si approvvigiona la Puglia continuano a ridurre la disponibilità di acqua».
Durante il primo giorno di #G7, una donna che si era recata all’interno del @comunebologna per capire come stessero le persone di XR a cui la DIGOS aveva preso i telefoni e per provare a mediare è stata fermata, fatta spogliare integralmente e costretta a piegarsi sulle gambe. 
Le modalità aggressive ed elitarie spiegano bene le intenzioni di questi 7 governi che si riuniranno per consolidare il proprio potere sul resto del mondo.
Ma l’8 marzo non è una festa. L’8 marzo è un giorno di lotta, di protesta, di disobbedienza: l’8 marzo serve a tutte e tutti noi per fermarci, riflettere, capire a che punto siamo e cosa ancora è necessario fare.
“Il #CambiamentoClimatico sta impattando il regime idrologico dei nostri corsi d’acqua, spingendoli sempre più verso i loro estremi: alluvioni e secche sono due facce della stessa medaglia”.
É passato un mese dall'alluvione ed ancora le popolazioni colpite non hanno visto nessun tipo di mobilitazione e supporto dallo Stato.
sollecitare un maggiore accesso ai #diritti su quel suolo che molto spesso le donne coltivano ma sul quale altrettanto spesso non hanno diritti al possesso o alla gestione, con l'obiettivo di trattare il tema del diritto all'acqua con quello dei diritti di genere.
Quanto accaduto nelle aree alluvionate non è né maltempo né un evento isolato: è frutto di un mix di #CrisiClimatica e di #MalTerritorio, una gestione inadeguata di risorse e strutture, basata su sfruttamento dei territori in un logica di profitto preferito alle vite umane.
La somma messa a disposizione dall’Italia come strumento per combattere il cambiamento climatico è - secondo Reuters - di 4 milioni e 700 mila dollari.
ai movimenti che cercano, con tanti sacrifici e metodi nonviolenti, di portare il tema dell’emergenza climatica nelle agende dei media e soprattutto dei governi.
Le discriminazioni di genere, identità, caratteristiche e orientamento sessuale si correlano al tema ambientale: chi ha difficoltà a veder riconosciuti i propri diritti rischia di essere maggiormente espostə ai danni causati dalle crisi, siano esse sociali od ecologiche.