“Notte prima degli esami” è il vero inno nazionale e, probabilmente, il motivo della irriformabilità della scuola italiana. Ma nel giorno in cui genitori, giornali e politici esaltano il momento magico della #maturità, ecco tre buoni motivi per cambiarla radicalmente. Mini-thread
1. La #maturità deve diventare utile a conoscere il sistema scuola, comparando i risultati di ciascun istituto e di ogni classe, per rendere davvero merito del lavoro quinquennale di docenti e studenti. ⏬️
Oggi i risultati della maturità non dicono nulla di come va una certa scuola: quelle con più “100 e lode” sono spesso quelle coi peggiori risultati alle prove Invalsi standardizzate. Bisogna invece standardizzare: risultati comparabili che diano indicazione su ogni istituto ⏬️
2. La #maturità deve diventare utile per orientare le scelte successive dello studente. Le università più selettive hanno smesso di usarlo come parametro, e spesso effettuano autonomamente test molto prima dell’estate per selezionare i candidati migliori.⏬️
Se l’esame di #maturità fosse inserito nel percorso di orientamento ne migliorerebbe l’efficacia e la rilevanza, aiutando famiglie e studenti a fare scelte migliori e diminuendo gli abbandoni dei primi anni universitari. ⏬️
3. la #maturità deve diventare utile a certificare le competenze. A partire da quelle linguistiche. Nel 2019, anno della sperimentazione degli Invalsi all’ultimo anno, per la prima volta gli studenti hanno ricevuto una certificazione delle loro competenze in inglese. ⏬️
Consolidarla, standardizzarla, rafforzarla, consentirebbe a tanti di risparmiare sulle costose certificazioni internazionali. E dopo le lingue, il lavoro di certificazione potrebbe proseguire, aiutando a costruire da subito un curriculum da spendere nella vita e nel lavoro.
[Thread: moriremo di obiettivi di lungo periodo]
Oggi @chiccotesta e @CarloStagnaro scrivono un pezzo bellissimo su @ilfoglio_it dove si chiarisce il senso dello scenario della IEA sulle emissioni zero al 2050. Leggetelo. A me ha fatto pensare: ilfoglio.it/economia/2021/…
Ci stiamo riempiendo di obiettivi a lungo termine, quasi tutti “binari” (permesso/divieto), quasi tutti irrealizzabili: stop al carbone al 20xx, niente motori a scoppio nel 20xx, niente caldaie al 20xx.
Sembrano propositi di un alcolizzato: domani smetto, ma ora un’altra birra.
Fuor di metafora, tutti questi obiettivi lunghi hanno 4 problemi. 1. Fanno di tutta l’erba un fascio, premiando i peggiori:se anche l'Euro6 non può entrare in centro mi tengo l'Euro2,se tutti i fossili sono uguali vinceil carbone, come sta accadendo in Jap nytimes.com/2020/02/03/cli…
(Thread) con il #RecoveryFund bisogna investire in istruzione: verissimo. Occhio però a mettere soldi senza dotarsi di meccanismi di qualità: non ci sarebbe nessun beneficio per gli studenti. Proviamo a spiegare perché "più soldi alla scuola" è uno slogan insufficiente ➡️
1. Questa è la spesa in scuola rispetto al PIL. Siamo bassi, ma siamo tra Germania e Spagna. L'abisso qui non è ritratto: riguarda in larga parte l'università, dove abbiamo pochissimi studenti e poca spesa. Sulla scuola il punto chiave è COME li spendiamo. (dati @OECD)
2. Visto che ne abbiamo parlato: eccolo l'abisso: investiamo NIENTE in Università e abbiamo POCHISSIMI studenti. Fonte sempre @OECD
(Thread)È difficile spiegare una differenza così grande nel modo di affrontare il tema scuola dagli altri temi chiave del Paese.
Si sarebbe potuto adottare il criterio locale non adottato per imprese e altre attività (apertura per provincia a seconda del livello contagi).Niente.
Si sarebbe potuta utilizzare l'estate in cui si può stare all'aperto per recuperare lezioni e socialità. Niente.
Si sarebbe potuta cogliere l'occasione di lasciarsi alle spalle l'inutile simulacro della maturità per concentrarsi sul ruolo formativo della scuola. Niente.
Si sarebbe dovuto aumentare il livello di monitoraggio e valutazione degli apprendimenti per stimare davvero la penetrazione e l'efficacia della didattica a distanza e attrezzarsi al recupero dei gap. Niente,cancellati invalsi e nessuna mappatura di quanta d.a.d. è stata fatta.
Con il #covid rischiano di uscire dall'ombra tre demoni che segretamente posseggono il Paese.
1. L'odio per il lavoro, quello per cui lavorare è al massimo una sofferenza da minimizzare e il reddito è un concetto autonomo dall'impegno. 1/6
2. La fascinazione per lo stato padre, per cui ci aspetteremo reddito e salvezza consegnati a casa dallo Stato. Stato spesso gestito da inadeguati, a causa del demone numero 2/6
3. Incapacità di selezionare una classe dirigente all'altezza, causata da a) leadership al ribasso che scelgono i peggiori per tirare a campare, b) disprezzo per pratica politica diffuso tra il popolo e anche nel mondo produttivo. 3/6
Sull'annuncio di dimissioni del Ministro #Fioramonti non mi unisco ai peana sulla "coerenza" (virtù dei sassi) e alle lamentationes sui "pochi soldi alla scuola". 1. Non funziona così il governare. Non si minacciano le dimissioni prima di essere fatto ministro. (Thread)
Il budget di un governo si discute con i ministri e il Presidente del Consiglio,e con loro si costruisce una visione della generale (e nella visione generale insieme agli insegnanti ci sono infermieri, poliziotti, spazzini).Non si gestisce la complessità con i diktat preventivi
2. I famosi 3 miliardi sono stati chiesti essenzialmente per distribuirli a pioggia tra 800.000 insegnanti. Provvedimento che serve solo per farsi applaudire dai sindacati più conservatori, senza un impatto dimostrabile sulla qualità dell'insegnamento.