LO STATO NON SI MOBILITA? CI MOBILITIAMO NOI! Alcune foto dalla manifestazione avvenuta ieri a #Bologna a cui hanno preso parte numerosi movimenti e migliaia di persone.
10.000 #stivali sotto la Regione #EmiliaRomagna! 1/7
É passato un mese dall'alluvione ed ancora le popolazioni colpite non hanno visto nessun tipo di mobilitazione e supporto dallo Stato. 2/7
Lo stesso Stato che ogni giorno incoraggia il ripetersi di queste catastrofi, investendo nel fossile e quindi nella crisi climatica anziché cercando delle soluzioni. 3/7
Le persone hanno sofferto e soffriranno ancora di più, occorre unirsi e pretendere di essere ascoltatɜ! 4/7
Unirsi e mobilitarsi. 5/7
Il sonno della Regione genera morti.
Quello del Governo è sonno eterno. 6/7
🔴 ABUSI IN QUESTURA: COSTRETTE A SPOGLIARSI❗️
Dopo oltre 7 ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione fermate dopo la manifestazione alla Leonardo di Brescia.
Appendiamo con dolore che... 1/5
molte delle persone socialmente identificate come donne sono state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe, trattamento non riservato invece alle persone di sesso maschile.
Tutte le persone sono state denunciate arbitrariamente per reati pretestuosi, altre
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espulse da Brescia con dei fogli di via obbligatori.
Si, la solita misura di prevenzione del codice antimafia che viene illeggittimamente notificata dai Questori di tutta Italia sotto ordine diretto del Ministero dell’Interno.
Si conclude cosi una giornata piena di
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Mentre un disegno di legge del governo approvato alla Camera e in approvazione al Senato impone un'idea di sicurezza che criminalizza l'emarginazione e il dissenso, alle persone vengono negate le vere sicurezze di cui hanno bisogno... 1/5
La sicurezza che case e imprese non vengano portate via da un'alluvione, che la siccità non privi dell'acqua intere comunità e non distrugga i raccolti, che il territorio non sia sventrato e inquinato da miniere e trivelle.
Che si possa tornare a casa dal lavoro.
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Tutte sicurezze che aziende come #ENI mettono in costante pericolo con le loro attività di estrazione, lavorazione e distribuzione del fossile.
5 morti, 26 feriti, alcuni in gravissime condizioni, il bilancio dell'esplosione di #Calenzano.
Ma...
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Da ieri Acquedotto Pugliese, società che gestisce l'accesso all'acqua per 4 milioni di abitanti, ha ridotto la pressione in rete per "affrontare la perdurante #siccità che sta causando disservizi in vaste aree del Sud e minaccia sempre più la disponibilità idrica in #Puglia". 1/5
#AcquedottoPugliese spiega che «nonostante la tecnologia messa in campo e le azioni di risparmio, le scarse piogge e le temperature oltre la media nei territori dove sono situate le fonti da cui si approvvigiona la Puglia continuano a ridurre la disponibilità di acqua».
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Avete letto bene, nonostante tecnologia e impegno della popolazione, le cause della #CrisiEcoclimatica continuano a portare i loro effetti devastanti in quanto determinate dall'aumento delle emissioni climalteranti dell'industria del fossile e degli allevamenti intensivi.
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Le prime testimonianze che arrivano da #Bologna sono agghiaccianti.
Durante il primo giorno di #G7, una donna che si era recata all’interno del @comunebologna per capire come stessero le persone di XR a cui la DIGOS aveva preso i telefoni e per provare a mediare è stata fermata, fatta spogliare integralmente e costretta a piegarsi sulle gambe.
“Normale prassi”: queste le parole degli ispettori di Polizia e degli agenti della DIGOS di Bologna. Peccato che sia stata l'unica tra venti persone a essere sottoposta a questo trattamento.
Il club governativo più esclusivo del Pianeta, il #G7, composto da Italia, UK, USA, Francia, Germania, Canada e Giappone, in questi giorni sta militarizzando la #Puglia, per occupare dal 13 al 15 giugno il resort extralusso di Borgo Egnazia.
Già 650 i militari arrivati. 1/6
Le modalità aggressive ed elitarie spiegano bene le intenzioni di questi 7 governi che si riuniranno per consolidare il proprio potere sul resto del mondo.
In particolare con le loro politiche su fonti fossili ed armamenti, causa della crisi ecoclimatica, sociale, umanitaria. 2/6
Nonostante abbiano a disposizione tecnologie e risorse finanziarie, queste 7 economie, che rappresentano il 38% del PIL mondiale, non stanno facendo neanche il minimo indispensabile per ridurre le emissioni.
Il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato. 3/6
Una giornata che spesso viene erroneamente interpretata come una festa, che viene di frequente strumentalizzata dai media e, come se non bastasse, dalle istituzioni stesse. 1/6
Ma l’8 marzo non è una festa. L’8 marzo è un giorno di lotta, di protesta, di disobbedienza: l’8 marzo serve a tutte e tutti noi per fermarci, riflettere, capire a che punto siamo e cosa ancora è necessario fare.
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Le persone più marginalizzate in società sono anche le stesse che pagano le conseguenze più gravi della crisi climatica - conseguenze sociali, politiche ed economiche che vanno a colpire specialmente le donne dei paesi a basso e medio reddito.
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