Questo fine settimana sulle Alpi la polizia ha ammazzato una persona, ma per la stampa l'unica vittima è un campo da golf.
🧵20 tweet per ristabilire la realtà dei fatti.
Venerdì scorso sono andato a Claviere, l'ultimo paese italiano della Val di Susa sul confine francese, per partecipare al campeggio itinerante "Passamontagna". Mi avevano invitato a raccontare le mie inchieste sull'antimafia in una serie di dibattiti sulle politiche di frontiera.
In questi giorni centinaia di persone stanno attraversando il passo di frontiera del Monginevro, spesso di notte per sentieri pericolosi. L'idea del campeggio era attraversare il confine con una grande marcia tutti insieme, in sicurezza, persone migranti e solidali.
Sabato dopo pranzo, smantellato l'accampamento, ci siamo messi in marcia. Lentamente senza lasciare nessuno indietro. Nel gruppo c'erano persone stremate da un lungo viaggio, donne con bambini piccoli, qualche anziano. L'atmosfera era allegra. Ma appena passata la frontiera...
...ci siamo trovati davanti uno schieramento di gendarmi francesi in antisommossa. Occupando le alture, ci hanno bloccati su un viottolo molto scosceso. Un gesto violento, un lancio di gas, avrebbe provocato una caotica e pericolosissima fuga all'indietro del gruppo.
Io che non ho esperienza di queste cose pensavo che il blocco si potesse forzare: eravamo dieci volte più numerosi. A 1800 metri d'altezza, lontani da ambulanze e ospedali, la gendarmerie era veramente disposta a rischiare decine di feriti, forse ammazzare qualcuno?
Chi ha a che fare ogni giorno con la polizia francese però non ha avuto dubbi: con tante persone vulnerabili e inesperte nel gruppo, bisognava evitare lo scontro a ogni costo. I gendarmi hanno annunciato l'uso imminente della forza, e il gruppo si è dato lentamente indietro.
Rientrando al campo base, abbiamo costeggiato un campo da golf. Un enorme spazio privatizzato a cavallo della frontiera, dove i turisti ricchi si muovono liberamente tra Italia e Francia. Il contrasto con il trattamento riservato a migranti e solidali era lacerante.
Un piccolo gruppo si è staccato dal corteo, ha divelto le recinzioni e ha danneggiato il campo da golf. Non tutti hanno ritenuto opportuna quest'azione, ma la rabbia che esprimeva è la rabbia che sentivamo tutti.
Rientrati a Claviere, si è ragionato sul da farsi. L'idea di agevolare il passaggio di frontiera delle persone in transito con una grande marcia è stata archiviata: era chiaro che la gendarmerie non avrebbe lasciato passare nessuno, finché durava il Passamontagna.
I migranti avrebbero passato la frontiera come hanno sempre fatto: di notte, a piccoli gruppi, per i sentieri più impervi, nascondendosi da droni e visori termici della polizia. Il campeggio forniva, almeno, una base sicura dove dormire e a cui tornare in caso di respingimento.
Quella sera ragionavo con una compagna: se a qualcuno succedesse qualcosa di brutto passando la frontiera, di chi sarebbe la colpa? A mio avviso, certamente della polizia: bloccando la possibilità di un attraversamento in sicurezza, si è assunta ogni eventuale conseguenza.
Non è una discussione oziosa: l'ordinamento giuridico contempla la figura del "dolo eventuale". In Italia si usa per accusare di omicidio scafisti veri o inventati. Si dà quando chi agisce accetta il rischio che le proprie azioni causino un evento nefasto non direttamente voluto.
Malgrado la delusione e la rabbia, il sabato sera è trascorso in festa. Stornelli anarchici intorno al fuoco, e un dj-set di musica africana organizzato dalle persone in transito. Io ho dormito in un tendone con una ventina di persone che si preparavano a passare il confine.
Domenica, smantellato di nuovo il campeggio, ognuno ha preso la sua strada. Alcuni hanno deciso di sfilare in corteo verso la Francia, per creare qualche piccolo, momentaneo disagio alla circolazione su una frontiera che lascia passare i ricchi e ammazza i poveri. Li ho seguiti.
La reazione della gendarmerie è stata immediata: dalle alture, alla cieca, una fitta pioggia di gas lacrimogeni è stata sparata sul corteo pacifico e disarmato. Io, del tutto impreparato a uno scenario del genere, sono scappato via. Per me il Passamontagna è finito così.
Lunedì mattina, al passo del Monginevro, un ciclista ha trovato il corpo esanime di un giovane guineano. Sopravvissuto al Sahara, al Mediterraneo, ucciso tra Italia e Francia. Voglio pensare che le sue ultime ore siano state di festa, circondato dai volti amici del Passamontagna.
Allo stesso tempo sono partite le veline ai giornali per travisare la realtà. I dibattiti e le conferenze a cui ho partecipato non ci sono stati, assicura la sindaca di Claviere. La grande marcia del sabato, bloccata dalla gendarmerie, mai esistita. L'attacco al campo da golf...
