Thread by @magicaGrmente22

L'#UE sovrainveste nel progetto bellico ucraino

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L'Ucraina non è una questione isolata di politica estera, ma piuttosto il perno attorno al quale ruoteranno le prospettive economiche dell'Europa.

L'Unione Europea è troppo investita nel progetto bellico ucraino e nella sua storia d'amore con Zelenskyj.

All'inizio dell'anno, la retorica occidentale (ed europea) era che l'offensiva post-invernale dell'Ucraina avrebbe “spezzato” la Russia e inferto un “colpo mortale” alla guerra. I titoli dei media mainstream raccontavano regolarmente la storia di una Russia senza fiato

.Oggi, però, il messaggio dell'establishment ha compiuto una svolta di 180°. La Russia non è “senza fiato”

Due organi di stampa anglo-americani molto affermati nel Regno Unito (in cui spesso emergono messaggi dell'establishment statunitense) hanno finalmente ammesso – con

amarezza – che “le sanzioni contro la Russia sono fallite ” . Il Telegraph si lamenta : "Sono uno scherzo "; “ La Russia avrebbe dovuto crollare da allora. »

L'Europa, tardivamente, si rende conto che le offensive ucraine non saranno decisive, contrariamente a quanto si

pensava qualche settimana prima.

...

i leader europei sono sprofondati in un buco profondo. Gli stati europei, svuotando ciò che era rimasto nei loro arsenali di vecchie armi per Kiev, speravano cupamente che l'imminente offensiva di primavera/estate avrebbe sistemato tutto e

che non avrebbero più dovuto affrontare il problema: la guerra ucraina. Ancora una volta, si sbagliano: viene chiesto loro di "scavare più a fondo". »

Kofman-Lee non affronta la questione se evitare l'umiliazione (NATO e USA) valga un “conflitto prolungato”. Gli Stati Uniti

sono "sopravvissuti" al ritiro da Kabul.

Eppure i leader europei non sembrano vedere i prossimi mesi in Ucraina come un punto di svolta chiave. Se l'UE non respingerà fermamente la "corsa a capofitto" ora, ne deriveranno una serie di conseguenze economiche negative.

L'Ucraina non è una questione isolata di politica estera, ma piuttosto il perno attorno al quale ruoteranno le prospettive economiche dell'Europa.

Il vortice dell'F-16 di Zelensky in tutta Europa la scorsa settimana mostra che mentre alcuni leader europei vogliono che Zelensky

metta fine alla guerra, #Zelensky, al contrario, vuole (letteralmente) portare la guerra in Russia (e probabilmente in tutta l'Europa).

" Finora ", ha riferito Seymour Hersh , "Zelensky ha rifiutato il consiglio [di porre fine alla guerra] e ha ignorato le offerte di ingenti

somme di denaro per facilitare il suo ritiro in una proprietà che possiede in Italia. L'amministrazione Biden non è favorevole a un accordo che implichi la partenza di Zelensky, e i leader francese e inglese "sono troppo indebitati" con Biden per prendere in considerazione uno

scenario del genere. "

" E Zelensky vuole ancora di più ", ha aggiunto il funzionario. " Zelensky ci dice che se vuoi vincere la guerra, devi darmi più soldi e più materiale: 'Devo pagare i generali.' Ci dice, continua il funzionario, che se sarà costretto a lasciare il posto

andrà al miglior offerente. Preferirebbe andare in Italia piuttosto che restare ed essere ucciso dalla sua stessa gente. »

L'Europa vacilla – è a un bivio; esita ad andare da una parte, solo per indietreggiare e fare alcuni cauti passi nell'altra. L'UE addestrerà gli ucraini a pilotare gli F-16, ma rimane timida riguardo alla fornitura degli aerei. Sembra simbolismo, ma il simbolismo è spesso il

padre del pensiero lungimirante.

Dopo essersi schierati con l'amministrazione Biden, i leader sconsiderati dell'UE si sono affrettati ad abbracciare la guerra finanziaria alla Russia. Hanno anche abbracciato senza pensarci una guerra della NATO contro la Russia. Oggi, i leader

europei potrebbero essere costretti ad accettare una corsa alla linea di rifornimento per adeguarsi alla "logistica" della Russia. In altre parole, Bruxelles subisce pressioni affinché si impegni nuovamente a "vincere la guerra", piuttosto che a "finirla" (come vorrebbero

alcuni stati).

L'UE non discute in pubblico queste decisioni cruciali che riguardano il ruolo dell'Europa nella guerra. Tutte le questioni delicate vengono discusse a porte chiuse all'interno dell'UE. Il problema di questo deficit democratico è che le conseguenze di queste questioni legate alla

Russia influenzano quasi ogni aspetto della vita economica e sociale europea. Vengono poste molte domande, ma ne segue poca o nessuna discussione.

C'è una via d'uscita dal “buco” che l'UE si è scavata da sola?

Sì, si chiama "onestà". Se l'UE vuole una rapida fine della guerra, deve capire che ci sono due opzioni possibili: la resa dell'Ucraina e un accordo alle condizioni di Mosca; o il continuo logoramento completo della

capacità dell'Ucraina di fare la guerra, fino a quando le sue forze non saranno sopraffatte dall'entropia.

L'onestà richiederebbe all'UE di abbandonare la posizione delirante secondo cui Mosca mediatrice di un accordo alle condizioni di Zelensky. Non ci sarà soluzione se

seguiamo quest'ultima strada.

E l'onestà esigerebbe che l'UE ammetta che impegnarsi in una guerra finanziaria contro la Russia è stato un errore . Un errore che deve essere corretto...