L'attacco al campo da golf collocato falsamente nella notte tra venerdì e sabato: non più una risposta alla violenza della polizia, ma un atto di vandalismo immotivato. Il lancio di gas della domenica? Inevitabile risposta al lancio di inesistenti "bombe carta" degli anarchici...
E alla fine l'unica vittima è la turista Raffaella. Che ha sotto il naso un'implacabile strage di stato, ma vede soltanto "una tendopoli abusiva" e 400 scalmanati che "pietre alla mano, in virtù di non so bene quale ideale protestano contro non so quale ingiustizia".
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Vittorio Pisani è il nuovo capo della polizia. I giornali lo chiamano super-poliziotto cacciatore di latitanti. Ma Pisani ha passato gli ultimi anni a dare la caccia a richiedenti asilo, attivisti e ONG: lo raccontano i documenti segreti di antimafia e Viminale. Breve 🧵
2017, Pisani è l'uomo di Minniti a capo del servizio immigrazione. In un incontro a porte chiuse in Direz.Antimafia presenta il piano del gov per intrappolare i migranti nella Libia in guerra: coordinamento🇮🇹della guardia costiera libica in funzione anti-ONG e campi di prigionia.
Nel 2015 era stato lo stesso Pisani, in un'altra riunione dell'antimafia, a dire che i respingimenti dei migranti erano impossibili per "la violazione in Libia dei fondamentali diritti umani". Due anni dopo questa preoccupazione non c'era più...
🧵Thread su come funziona la propaganda della polizia.
Ieri il Corriere ha pubblicato due pagine sul lavoro degli agenti sotto copertura. Molto spazio è dedicato a Luca, "primo undercover riuscito a documentare le complicità fra alcune Ong e i trafficanti libici di esseri umani"
È l'agente Luca Bracco (cognome falso), che nel 2017 fu infiltrato sulla nave di Save the Children. Gli elogi si sprecano: "maestria", "devi essere freddo, saper improvvisare", "se sei nei panni di criminali devi entrare nella loro mente, anche se il tuo cuore è da poliziotto".
Ora, il caso vuole che giusto due settimane fa la testata investigativa @theintercept abbia pubblicato un'inchiesta mia e di @notzachcampbell che ricostruisce anche l'operazione sotto copertura di Luca Bracco. E racconta una storia un po' diversa... theintercept.com/2022/12/21/ita…
#MigrantsDay: a thread on what I see as the most significant development in the coverage of migration in Europe this year, and why it happened 🧵👇
Many investigations published this year exposed how European states have been arresting thousands of innocent asylum seekers under the pretence of a "war on migrant smuggling". You'll find them all the thread (I wrote some).
Because 🇪🇺politicians always blame "trafficking rings" and "ruthless smugglers" for border deaths and migration in general. Latest instance: UK Home Secretary accusing "evil organised criminals who treat human beings as cargo" for Channel deaths, but there are countless examples.
La disinformazione sui #migranti parte dai governi: una nota congiunta dei ministri dell'interno di Italia, Malta, Cipro e del ministro della migrazione greco, appena diramata, diffonde teorie prive di fondamento sul ruolo delle ONG.
Alcuni estratti 👇
"Non possiamo sottoscrivere l'idea che i Paesi di primo ingresso siano gli unici punti di sbarco europei possibili per gli immigrati illegali, soprattutto quando ciò avviene...sulla base di una scelta fatta da navi private, che agiscono in totale autonomia rispetto alle autorità"
La presunta "scelta" di "navi private" consiste nel rispetto dell'obbligo, sancito dalle convenzioni internazionali, di sbarco dei naufraghi nel porto sicuro più vicino. Un obbligo che non viene mai messo in discussione quando i salvataggi sono fatti da navi commerciali non ONG.
Intervento surreale del direttore del Messaggero @massimartinelli al @tg2rai: "Perché nei 20 mesi del governo Draghi non è arrivata una nave ONG con migranti a bordo? Perché sono riprese tutte dopo il 25 settembre?"
Realtà: con Draghi sono arrivate in Italia *54* navi ONG..
...con un totale di +15mila naufraghi a bordo. Non solo: il governo Draghi ha tenuto le navi ONG in attesa di un porto, in alto mare, per una media di 6 giorni per ogni sbarco. Più o meno come Salvini. Il fatto che il direttore del @ilmessaggeroit non si sia accorto di nulla...
...dice tutto quello che c'è da sapere su giornalismo e migranti. I migranti esistono nel dibattito pubblico nella misura in cui servono ad alimentare la propaganda politica dell'estrema destra e del centrosinistra. Altrimenti scompaiono, i giornali fingono che non esistano.
🧵A new project funded by the EU to predict migration flows using AI has brought the Italian sections of the Red Cross and Oxfam and a number of public universities to work together under the supervision of Frontex. This raises some questions...
The ITFLOWS consortium received nearly €5M to develop an algorithm able to predict border crossings to Europe as well as potential conflicts between migrants and locals. The charities involved say this will be used to improve the reception of migrants...
But the project's money comes from the "Secure societies" strand of Europe's research fund Horizon 2020 (rather than the "Inclusive societies" strand), and Frontex has selected ITFLOWS for its "operational potential"...